Scacchitalia - Federazione Scacchistica Italiana
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scacchiiitalia<br />
La rete di relazioni a livello familiare, continuando a rappresentare l’armatura e la base<br />
prioritaria di trasmissione e di sviluppo del gioco dei re, supportò anche la possibilità<br />
di un ulteriore e significativo salto di qualità, quando la pratica degli scacchi passò dal<br />
livello privato della famiglia a quello pubblico in seno ad associazioni o locali pubblici di<br />
ritrovo. Il caffè, soprattutto, divenne dunque, come il prof. Serafino Dubois documentò<br />
con dovizia di particolari, un centro spontaneo di aggregazione tra scacchisti, ma<br />
strutturalmente molto precario, instabile e non sufficientemente organizzato.<br />
Il successivo passo in avanti fu rappresentato dalla volontà di un gruppo di scacchisti<br />
di creare un circolo, dotato di un proprio statuto, in sede autonoma o più facilmente<br />
come sezione in seno ad un associazione già esistente.<br />
In Sicilia ebbe un effetto catalizzante in tal senso la rubrica scacchistica curata da<br />
colonnello Achille Campo nel biennio 1894-95.<br />
A Catania infatti il «Circolo Scacchistico Catanese» fu fondato alla fine del 1895 ed<br />
ebbe come sua proiezione a livello pubblicistico la rubrica del Corriere di Catania.<br />
Qualche mese dopo a Palermo fu costituito, nell’aprile del 1896, il Circolo Scacchistico<br />
del Club Alpino Siciliano di cui L’Eco degli Scacchi fu invero la proiezione di orgoglio e di<br />
onore di un circolo così fiorente e saldamente organizzato.<br />
Bibliografia essenziale<br />
Bonivento o.-Fasiori I., Dal classico agli albori del moderno. Compositori scacchisti italiani della<br />
seconda metà dell’800, Bologna 2007.<br />
CaFlisCh silvia, Breve tracciato del CIRCOLO SVIZZERO di CATANIA (dal 1881 a oggi),[Catania]<br />
giugno 2003.<br />
Campioli m., La studistica in Italia nel secolo XX. Sintesi schematica in Scacchi e Scienze Applicate,<br />
fasc. 24 (2004), Venezia, maggio 2005, pp. 3-12.<br />
Carrera p., Il gioco degli scacchi di D. Pietro Carrera diviso in otto libri, Ne’ quali s’insegnano i<br />
precetti, le uscite e i tratti posticci del gioco, e si discorre della vera origine di esso. Con due discorsi,<br />
l’uno del Padre D. Gio. Battista Cherubino, l’altro del Dottor Mario Tortelli, opera non meno utile a’<br />
professori del gioco, che dilettevole à gli studiosi per la varietà della eruditione cauata dalle tenebre<br />
dell’antichità. All’Illustriss. e Eccell. Sign. D. Francesco Branciforte Principe di Pietrapertia, e Marchese di<br />
Militello, Militello 1617, 556 p.<br />
[Carrera p.], Risposta di Valentino Vespaio in difesa di D. Pietro Carrera contra l’apologia di<br />
Alessandro Salvio, Catania 1635.<br />
ChiCCo a., Un trattatista del Seicento: Pietro Carrera in L’Italia <strong>Scacchistica</strong> 1966, pp. 28-30.<br />
ChiCCo a., Gli Scacchi in Sicilia in «Contromossa» 1981, pp. 136, 157.<br />
ChiCCo a., La Sicilia tra Ottocento e Novecento, in Gli Scacchi nel Meridione d’Italia, 1984 (inedito).<br />
ChiCCo a., Giocatori spagnoli nell’Italia del 1500 in Scacchi e Scienze Applicate ,v. 4, 1986, pp.<br />
22-24.<br />
ChiCCo a., Rubriche scacchistiche italiane dell’ottocento in L’Italia <strong>Scacchistica</strong> 1987, pp. 116-119.<br />
ChiCCo a.-porreCa G., Dizionario Enciclopedico degli scacchi, Milano, 1971.<br />
ChiCCo a. - rosino a., Storia degli scacchi in Italia, Venezia, 1990.<br />
GaiGe J., Chess Personalia. A Biobibliography, North Carolina-London 1987.<br />
Garra aGosta G., La biblioteca di Giovanni Verga, Catania 1977.<br />
Granata F., Catania vecchia e nuova. Uomini e cose, Catania 1973.<br />
meli p., Un poeta morto sotto le macerie in La Sicilia n. 343, 12 dicembre 2008, p. 22.<br />
monGitore a., Bibliotheca Sicula sive de scriptoribus siculis, Panormi 1714, tomus secundus<br />
(ristampa anastatica, Forni editore, Bologna).<br />
minerva e., Achille Campo e la sua rubrica sul “Fanfulla da Lodi” (1886-1889) in Scacchi e Scienze<br />
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