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Scacchitalia - Federazione Scacchistica Italiana

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scacchiiitalia<br />

La colonna del Sancio indisse nel mese di maggio un concorso internazionale di<br />

problemi in tre mosse con premi in denaro; furono nominati giudici inappellabili G. B.<br />

Valle e A. Guglielmetti, ma la gara non fu espletata perché la rubrica venne materialmente<br />

a cessare in seguito all’improvvisa morte a giugno di Ardizzone, l’anima della società.<br />

Dal primo settembre del 1899, il circolo scacchistico catanese risultava ricostituito<br />

nella sede sontuosa del Gabinetto di Lettura «Ateneo Siculo», sito nella strada Stesicorea<br />

presso il Palazzo Vasta n. 101-102 e fondato nel novembre del 1846 per iniziativa<br />

soprattutto del sig. Ettore Fanoj.<br />

Si trattava di una associazione culturale privata dotata di due biblioteche: una<br />

Circolante, le cui opere si leggevano a casa degli associati; l’altra Consultativa, che<br />

rimaneva fissa al Gabinetto.<br />

Nell’ambito della provincia, la cittadina di Linguaglossa, per iniziativa di Gaetano<br />

Nicolosi (Fig. 25), cresceva scacchisticamente: fu fondato il circolo «Trinacria» che<br />

vantava numerosi iscritti all’ «Unione <strong>Scacchistica</strong> <strong>Italiana</strong>»: Antonino Castrogiovanni,<br />

Antonino Mannino, Francesco Nicolosi, prof. Daniele Pafumi, Francesco Pafumi, avv.<br />

Rosario Pafumi, avv. Alessandro Previtera, avv. Felice Scarlata, Giuseppe Scarlata, Carmelo<br />

Previtera, Francesco Martino Stagnitto, Francesco Scarlata, Antonino Petrone.<br />

In una riunione dei soci si procedette alla nomina delle cariche e furono eletti Giuseppe<br />

Scarlata Reganati a presidente-delegato e Gaetano Nicolosi a segretario.<br />

Messina, sebbene non giunse alla fondazione di un sodalizio, contava tra il 1894<br />

e il 1895 un certo numero di appassionati scacchisti, noti soprattutto grazie alla lista<br />

dei solutori che parteciparono alla gara problemistica patrocinata dal Giornale di Sicilia.<br />

Ricordiamo Andrea Brancucci, V. Caliri, il dott. Giuseppe Cristina, l’ing. Carlo Solida Novi<br />

e Santi Svetonio che si dilettava anche nella composizione di problemi.<br />

Fig. 25. Gaetano Nicolosi<br />

Per quanto attiene alla provincia si distinsero a Montalbano di Elicona l’avv. Francesco<br />

Todaro Gorgone ed a Tremestieri il cav. Daniele Targa.<br />

Nel 1898 a Messina i soci dell’ «Unione <strong>Scacchistica</strong> <strong>Italiana</strong>» furono tre e facevano<br />

capo alla sezione di Roma: il rag. Salvatore Doddis, il prof. Edoardo Giacomo Boner<br />

(Messina 29.2.1864 - Messina 28.12.1908), il prof. Vincenzo Ciaffi; nel 1899 si aggiunse<br />

il reverendo D. Luigi Cucinotti.<br />

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