memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
A lato: il gesuita Girolamo<br />
Durazzo che benedisse la<br />
prima pietra del tempio costruendo<br />
Il Nume appunto: Al generoso, e pio<br />
Tuo cor l'impose, e or chiaro a noi ti segna .<br />
Or che il tuo nome coronato uscìo.<br />
Nel corso di queste lotterie venivano<br />
posti in palio oggetti donati da<br />
persone facoltose ed ecco che il poeta<br />
fissa sulla carta dei versi ispirati<br />
da « un fornimento di fini pizzi »<br />
donato dalla Signora Marianna<br />
Mongiardini alla fabbrica della nuova<br />
chiesa:<br />
Ecco al grand'alto illustre<br />
lo son che il generoso<br />
Di Marianna amabil cuor guidai<br />
Appena del bel tempio le additai<br />
Le mura, ancor nascenti<br />
E dé suoi tardi e lenti<br />
progressi la cagion che tosto un moto<br />
Magnanimo divoto<br />
Le sì destò nel sen; corre impaziente<br />
Prende i lattavi lini<br />
Già dé suoi biondi crini<br />
Candido serto, ed al suo braccio e al petto<br />
velo istile electo<br />
E meco al Tempio innante<br />
Gli offre del suo gran cuor pegno sincero<br />
Onde col prezzo lor cresca più altero<br />
L'atto pietoso ammira<br />
Colà in disparte ammira<br />
E di rosso s'accende<br />
Ma indarno essa contende<br />
Un sacrificio di sue vane mode<br />
Che grato è al ciel, e cui da plauso e lode.<br />
Ancora del Buffa è un omaggio in<br />
rima fatto al patrizio genovesePaolo<br />
Camillo Maineri incaricato dal Senato<br />
della Repubblica a sovrintendere<br />
ai lavori della fabbrica sin dai<br />
primissimi tempi:<br />
Quel che in tua mente alto pensier s'aggira<br />
Divin pensier, poichè da Dio discende<br />
Vieni a compier signor: Te solo attende<br />
Fervido il popol tutto, e Te sospira,<br />
del Tempio augusto, onde ogni brama aspira<br />
46<br />
L'ampie mura ad innalzar vieni, già pende<br />
Ciascun da cenni tuoi, già la man stende<br />
AI pio lavoro, e quasi in alto il mira<br />
Oh qual per si bell'opra avrai mercede<br />
Dal Re supremo, cui la reggia in terra<br />
Per Te più degna ormai sorger si vede<br />
Te Padre intanto ognun appella e grida<br />
Viva l'Eroe che la discordia atterra<br />
E al ciel da gloria, e a noi la pace guida.<br />
Sono rime che ben si comprendono<br />
in un periodo di pace che ha favorito<br />
per le nostra zona la crescita<br />
economica. In Ovada, infatti, stavano<br />
prendendo vigore nuove attività.<br />
C'era stata in quell'arco di anni una<br />
sensibile immigrazione di famiglie<br />
provenienti dal Genovesato, soprattutto<br />
commercianti e borghesi, che<br />
scoprirono nell'ovadese una zona relativamente<br />
tranquilla dove poter<br />
mettere a frutto le proprie risorse e<br />
costruire le proprie ville contornate<br />
di filari, accoglienti rifugi per la villeggiatura<br />
estiva e autunnale. E' in<br />
un clima così favorevole che pietra<br />
su pietra il sacro edificio prende forma.<br />
Le famiglie più agiate danno il<br />
proprio contributo in denaro, i popolani<br />
mettono a disposizione le proprie<br />
braccia.<br />
Ma nonostante il periodo sia favorevole<br />
le condizioni del popolo<br />
continuano ad essere precarie e un<br />
cattivo raccolto o una stagione inclemente<br />
annullano i risultati raggiunti.<br />
In diverse occasioni i collettori<br />
delle elemosine sono costretti a<br />
rinunciare ai giri delle questue per il<br />
borgo e nelle campagne per impre-