memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
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per dipingervi sopra lafabbrica della<br />
chiesa da portarsi da collettori di<br />
granaglie e uva in campagna »,<br />
1776, 27 luglio: « A m.ro Zaviati<br />
che nel dì 25 giorno festivo ha atterrata<br />
con 4 uomini in buona parte la<br />
casetta situata sopra la rocca in Borgonuovo<br />
che ha donata la signora<br />
Ottavietta Prasca con essersiperò risalvati<br />
(riservati) li coppi, legni e<br />
porte, quali se li sono mandati a casa<br />
sua, avendo la chiesa profittato<br />
delle sole pietre »,<br />
1776: « Sicome terminati li lavori<br />
di detto anno 1776 in cuifù alzato<br />
e coperto tutto il Presbiterio e coro,<br />
sono rimasti non pochi debiti<br />
procedenti da ferramenta, calcina,<br />
tavole, cantieri, cordami, giornate<br />
da m.ri da muro et altro, e non sapendo<br />
come soddisfare à tali debiti,<br />
e massime con detti Maestri, quali<br />
facevano le maggiori premure, si è<br />
perciò preso ad imprestito (...) la<br />
somma di d. 329.4 dalli infrascritti<br />
signori i quali hanno imprestato lire<br />
20 circa cadauno di essi da restituir/e<br />
ad uno per volta che sarà<br />
estratto dal bussolo, che si farà dei<br />
nomi di essi, di mano in mano che<br />
si introieranno limosine », Aderiscono<br />
alla iniziativa il molto reverendo<br />
signor prevosto Compalati 7 i preti<br />
Domenico Prato e Antonio Maria<br />
Dania e i signori Vincenzo Ageno,<br />
Gio Batta Scasso, Gio Francesco<br />
Prasca, Ignazio Buffa, Giacomo pesce,<br />
Domenico Odini, Angelo Roggero,<br />
Antonio Peretti, Matteo An-<br />
tonio Restano, Giuseppe Carpasio,<br />
Gio Batta Laviosa, Lorenzo Pernigotto<br />
e Gio Batta Olivieri che altro<br />
non è che l'estensore del manoscritto<br />
dal quale stiamo attingendo la<br />
maggior parte delle notizie per il presente<br />
lavoro.<br />
Nel foglio 21 del manoscritto<br />
compaiono « li conti di tutte le giornate<br />
de Maestri da muro, quelle dè<br />
loro garzoni, e quelle che ha prestato<br />
colla sua assistenza » nel corso del<br />
1776 l'architetto Gio Antonio Frate.<br />
« Le giornate dè Maestrifatte in d.a<br />
Fabrica (...) sono n. 959. Legiornate<br />
dè loro Garzoni sono 113. Le giornate<br />
d'assistenza di d.o architetto sono<br />
130 »,<br />
21 ottobre 1776: « compra di sapone<br />
per ongere li cavi, e l'argano<br />
per tirare li legni »,<br />
« La calcina comprata nel 1776 a<br />
tutto il mese di settembre è mine 185,<br />
quale importa in tutto compresi li<br />
porti lire 610.18 »,<br />
Alla data del 27 maggio 1778 sono<br />
riportate le spese occorse per iniziare<br />
a fare gli scavi per « li fondamenti<br />
della facciata dalla parte del<br />
Borgo di dentro ove formarsi deve<br />
uno dei campanili »,<br />
18 luglio 1778: « in detto giorno si<br />
sono terminati lifondamenti del detto<br />
campanile, e più la metà dellafacciata,<br />
ne quali fondamenti si è consumata<br />
tutta la calcina avanzata nell'anno<br />
1776 che si computa mine 80<br />
circa »,<br />
4 agosto 1778: « Si è sospeso il la-<br />
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