memorie dell'accademia urbense - archiviostorico.net

desse collagenerosità dello stesso avversario.
Questa curaapparteneva al
pastore. Egli andò, egli pregò, egli
ottenne quanto chiedeva, non gli
seppe d'amaro ciò che sopportasse
d'incommodi per gli aspri cammini,
di pericoli per aver dovuto aggirarsi
tra' soldati, di speso danaro per pascerecon
egualeamorevolezza di pane
terreno l'affamato suo popo
lo » 17.
Del coraggio dimostrato dal parroco
Compalati non si dimenticarono
i parrocchiani che vissero quei tristi
anni di guerra. Essi tramandarono
ai figli e ai nipoti le vicende di
quei giorni ancora vive nel 1869 anno
in cui il padre Stefano Marcenaro
delle Scuole Pie, dedicando un'ode
al nuovo prevosto di Ovada Vittorio
Binelli ricorda in rima il gesto
del parroco Compalati:
Oh com'ama! in mar che freme
lo lo miro, e tra i perigli;
E Francesco no non teme
O sol teme pei suoi figli:
Dell'irato duce innante
tra gli armati volerà
E perdono padre amante
Pei suoi figli impetrerà.
Aggiunge l'autore dell'ode che il
parroco Compalati « andò al quartiere
degli Austriaci e ne placò il generale
che stava per minacciare
Ovada» 18.
26 Luglio 1801: « In questo giorno
si è fatto la solenne consacrazio-
ne della nuova Chiesa Parrocchiale
da Monsignor della Torre vescovo
d'Acqui, e nel consacrare l'altare
maggiore furono messe dal medesimo
vescovo nel mezzo di detto altare
le reliquie dé S.S. M.M. Sebastiano,
Venanzio, Modestino, Desiderio,
Candida e Generosa, di S.S.
Giacinto, Pietro d'Alcantara e Lodovico
Ré di Francia, e di S.Francesco
di Sales Vescovo di Ginevra.
Spese fatte in suddetta occasione
(36.16) »,
1802,25 Aprile: « Pagato alfalegnome
Giovanni Repetto perfatura
di numero 4 telari, della cupola, e di
una porta del campanile in tutto 58
denari »,
1802, 27 Aprile: « Allo scalpellino
Taffone per aggiustare il portale
del campanile 7 (denari) più al suddetto
per numero 4 pietre poste sopra
lo finestra del cupolino »,
1802 30 Aprile: « Per spesa di ferro
comprato prima d'ora da Giuseppe
Recagno per farlo manifatturare
ad uso della cupola e specialmente
per lo costruzione della scala di fuori,
come si è eseguito a Rossiglione
incluso il porto e riporto 174.6 »,
Il manoscritto prosegue informandoci
sull'andamento della fabbrica
sino al 1806. A quell'epoca la parrocchiale
dell' Assunta non era ancora
come oggi noi la vediamo, mancava
dei due campanili slanciati verso
il cielo, era pressochè spoglia dei
pregevoli arredi interni collocati gradualmente
nel corso dell'Ottocento
59