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Romolo e Mimmo sarete sempre con noi! - Rivista Lions

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attività distrettuale<br />

Celebrate le giornate<br />

della solidarietà<br />

■ di Vittorio Gregori<br />

“Solo il 2-3% della popolazione sa chi sono i <strong>Lions</strong> ed è a<br />

<strong>con</strong>oscenza degli innumerevoli services di cui sono artefici<br />

a favore della comunità locale e internazionale”. Sono<br />

le parole <strong>con</strong> le quali il DG Fernando D’Angelo ha introdotto<br />

il corposo programma previsto per le “Giornate della<br />

Solidarietà” il cui scopo era proprio quello di diffondere<br />

e far <strong>con</strong>oscere il nostro lavoro e il nostro impegno. “Noi<br />

<strong>Lions</strong>, tra la gente per la gente” ed ancora “Volare in alto,<br />

insieme si può”. Con questo spirito e sulla scia dell’eccezionale<br />

successo riscosso lo scorso anno dall’analoga manifestazione<br />

anche in quello corrente si è replicata l’iniziativa<br />

che ha coinvolto tutto il Distretto impegnando le migliori<br />

forze dello stesso. Una serie di eventi complessa e articolata<br />

dovuta allo straordinario impegno profuso dai vertici<br />

direttivi (come non ricordare almeno la CS Alma Terracini)<br />

e dagli organizzatori delle singole manifestazioni. A<br />

Genova a dar fuoco alle polveri ha provveduto il 17 gennaio<br />

al Politeama Genovese la “Baistrocchi”, storica (ha felicemente<br />

spento le cento candeline) compagnia e vero vanto<br />

cittadino, <strong>con</strong> lo spettacolo “Bella se vuoi venire”. Un vero<br />

fuoco pirotecnico di lazzi e di frizzi, spesso in schietto e<br />

ahimé <strong>sempre</strong> meno parlato dialetto genovese, che, dalle<br />

scroscianti risate che abbiamo ascoltato, ha trascinato gli<br />

spettatori dal principio alla fine nella più sonora allegria.<br />

Nessuno si è salvato dalla loro mordace ironia, men che<br />

mai i politici che spesso si pongono come fin troppo facili<br />

bersagli per gli strali della satira. Il giorno successivo, il<br />

18 gennaio, presso il prestigioso Auditorium dei Magazzini<br />

del Cotone, lo stesso che lo scorso anno aveva ospitato il<br />

Congresso Nazionale, l’In<strong>con</strong>tro <strong>con</strong> le Scuole sulla Sicurezza<br />

Stradale. Un tema fortemente sentito visto il crescente<br />

numero di incidenti che si verificano, e particolarmente dai<br />

genitori che, a cominciare dai motorini guidati dai loro figli<br />

ai drammi del sabato sera, tremano nel sapere i loro ragazzi<br />

esposti a terribili rischi. L’auditorio, composto in prevalenza<br />

da studenti delle scuole medie superiori (numerosa<br />

la rappresentanza del “Nautico”) ha seguito attentamente<br />

le relazioni svolte del Lion Salvatore Fazzari e dall’Assistente<br />

Capo della Polizia Stradale Dott. Fabrizio Macciò .<br />

Partendo dal fatto che la prima causa di morte per gli under<br />

21 è rappresentata dagli incidenti stradali la domanda<br />

che è stata posta per prima è stata ”Perché essi avvengono?”.<br />

Varie le cause. Oltre alle più ovvie come la guida in stato<br />

di ebbrezza (pochi sanno che l’alcool, fra l’altro, riduce la<br />

capacità visiva laterale impedendo di vedere un’auto che<br />

proviene da sinistra e quindi <strong>con</strong> diritto di precedenza) o<br />

sotto l’influsso di droghe, ma possono avere drammatiche<br />

<strong>con</strong>seguenze anche l’uso improprio del telefonino, del navigatore<br />

e dell’iPod in quanto strumenti che per il loro uso<br />

assorbono l’attenzione del guidatore. Assolutamente necessario<br />

che tutti a bordo abbiano le cinture allacciate e ciò a<br />

dispetto della deleteria <strong>con</strong>suetudine di tralasciarne l’obbligo<br />

per i passeggeri seduti sui sedili posteriori. La se<strong>con</strong>da<br />

è stata “Quali le <strong>con</strong>seguenze?” Numerose slides ne hanno<br />

illustrato gli agghiaccianti effetti. Il programma della<br />

giornata si è <strong>con</strong>cluso degnamente, nella stessa sede, <strong>con</strong> le<br />

immortali melodie di Verdi, Rossini, Puccini, Bizet, Leoncavallo,<br />

Mascagni eseguite nel programma “Opera Amore<br />

Mio” dal Coro Lirico Quadrivium, dai tenori Settimio<br />

Zanchi e Alessandro Fantoni, dai soprani Doriana Parodi,<br />

Sara Cappellini e Graziella Scovazzo, dai baritoni Stefano<br />

Madeddu e Guido Mazza, dal basso Alessandro Serri. Solo<br />

alcune delle arie proposte: Coro dei Gitani, La calunnia,<br />

E lucean le stelle, Vesti la Giubba, La donna è mobile, Gli<br />

aranci olezzano, Nessun dorma, Va pensiero. Melodie che<br />

entrano direttamente nel cuore degli ascoltatori tanto sono<br />

radicate nella più profonda sensibilità del nostro popolo. Il<br />

giorno seguente, sabato 19 gennaio, <strong>sempre</strong> all’Auditorium<br />

dei Magazzini del Cotone al Porto Antico, un in<strong>con</strong>tro sul<br />

Tema di Studio Distrettuale “Abbattiamo le Barriere Architettoniche”.<br />

Anche in questo caso numerosi gli studenti<br />

delle scuole medie superiori presenti. L’occasione è stata<br />

opportuna per proiettare il recente film “Quasi Amici”: la<br />

storia di un ricco disabile, completamente paralizzato alle<br />

gambe e alle braccia, che sceglie come assistente un aitante<br />

ma all’apparenza ben poco affidabile badante. A dispetto<br />

dei modi a dir poco bruschi di quest’ultimo fra i due nascerà<br />

una profonda amicizia venata di sincero affetto. Efficace<br />

il commento di uno studente che ha rilevato che ciò si era<br />

probabilmente verificato in quanto il giovane, nella sua<br />

estrema ruvidezza, non aveva mai fatto affiorare un senso<br />

di pietà, che è l’ultimo sentimento di cui un disabile possa<br />

necessitare. a lion Raffaella Bellino, architetto, ha introdotto<br />

l’argomento rilevando, fra l’altro, che oltre alle barriere<br />

architettoniche esistono, e sono altrettanto nefaste, quelle<br />

psicologiche. Su quest’ultimo punto si è soffermata la psicologa<br />

Lion Giovanna Are. Le Lion Paola Quercioli e Maria<br />

Grazia Olivieri, entrambe fisiatre, hanno portato nel dibattito<br />

l’esperienza delle loro competenze. a sera si è avuto il<br />

gran finale, almeno per quanto riguarda Genova, di questa<br />

distretto 108 Ia2<br />

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