memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
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Giacomo Dedone; Domenico Saredo<br />
Parodi; Gio. Battista Montano q.<br />
Marco; Francesco Antonio Piratone<br />
q. Carlo Giuseppe; Giovanni<br />
Ciampone q. Ambrosio; Gio. Battista<br />
Scarso q. Giovanni; Giacomo<br />
Piccone; Antonio Prato; Silvestro<br />
Pino q. Benedetto; Gio. Battista<br />
Frascara; Tomaso Soldi; Giuseppe<br />
Martini; Giacomo Antonio Canobbio;<br />
Angelo Mongiardini q. Giuseppe;<br />
Giuseppe Bottaro di Giacomo;<br />
Bartolomeo Gardino di Bernardo;<br />
Federico Canobio q. Stefano; Domenico<br />
Dedone q. Giacinto; Giuseppe<br />
Porcile; Gio. Battista di Paolo<br />
Buffa; Francesco Pelizaro; Domenico<br />
Ighina; Giacomo Filippo Sciorato;<br />
Vincenzo Calderone; Gio. Battista<br />
Cescutto q. Antonio; Michelangelo<br />
Ivaldo; Biaggio Torriello q. Andrea;<br />
Gasparo Torriello q. Gasparo;<br />
Lorenzo Siri capitano; Domenico<br />
Muroli; Gio. Antonio Raggio<br />
notaio.<br />
Le firme sono autenticate dal notaio<br />
Giuseppe Maria Costa.<br />
Dopo che il 27 maggio 1786, abbastanza<br />
blandamente, per dovere<br />
d'ufficio, il vescovo di Acqui Carlo<br />
Luigi Buronzo del Signore, con riferimento<br />
al decreto della Congregazione<br />
del Concilio, ha sollecitato<br />
ai Serenissimi Signori il loro exequatur<br />
mediante il Rescritto nihil in contrarium,<br />
le cose restano come prima<br />
fino al 1797.<br />
Frattanto, il 18 luglio 1790, il<br />
Consiglio della Comunità di Ovada<br />
32<br />
accordava ai Fabricieri della Nuova<br />
Fabbrica Parrochiale di poter venderel'angusta<br />
e vecchia Chiesa Parrocchiale,<br />
con canonica e sciti adiacenti,<br />
risalvandosi solamente la M.ca<br />
Comunità la proprietà del campanile<br />
di essa Parrocchiale.<br />
Il 17 giugno 1791 la vecchia parrocchiale<br />
viene secolarizzata con decreto<br />
del vescovo di Acqui, che, venuto<br />
in visita ad Ovada, era rimasto<br />
impressionato dal pessimo stato<br />
dell'edificio Veteri tempio, squaliditate,<br />
vetustate, angustia, derelicto,<br />
tutte le prerogative e le funzioni di<br />
natura parrocchiale vengono temporaneamente<br />
devolute alla Chiesa di<br />
San Domenico, dove viene anche<br />
trasferito il suo altare maggiore (il<br />
primo a destra, entrando) una pre-,<br />
gevole opera in marmo rosso e bianco,<br />
con lo stemma di Ovada ai due<br />
lati.<br />
Nel 1793i Confratelli dell'Oratorio<br />
di San Sebastiano, avendo acquistato<br />
due navate della vecchia parrocchiale<br />
di Santa Maria, aprono<br />
abitrariamente due porte che immettono<br />
nel campanile, del quale occupano<br />
anche parte del fondo, suscitando<br />
nell'ambito del Consiglio della<br />
Comunità molti contrasti, schiamazzi,<br />
et infinite paroIle innutili, sendo<br />
state imbrogliate tutte le poste 24.<br />
Ultimati finalmente i lavori della<br />
nuova parrocchiale e nominato prevosto,<br />
Francesco Antonio Compalati<br />
25 può finalmente aprirla al culto<br />
il l ottobre 1797, sotto il titolo di