Edward Hopper - Homolaicus
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Jo Reclining on a Couch,1925-1930 Reclinig Nude, 1914 - 1927 Reclining nude, sd<br />
Questo è uno dei nudi più belli di <strong>Hopper</strong>, il cui schema attraversa anche le acqueforti, come abbiamo visto, e che non verrà poi più ripreso nella pittura<br />
della maturità. Qui non c’è nulla dell’impenetrabilità che in seguito segnerà le donne rappresentate, e non solo perché la donna è dipinta di schiena o<br />
per la tecnica usata (acquerello e grafite su carta). È dedicato a Jo, e nella posa abbastanza scomposta non c’è però nulla di sguaiato: è invece<br />
sottilmente erotico, con quella testa abbandonata, il collo nudo con i capelli reclinanti, la torsione del corpo e il gioco delle gambe sui cuscini. Alcuni<br />
dei disegni esposti mostrano pose ben più audaci e in quello di sinistra è riconoscibile chiaramente Jo.<br />
Dai diari di Jo e da qualche accenno nelle sue lettere viene fuori una concezione dei rapporti fisici tra uomo e donna del tutto conflittuali. Anche se era<br />
una donna indipendente, colta e assidua frequentatrice dello scapestrato mondo artistico del Greenwich Village, Jo era rimasta un’ingenua dal punto di<br />
vista sessuale, mentre <strong>Edward</strong> la considerava una imbranata, praticando da parte sua un sesso del tutto egocentrico e con qualche fissazione.<br />
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