La sopravvivenza del teatro
La sopravvivenza del teatro
La sopravvivenza del teatro
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
L A S O P R AV V I V E N Z A D E L T E AT R O<br />
Colloqui con Eugenio Barba<br />
DUE PREMESSE<br />
1<br />
Quello tra scena e libri è un rapporto tanto concreto e fecondo<br />
per chi lo vive nel proprio lavoro, quanto invece diventa<br />
pretestuoso e sterile allorché se ne parli solo in teoria.<br />
Vale sia per chi pratica il <strong>teatro</strong> dalla parte <strong>del</strong>la scena, sia per<br />
chi lo pratica dalla parte dei libri. Per gli “uomini di scena”, i libri<br />
sono il magazzino <strong>del</strong> nuovo, come l’ha chiamato Fabrizio Cruciani.<br />
Dentro ci sono le esperienze <strong>del</strong> passato, senza le quali si resta<br />
bloccati solo ai bisogni <strong>del</strong> presente. Per gli “uomini di libro”, la<br />
scena è il banco di prova ultimo <strong>del</strong>le loro ricostruzioni storiche e<br />
dei loro inquadramenti teorici. E’ una <strong>del</strong>le raccomandazioni più<br />
frequenti di Eugenio Barba agli “intellettuali”: scrivere nel più rigoroso<br />
rispetto <strong>del</strong>la deontologia professionale, ma pensando che in<br />
ultimo potrà esserci un teatrante a leggere, al quale si deve in<br />
qualche modo essere utili.<br />
Uomini di scena e uomini di libro<br />
(Il Mulino, Bologna 1995) è il<br />
titolo di un libro di Ferdinando Taviani,<br />
studioso di <strong>teatro</strong> e membro<br />
– con la qualifica di “consulente<br />
letterario” – <strong>del</strong>l’Odin Teatret.<br />
Ne riportiamo alcune righe,<br />
in cui sintetizza il rapporto scena<br />
libri, parlando di “spazio letterario<br />
<strong>del</strong> <strong>teatro</strong>”.<br />
<strong>La</strong> nozione di spazio letterario<br />
<strong>del</strong> <strong>teatro</strong> non è così ovvia come<br />
sembra. Non indica solo l’insieme dei testi letterari drammatici, ma<br />
tutta quella letteratura che fa <strong>teatro</strong> anche senza dramma: facendo<br />
critica, storia, polemica, memoria e racconto. Le opere letterarie<br />
teatrali possono essere testi drammatici, o visioni. Quest’ultimo<br />
termine parrà strano. Ma bisogna rendersi conto che alcune <strong>del</strong>le<br />
51<br />
Min Fars Hus - 1972<br />
Foto di Tony D’Urso