Neuropsichiatria Infantile - Prof. Ruggieri - Scienze della ...
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Questa categoria comprende quei disturbi comportamentali che non soddisfano i criteri diagnostici<br />
del disturbo <strong>della</strong> condotta (CD) o del disturbo oppositivo-provocatorio (ODD) , ma in cui vi sia<br />
una compromissione clinicamente significativa del comportamento (2, 3).<br />
40. AUTISMO E DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO<br />
L’Autismo è una affezione particolare che si manifesta con sintomi neurologici che interessano<br />
principalmente il comportamento. La malattia si prolunga per tutta la vita, coinvolgendo nel suo<br />
ineluttabile decorso non solo la famiglia, ma anche la scuola, la società e le strutture sanitarie<br />
pubbliche e private.<br />
L’Autismo viene oggi incluso nel gruppo dei disordini pervasivi dello sviluppo:<br />
A) Disturbo autistico<br />
B) Sindrome di Asperger<br />
C) Disordini pervasivi dello sviluppo non altrimenti specificati (NAS)<br />
D) Disordini disintegrativ (sindrome di Heller)<br />
E) Sindrome di Rett<br />
SPETTRO DELL’AUTISMO:<br />
• Autismo (classico)<br />
• Sindrome di Asperger = senza ritardo mentale; bambini spesso goffi e con linguaggio normale:<br />
deficit di socializzazione e ristretto campo di interessi.<br />
• “Disordini pervasivi dello sviluppo non oltremodo specificati” = comportamento autistico ma non<br />
tutti i i criteri diagnostici vengono soddisfatti<br />
• Disordini disintegrativi (Sindrome di Heller) = tra i 2 e i 10 anni. Presenza di progressivi segni di<br />
regressione,<br />
• Sindrome di Rett = microcefalia acquisita, regressione, progressiva perdita dell’uso delle mani,<br />
movimenti stereotipati delle mani, RM marcato<br />
Le prime osservazioni cliniche sull’autismo furono fatte da Leo Kanner nella sua storica<br />
pubblicazione degli anni 40 che si intitolava “Disturbi autistici del contatto affettivo” (pubblicata<br />
nella rivista «The Nervous Child» nell’anno 1942-43).<br />
Il <strong>Prof</strong>essor Leo Kanner era consulente del John Hopkins Institute di Baltimore ed era anche uno<br />
dei più noti neurologi americani. La descrizione dei sintomi che egli riporta in quella pubblicazione<br />
è così vivida e dettagliata che ancora oggi racchiude i presupposti fondamentali <strong>della</strong> diagnosi. Egli<br />
così inizia il suo lavoro sui primi casi da lui osservati: «Sin dal 1938 sono venuti alla mia<br />
osservazione dei bambini le cui manifestazioni differiscono in modo così singolare da qualsiasi altra<br />
forma patologica, che, ogni paziente qui riportato, merita particolare considerazione per la sua<br />
affascinante peculiarità». I segni distintivi fondamentali dell’affezione sono l’incapacità di questi<br />
bambini di entrare in contatto con la gente e con le comuni situazioni, sin dall’inizio <strong>della</strong> loro vita<br />
e….. prosegue Kanner «i loro genitori riferiscono che essi vivono sempre come in un guscio, felici<br />
quando sono lasciati soli…., essi agiscono come se la gente non ci fosse e come ipnotizzati» (queste<br />
ultime frasi costituiscono i cardini fondamentali <strong>della</strong> diagnosi). Per molti anni l’Autismo fu<br />
considerato un’affezione di natura psichica legata ad un rapporto anomalo fra figli e genitori, questi<br />
ultimi ritenuti «freddi, distaccati e perfezionisti». Soltanto negli anni ‘80 fu ritenuta errata questa<br />
interpretazione e venne riconosciuta la base neurolbiologica dell’affezione dando giusto<br />
riconoscimento ai genitori dei bambini autistici che più che causa, sono da ritenersi vittime<br />
<strong>Prof</strong>. Martino RUGGIERI<br />
Cattedra di Pediatria & <strong>Neuropsichiatria</strong> infantile - Dipartimento di Processi Formativi - Via Biblioteca, 4 - 95124 -<br />
Catania - E-mail: m.ruggieri@unict.it;<br />
Part. IVA 02772010878 - Tel. ++39 095 2508061 - Fax. ++39 095 2508070; Cell. ++39 338 5084769