La sopravvivenza del teatro
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Mantenere la dignita dignità<br />
Io non voglio, non so costruire ponti anche se mio malgrado l’ho<br />
fatto. Sono stato sempre interessato ad una cosa, essere trattato<br />
con dignità. Ci sono aspetti <strong>del</strong>la nostra biografia che sono fondamentali,<br />
che decidono il nostro modo di essere attori o registi.<br />
Ero immigrato al Nord Europa e, come italiano, all’inizio fui trattato<br />
male, fui espulso dalla Svezia. Avevamo una pessima reputazione<br />
negli anni ’50, gli immigrati erano tutti “ladri e magliari”. Gli<br />
italiani avevano aiutato Franco nella Guerra Civile spagnola, gli italiani<br />
erano stati insieme a Hitler … Quando uno vive il razzismo<br />
sulla propria pelle ci sono solo tre soluzioni. O l’accetti perché in<br />
qualche modo devi sopravvivere nel senso più terribile <strong>del</strong>la parola;<br />
o ti ribelli, ma spesso non vai lontano perché vieni sbattuto fuori<br />
visto che loro sono più forti; o trovi una via d’uscita. Nel mio caso,<br />
la soluzione è stata straniare la mia condizione di italiano che era<br />
vista negativamente.<br />
L’ho straniata diventando un artista, e una parte <strong>del</strong>le persone<br />
– alcune, per carità!, con me sono state molto generose - ha cambiato<br />
atteggiamento, hanno iniziato a trattarmi bene in modo differente<br />
e a vedermi soprattutto come persona, a prescindere dal<br />
fatto di essere un italiano. Non sono interessato a costruire ponti,<br />
ma a costruire rifugi personali, a mantenere intatta la propria dignità,<br />
mantenere intatta la propria integrità attraverso il <strong>teatro</strong>. Se<br />
vi sentite soli, come può aiutarvi il <strong>teatro</strong>? Facendo di voi degli<br />
esempi di integrità. Attraverso gli altri, spesso nello scontro con gli<br />
altri, troverete la vostra dignità artistica. Questa è la vostra avventura,<br />
il vostro destino. Io ho vissuto in un paese, la Polonia, un paese<br />
socialista dove la gente andava a <strong>teatro</strong> perché lo Stato li obbligava.<br />
Ma se la gente non vuole andare a <strong>teatro</strong> perché obbligarla?<br />
Evidentemente non ne sente il bisogno. Occorre partire da questo:<br />
il <strong>teatro</strong> non è necessario per la maggior parte <strong>del</strong>le persone. Dobbiamo<br />
constatare l’ovvio, e cioè che è la televisione lo spettacolo<br />
più diffuso. <strong>La</strong> televisione è il gusto popolare, ci sono dei programmi<br />
in TV che fanno rizzare i capelli molto più di un brutto spetta-