Romolo e Mimmo sarete sempre con noi! - Rivista Lions
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<strong>Romolo</strong> Tosetto<br />
14<br />
la galleria dei nostri <strong>Lions</strong> nel tempo<br />
Il ricordo di una pietra miliare<br />
del Lionismo italiano a cura di<br />
un Maestro del nostro giornalismo<br />
■ di Bartolomeo Lingua<br />
Come <strong>sempre</strong>, era più facile in<strong>con</strong>trarlo alla scrivania<br />
dell’ufficio che nella quiete della sua grande casa nel<br />
centro di Torino. Invariabilmente, mattina e pomeriggio<br />
quando non lo assillavano particolari impegni fuori<br />
sede, la norma quotidiana del lavoro lo ha accompagnato<br />
attraverso oltre mezzo secolo in cui, guardando verso il<br />
futuro <strong>con</strong> ottimismo, ha impedito al tempo di lasciare<br />
sul suo spirito altra evidenza di una semplice annotazione<br />
anagrafica.<br />
La verità e che <strong>Romolo</strong> Tosetto era un esemplare raro,<br />
un uomo di qualità sul piano umano e personale, dalle<br />
<strong>con</strong>vinzioni forti e precise, duro e rigoroso innanzitutto<br />
<strong>con</strong> se stesso, unico ed irripetibile per la passione civile e<br />
la molteplicità degli interessi. Fra i quali lo ha più profondamente<br />
coinvolto la fiducia che il lionismo ripone nelle<br />
qualità dell’uomo, tanto che la sua appartenenza al <strong>Lions</strong><br />
International costituisce un dato rilevante non soltanto<br />
nella sua storia personale, ma un punto di riferimento<br />
per i <strong>Lions</strong> italiani.<br />
Era infatti il solo testimone attivo fra i Governatori che<br />
servirono l’Associazione nel primo decennio del suo<br />
progresso in Italia, l’unico che ha personalmente <strong>con</strong>osciuto<br />
tutti quelli che in essa hanno <strong>con</strong>tato e <strong>con</strong>tano,<br />
ri<strong>con</strong>osciuto da tutti non per le cariche ricoperte, ma per<br />
la reputazione e il <strong>con</strong>tributo al Lionismo di cui ha vissuto<br />
come pochi storia e vicende e che, esplorandone riti<br />
e costumi, non ha mai lasciato mancare il suo apporto<br />
efficace e <strong>con</strong>vinto a custodia dei principi che l’animano<br />
e delle norme che ne assicurano l’attuazione. Particolarmente<br />
apprezzata dai singoli e preziosa per i risultati la<br />
sua spontanea disponibilità e la capacità di rapportarsi<br />
<strong>con</strong> gli altri, tanto che pur evitando di apparire anche<br />
quando sarebbe stato opportuno farlo, aveva raggiunto<br />
un’autorevolezza <strong>con</strong> pochi <strong>con</strong>fronti che non ha avuto<br />
bisogno di privilegi perché si è nutrita del suo valore. Capisce<br />
gli uomini come pochi, sa comprenderne le ragioni<br />
e le apprezza ma, <strong>con</strong>sapevole dei rischi dell’eccessiva<br />
indulgenza per le trasgressioni, ha <strong>sempre</strong> perseguito il<br />
rispetto delle regole anche di fronte a quelle apparentemente<br />
insignificanti.<br />
La fermezza su questo principio gli ha perfino guadagnato<br />
l’appellativo di “Dottor sottile” da parte del maggior<br />
storico del lionismo, Giuseppe Taranto, che nel 1960<br />
al Congresso di Ischia era stato colpito dalla sua tenacia,<br />
fino a raggiungere il <strong>con</strong>senso dell’Assemblea, sulla<br />
necessità di dissipare il dubbio, sia pure nella sola intitolazione<br />
dello Statuto, che al nascente Multidistretto<br />
fossero attribuite funzioni oltre quelle di un semplice co-