18.06.2013 Views

Neuropsichiatria Infantile - Prof. Ruggieri - Scienze della ...

Neuropsichiatria Infantile - Prof. Ruggieri - Scienze della ...

Neuropsichiatria Infantile - Prof. Ruggieri - Scienze della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

craniofaringioma, ependimoma, astrocitoma spinale o oligodendroglioma) associate nel 50% dei<br />

casi a lesioni cutanee (macchie caffellatte), retiniche (ipertrofia congenita dell’epitelio pigmentato<br />

retinico) o a esostosi (cioè aumento di crescita del tesuto osseo) craniofacciali [molti casi di<br />

sindrome di Turcot sono in realtà varianti <strong>della</strong> poliposi familiare adenomatosa (FAP) o carcinoma<br />

colorettale non-poliposo ereditario (HNPCC)];<br />

• sindrome del carcinoma basale nevoide (sindrome di Gorlin) a trasmissione<br />

autosomica dominante (il gene PTCH è localizzato sul cromosoma 9q31) dove il medulloblastoma è<br />

talora associato a tumori <strong>della</strong> pelle e del tessuto osseo.<br />

Classificazione<br />

Non esiste una classificazione dei tumori del sistema nervoso universalmente accettata e spesso il<br />

termine benigno o maligno viene riferito alla sede o al grado di aggressività delle cellule<br />

neoplastiche, piuttosto che alla varietà del tessuto interessato.<br />

La classificazione WHO (World Health Organization) che si basa sull’origine delle<br />

cellule tumorali e sul loro comportamento biologico è la più seguita oggi; la principale innovazione<br />

di questa classificazione è rappresentata dal tentativo di stabilire per ogni entità patologica una<br />

stretta integrazione tra le caratteristiche del tessuto e delle cellule colpite, l’immunoistochimica<br />

(cioè le reazioni del tessuto colpito a determinate sostanze che lo colorano) e genetiche molecolari.<br />

Per la definizione del grado di anaplasia (cioè del grado di disorganizzazione cellulare che è<br />

indice dell’aggressività del tumore stesso) coesistono tuttora due classificazioni piuttosto<br />

sovrapponibili, WHO e St. Anne/Mayo che utilizzano una scala da I a IV a seconda <strong>della</strong><br />

presenza di atipie cellulari (cioè di cellule tumorali anomale), del numero di mitosi (cioè di<br />

divisioni cellulari) e <strong>della</strong> presenza di necrosi (cioè di distruzione del tessuto) e proliferazione<br />

vascolare (cioè di crescita abnorme dei vasi). Secondo queste classificazioni i tumori del SNC<br />

possono essere suddivisi in:<br />

- grado I: tumori a lenta crescita con aspetto pressoché normale all’analisi microscopica;<br />

l’intervento chirurgico, in una buona percentuale di casi, può essere risolutivo (es.<br />

craniofaringioma, astrocitoma pilocitico e ganglioglioma).<br />

- grado II: tasso di crescita relativamente basso ma aspetto atipico al microscopio.<br />

- grado III: per definizione “maligni” con rapida velocità di crescita e frequenti recidive di<br />

grado superiore; la differenziazione con il grado II è spesso difficile.<br />

- grado IV: altamente “maligni”, si riproducono molto rapidamente, hanno un aspetto<br />

anomalo al microscopio, tendono a neoformare vasi (microvasi) accrescendo l’afflusso<br />

ematico che contribuisce alla loro crescita ed all’interno del tessuto tumorale presentano<br />

aree di necrosi (es. glioblastoma multiforme).<br />

Eziologia<br />

È generalmente accettato che i tumori del sistema nervoso siano causati da alterazioni del<br />

patrimonio genetico del paziente: queste alterazioni possono essere ereditarie, provocata da fattori<br />

ambientali o conseguenti all’interazione di entrambe i fattori.<br />

Fattori ereditari<br />

Mutazioni di proto-oncogeni e di geni oncosoppressori (cioè di geni che normalmente impediscono<br />

che le cellule di un tessuto crescano e si moltiplichino) sono direttamente collegate allo sviluppo di<br />

numerose neoplasie: ad esempio nell’80% dei casi di glioblastoma multiforme è stata riscontrato un<br />

aumento di una o più copie del cromosoma 7; mutazioni <strong>della</strong> proteina tumorale p53 sono presenti<br />

nel 40-80% delle casistiche di tumori del SNC negli Stati Uniti. Significativa appare anche la<br />

scoperta che la perdita del cromosoma 1p sia associata all’oligodendroglioma anaplastico e ad un<br />

sottogruppo di gliomi di grado elevato che invece rispondono alla chemioterapia e presentano una<br />

<strong>Prof</strong>. Martino RUGGIERI<br />

Cattedra di Pediatria & <strong>Neuropsichiatria</strong> infantile - Dipartimento di Processi Formativi - Via Biblioteca, 4 - 95124 -<br />

Catania - E-mail: m.ruggieri@unict.it;<br />

Part. IVA 02772010878 - Tel. ++39 095 2508061 - Fax. ++39 095 2508070; Cell. ++39 338 5084769

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!