memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net
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Il Parroco Gio. Guido Perrando<br />
iniziatore della nuova<br />
Parrocchiale.<br />
per donazioni, lasciti testamentari e<br />
per la perenne dedizione della Comunità<br />
Cristiana verso il proprio<br />
centro di fede. Un edificio così grande<br />
e complesso conserva beni architettonici<br />
e artistici che necessitano di<br />
continui interventi di ripristino e salvaguardia.<br />
Se il problema di oggi è<br />
quello di proteggerne le strutture dal<br />
peso degli anni, anche nei primi tempi<br />
la parrocchiale dell' Assunta diede<br />
non poche preoccupazioni a chi<br />
si occupava della sua manutenzione.<br />
Per esempio l'invernata del 1805 vanificò<br />
il lavoro di molte braccia e a<br />
chiesa ormai ultimata si dovette fare<br />
un grosso passo all'indietro.<br />
«A causa dei danni subiti -scrive il<br />
cronista, l'otto luglio 1805 -si è incominciato<br />
l'aggiustamento della copertura<br />
di tutti i tetti, della chiesa,<br />
per essere stati rotti tutti i coppi in<br />
gran numero dalla neve caduta nello<br />
scorso inverno, l'altezza di questa<br />
circa cinque palmi ben compiuti,<br />
che continuò a starvi nell'istessa<br />
misura dai primi giorni di febbraio<br />
fino alprincipio di marzo. Nella notte<br />
dè 20 suddetto febbraio cadendo<br />
neve e pioggia si accrebbe ilpeso ne'<br />
tetti, non ancora scaricati per modo<br />
che fra gl'altri danni cagionati,<br />
si rese marcabile quello del tetto della<br />
navata di mezzo del Convento di<br />
S.Domenico, che rovinò gettando<br />
giù anche il volto. In quest'occasione<br />
si è riconosciuto, che quando cade<br />
molta neve è buona regola di scaricare<br />
i tetti per due motivi. Il pri-<br />
60<br />
mo è quello di liberarsi dal pericolo<br />
di qualche rovina, l'altro è che in<br />
questo modo si viene a salvare notabilmente<br />
l'istessa copertura come<br />
si è specialmente sperimentato nelle<br />
parti esposte a tramontana »,<br />
I ARCHIVIO PARROCCHIA OVADA (da ora<br />
APO), il volume porta sul dorso il n.34 e sulla copertina<br />
è impresso in oro e in numeri romani l'anno<br />
MDCCLXXI. Come prima notazione vi si<br />
legge « Spese per la Fabbrica della nuova Chiesa<br />
Parrocchiale dal 1771 all'anno 1806 ».<br />
2 ARCHIVIO COMUNALE DI OVADA, registro<br />
delle « Propositionum », contenente gli atti<br />
della Comunità di Ovada dal 1674 al 1692.<br />
L'undici marzo 1689 gli amministratori civici, fra<br />
i quali i sindaci Giacomo Lanzavecchia e Pantaleo<br />
Grosso propongono di « far una muraglia che<br />
chiuda ilpasso antico nel Borgo fuori delle porte<br />
dalla parte dellafontana dei cannoni, come anco<br />
di chiudere nel recinto tutti quei passi che meritano<br />
di essere chiusi con muraglie, di acconciare<br />
il torrione del Rizzo et il torrione della porta et<br />
altri siti esposti... ».<br />
3 Il Nostro cronista cita ripetutamente l'Oratorio<br />
incompiuto dei confratelli « dell'Annunciata»<br />
esistente nel sito dove sarebbe sorta la nuova chiesa<br />
parrocchiale. Nella planimetria del Borgo di Ovada,<br />
disegnata nel 1773 da Matteo Vinzoni, nel medesimo<br />
sito figura invece « l'Oratorio di S. Gio.<br />
Batta principiato ».<br />
4 BIBLIOTECA CIVICA OVADA, Manoscritto<br />
siglato R.851 -I. BUFFA, Poetiche Fantasie di<br />
Ignazio Benedetto Buffa.<br />
Per maggiori notizie sul poeta, cfr. l'articolo: AN-