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Indicatori precoci di malattia in una popolazione pediatrica

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l’operatore ne possa costantemente controllare la posizione. I pie<strong>di</strong> poggiano su <strong>di</strong> <strong>una</strong> superficie piana<br />

sistemata ad angolo retto rispetto alla tavola verticale dello sta<strong>di</strong>ometro ed il peso è ugualmente<br />

<strong>di</strong>stribuito su <strong>di</strong> essi. La testa si trova nel piano orizzontale <strong>di</strong> Francoforte 1 ; le braccia pendono<br />

liberamente ai lati del tronco con il palmo delle mani rivolto verso le cosce; i calcagni, uniti, poggiano<br />

contro il basamento della tavola verticale ed i marg<strong>in</strong>i dei pie<strong>di</strong> formano un angolo <strong>di</strong> circa 60°. Se il<br />

soggetto presenta g<strong>in</strong>occhia valghe, ci si deve assicurare che esse non si sovrappongano. Le scapole e le<br />

natiche devono essere <strong>in</strong> contatto con la tavola verticale. In quei soggetti <strong>in</strong> cui non sia possibile<br />

mantenere sullo stesso piano verticale g<strong>in</strong>occhia, natiche, scapole e parte posteriore del cranio senza<br />

compromettere la posizione naturale del corpo si dovrà procedere ad un posizionamento delle sole<br />

natiche, g<strong>in</strong>occhia o parte posteriore del cranio contro la tavola. Si chiede al soggetto <strong>di</strong> fare<br />

un’ispirazione profonda mentre mantiene la posizione eretta. Si porta qu<strong>in</strong><strong>di</strong> la barra mobile dello<br />

sta<strong>di</strong>ometro <strong>in</strong> corrispondenza del punto più alto del capo esercitando <strong>una</strong> pressione sufficiente a<br />

comprimere i capelli. La misura viene approssimata al più vic<strong>in</strong>o 0.1 cm e si annota l’ora del giorno <strong>in</strong><br />

cui la si è effettuata.<br />

Per quanto riguarda le lunghezze segmentarie vale quanto segue.<br />

Per la rilevazione si usa un metro a nastro <strong>in</strong> estensibile.<br />

Per la lunghezza totale dell’arto superiore si considera la <strong>di</strong>stanza compresa tra l’acromion e l’estremità<br />

<strong>di</strong>stale del terzo <strong>di</strong>to. La misurazione avviene lungo la faccia posteriore dell’arto a paziente eretto con<br />

braccia <strong>di</strong>stese lungo il corpo e rilasciate e deve essere bilaterale.<br />

La lunghezza totale dell’arto <strong>in</strong>feriore si misura dal grande trocantere al piano della pianta del piede<br />

(pavimento). La misurazione viene effettuata con il soggetto <strong>in</strong> posizione eretta ad arti paralleli e deve<br />

essere bilaterale.<br />

L’apertura delle braccia è la <strong>di</strong>stanza compresa tra le punte del terzo <strong>di</strong>to delle due mani (span me<strong>di</strong>o-<br />

me<strong>di</strong>o) quando le braccia sono estese ed abdotte a 90° rispetto al corpo. La misurazione deve essere<br />

eseguita anteriormente e posteriormente al soggetto.<br />

1 È il piano passante per i punti Porion (Pr, punto più alto del marg<strong>in</strong>e superiore del condotto u<strong>di</strong>tivo esterno) ed orbitale<br />

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