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Digestione degli amplificati del sistema genico AdH ottenuti per PCR<br />

Per ottenere un pattern di identificazione molecolare più affidabile, i prodotti di PCR dei geni ADH sono<br />

stati sottoposti a restrizione utilizzando Sau3AI, un enzima di restrizione che taglia con alta frequenza il<br />

DNA specifico per la sequenza GATC.<br />

Questo approccio consente di evidenziare più in dettaglio il polimorfismo di ciascun ceppo.<br />

L’analisi è stata effettuata dapprima sul ceppo di laboratorio di riferimento BY4741 (Fig.2) e<br />

successivamente sui ceppi della collezione di Velletri (Fig.3) e di Perugia (Fig.4).<br />

Come si può vedere, la digestione degli amplificati genici, ottenuti sia singolarmente che insieme dal<br />

ceppo di controllo BY4741, ha fornito una serie di frammenti di restrizione caratteristici di ciascun gene<br />

e concordi con la loro sequenza nucleotidica.<br />

Il pattern RFLP che si ottiene sembra essere caratteristico per ciascun ceppo in quanto questi differiscono<br />

tra loro per la dimensione di alcuni frammenti e nel loro numero, coerentemente con il numero di geni<br />

amplificati in ciascun ceppo.<br />

Per quanto riguarda la collezione di Perugia, il ceppo C2 di S. cerevisiae mostra un pattern di restrizione<br />

identico al cerevisiae di controllo, a conferma dell’affidabilità della tecnica.<br />

Con piccole differenze, questo pattern si osserva sia nel ceppo di italicus (I2) che nei due ceppi di<br />

chevalieri (H2, H3) che, notoriamente, sono sinonimi di cerevisiae.<br />

Un diverso profilo è risultato comune per i ceppi U2, classificato nella collezione di Perugia come S.<br />

uvarum, e i ceppi B1 e B2 di bayanus. Dal momento che avevamo precedentemente osservato che nel<br />

ceppo U2 non è presente l’amplificato del gene ADH3, peculiarità mostrata anche dai ceppi di bayanus<br />

della stessa collezione, possiamo ipotizzare che la classificazione di questo ceppo sia stata erroneamente<br />

attribuita alla specie uvarum.<br />

Un discorso simile può essere fatto per il ceppo U1 di uvarum che mostra un pattern di restrizione più<br />

simile al ceppo H3 di chevalieri e al C2 di cerevisiae.<br />

Analisi del pattern proteico delle alcool deidrogenasi<br />

L’assenza in un determinato ceppo di lievito dell’amplificato di un gene della taglia attesa può essere<br />

dovuta alla mancanza del gene stesso o al riarrangiamento della regione codificante del gene.<br />

Per verificare che all’assenza dell’amplificato corrispondesse effettivamente l’assenza del gene, abbiamo<br />

cercato di stabilire una relazione con la presenza/assenza del corrispondente enzima.<br />

A tale scopo, dopo rottura delle cellule ed estrazione delle proteine cellulari, le singole attività ADH<br />

sono state separate mediante elettroforesi su gel nativi di acrilamide e la loro presenza è stata messa in<br />

evidenza mediante un saggio di attività per colorazione specifica.<br />

I risultati di questa analisi sui ceppi della collezione di Velletri hanno mostrato, che all’assenza degli<br />

amplificati ADH2 e ADH3 corrisponde effettivamente la mancanza delle corrispondenti attività<br />

enzimatiche (Figura 5a). E’ interessante notare che i ceppi 1 e 4 (uvarum) mostrano un pattern enzimatico<br />

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