Arsenico - Ispesl
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10. MECCANISMO DI AZIONE DELL’AS COME INTERFERENTE<br />
ENDOCRINO<br />
L’As può agire come un potente interferente endocrino, alterando la regolazione genica tramite interazione<br />
con i recettori degli ormoni steroidei [glucocorticoidi (GR), mineralcorticoidi (MR), progesterone<br />
(PR) e androgeni (AR)] (Bodwell, 2006; Bodwell, 2004; Kaltreider, 2001).<br />
Un’alterazione del metabolismo dei glucocorticoidi può avere conseguenze negative sullo sviluppo e<br />
in ultima analisi produrre effetti avversi alla salute. Microdosi di As (0,1-1 µM) stimolano la trascrizione<br />
ormone-mediata, mentre dosi più elevate (1-5 µM) ma non citotossiche possono determinare un<br />
effetto soppressivo.<br />
Utilizzando i GR come modello rappresentativo per i recettori steroidei (SRs), si è evidenziato che l’As<br />
è in grado di alterare la regolazione della trascrizione, suggerendo che il target sia l’apparato di trascrizione<br />
(Bodwell, 2004). Studi di mutazione genica dei GR hanno confermato che l’azione dell’As<br />
coinvolge steps di attivazione prima del legame con il DNA e che effetti soppressivi utilizzano steps successivi<br />
al legame con il DNA. Tali osservazioni, considerata la similarità nella risposta dei quattro recettori<br />
degli ormoni steroidei, suggeriscono che il target degli effetti dell’As è parte dell’apparato che<br />
regola l’espressione genica invece del recettore.<br />
L’azione dell’interferente endocrino può esplicarsi secondo diverse modalità: 1) aumentando o riducendo<br />
la quantità di ormone prodotta e l’attività metabolica; 2) determinando un effetto interferente<br />
tra ormone e il legame con i recettori. Nel merito Kaltreider non ha confermato che l’As sia in grado<br />
di interferire con il complesso ormone-recettore prima dell’entrata del complesso nel nucleo. I dati riportati<br />
da questi autori indicano che i cambiamenti che avvengono all’interno del nucleo implicano<br />
un’inibizione selettiva della trascrizione del DNA che in condizioni normali dovrebbe essere stimolata<br />
dal complesso glucocorticoide-GR (Figura 14). Il meccanismo dettagliato dell’interferenza non è ancora<br />
noto (Kaltreider, 2001).<br />
L’As interferisce con i recettori degli estrogeni (ER), sia in vivo sia in colture cellulari. A dosi non citotossiche<br />
(1- 50 µmol/Kg di arsenito) l’elemento sopprime fortemente la trascrizione genica ER-dipendente<br />
del gene del 17β-estradiolo (E2) della vitellogenina II inducibile (studio condotto sul fegato<br />
dell’embrione di pulcino). In colture cellulari, livelli non citotossici di As (0,25-3 µmol pari a circa 20-<br />
225 ppb) inibiscono in modo significativo l’attivazione genica E2-mediata da un gene reporter ER-regolato<br />
e di un gene GREB1 ER-regolato nella linea cellulare MCF-7 del tumore mammario.<br />
Gli effetti dell’As sulla regolazione genica ER-dipendente sono simili a quelli di altri recettori steroidei.<br />
Una differenza specifica è la mancanza di un aumento significativo dell’espressione genica alle dosi<br />
più basse anche se il(i) meccanismo(i) attraverso il quale l’As altera la regolazione genica attraverso gli<br />
ER e gli altri SRs non è a tutt’oggi conosciuto.<br />
L’As è un interferente endocrino ma agisce con un meccanismo diverso dai composti organici con caratteristiche<br />
di EDCs, molti dei quali agiscono come ormone mimetici e come agonisti o antagonisti<br />
competitivi. Infatti gli studi relativi ad As e SRs indicano che l’elemento non è un agonista dell’attivazione<br />
degli SR e non agisce come antagonista competitivo o non competitivo (Bodwell, 2006 e 2004).