Arsenico - Ispesl
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11. ESPRESSIONE GENICA, POLIMORFISMI, BIOMARCATORI<br />
E MicroRNA<br />
La tecnologia microarrays è stata recentemente utilizzata su un modello animale (topo), per valutare<br />
le variazioni di espressione genica e gli effetti a lungo termine dell’ingestione di dosi crescenti<br />
di As presenti in acqua (Andrew, 2007). Tale studio ha evidenziato una variazione statisticamente<br />
significativa di trascritti coinvolti in processi di angiogenesi, metabolismo di lipidi, trasporto di ossigeno,<br />
apoptosi, ciclo cellulare e risposta immunitaria. L’alterazione di questi pathways è stata rilevata<br />
anche in un modello cellulare (epatociti di ratto) unitamente alla deregolazione di recettori<br />
ormonali e di diversi oncogeni (Chen, 2001).<br />
Un’ulteriore ricerca, condotta sullo stesso tipo di modello sperimentale, ha invece dimostrato che<br />
somministrando acqua contaminata da arsenito di sodio 0,01% si sviluppava iperplasia uroteliale<br />
vescicale a distanza di 4 settimane, con accumulo di As(III) inorganico a carico del tessuto vescicale.<br />
(Simeonova, 2000). I geni alterati erano coinvolti nei meccanismi di crescita cellulare (quali c-fos, c-<br />
jun e EGR-1) e di blocco di GADD153 e GADD45. Si è pertanto ipotizzato che l’effetto dell’As sia in<br />
grado di determinare un incremento proliferativo delle cellule uroepiteliali come possibile causa di<br />
insorgenza di tumore.<br />
Per quanto riguarda l’effetto dell’As nell’uomo, uno studio condotto su una popolazione del Bangladesh<br />
esposta per via cronica ad acqua contaminata (Argos, 2006) ha posto in evidenza che in alcuni<br />
soggetti erano presenti lesioni cutanee riferibili all’elemento. Dopo estrazione dell’RNA dai<br />
linfociti di sangue periferico (soggetti con presenza e non delle citate lesioni) sono state condotte<br />
indagini di laboratorio con la tecnica dei microarrays. I pathways alterati riguardavano lo splicing<br />
dell’RNA, il processamento e il metabolismo dell’RNA messaggero, l’alterazione di complessi ribonucleoproteici<br />
e dei processi di traduzione e folding proteico.<br />
La modalità di azione dell’As è stata oggetto di recenti review (Kitchin, 2001; Rossman, 2003; Kligerman<br />
e Tennant, 2006) che hanno sottolineato l’importanza di alcuni fattori quali la dose espositiva<br />
e la sua durata, la valutazione del sistema biologico o cellulare e le specie arsenicali. Studi<br />
recenti (Ahlborn, 2008) hanno dimostrato che alle dosi più elevate di As (10 ppm) si verificava una<br />
significativa alterazione dei pathways relativi alla regolazione dell’actina nel citoscheletro, MAPK,<br />
Jak-Stat, Tight junction, Toll-like, fosfatidilinositolo e i pathways del signalling dell’insulina.<br />
Indicativamente 20 geni mostrano una dose risposta, includendo quelli associati alla cancerogenesi<br />
o alla crescita tumorale tra cui ciclina D1, CLIC4, efrina A1, STAT3 e DNA metiltransferasi 3a. Dosi<br />
uguali o inferiori a 1 ppm solo raramente erano in grado di indurre alterazioni significative dei<br />
suddetti pathways. In tal caso, le specie arsenicali potevano contribuire alla cancerogenesi come cocancerogeni/mutageni<br />
(ad es. esposizione a raggi UV, fumo, deficit nella dieta) (Rossman, 2002 e<br />
2004) (Figura 12).<br />
Sebbene alle dosi più elevate di As non siano stati correlati in passato cambiamenti trascrizionali<br />
nei geni identificati con la cancerogenesi, l’ultimo studio citato suggerisce che essi potrebbero svolgere<br />
un ruolo negli stadi precoci della cancerogenesi epiteliale ed essere quindi considerati po-<br />
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