Arsenico - Ispesl
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L’As altera la capacità del complesso SRs-As di legarsi al DNA nel processo di regolazione della trascrizione<br />
genica. Gli effetti dell’As sul recettore estrogenico e gli altri 4 recettori steroidei (GR, AR, PR ed<br />
MR) sono molto simili per cui piccole sequenze assolute o identità strutturali entro le DBD (DNA Binding<br />
Domain) potrebbero essere un target comune per l’As (Bodwell, 2006).<br />
Studi recenti (J. C. Davey, 2008) hanno evidenziato effetti simili dell’As sul TR (Thyroid Hormone Receptor)<br />
e sul RAR (Retinoic Acid Receptor) i cui domini di legame al DNA differiscono significativamente<br />
da quelli di GR.<br />
Ciò porta a ritenere che i recettori stessi non sono il target dell’As e che altre proteine o pathway di<br />
regolazione rappresentino il reale target.<br />
In modelli animali basse concentrazioni di As possono alterare i processi di sviluppo che coinvolgono<br />
TR. Sia acido retinoico (RA) sia l’ormone tiroideo (TH) rappresentano fattori critici per il normale sviluppo<br />
e per le funzioni del soggetto adulto e alterazioni nei pathways regolati<br />
da queste sostanze sono state associate a diversi processi patologici (Davey, 2008). Nell’uomo una forte<br />
carenza di ormoni tiroidei alla nascita porta a cretinismo, con caratteristico ritardo mentale, bassa statura<br />
e perdita dell’udito. Gravi carenze riscontrabili alla nascita possono essere risolte con la somministrazione<br />
di ormoni, ma non si esclude la possibilità di trascurare gli effetti meno evidenti alla nascita<br />
(Galton, 2005; Oppenheimer e Samuels, 1983; Raz e Kelley, 1997).<br />
Studi epidemiologici condotti in bambini esposti a dosi elevate di As attraverso l’acqua destinata al<br />
consumo umano hanno evidenziato anche effetti sulle funzioni cognitive (Wasserman, 2004). In passato<br />
si riteneva che gli effetti derivanti dall’esposizione ad As fossero transienti e reversibili, questo<br />
anche in considerazione del fatto che l’elemento non si accumula nel corpo come avviene invece per<br />
i composti organici persistenti o metalli come mercurio e piombo e che all’epoca non si conosceva la<br />
capacità dell’As di agire sul DNA sia inducendo mutazioni che cambiando lo stato epigenetico del genoma<br />
(figura 15).<br />
Studi più recenti supportano la convinzione che l’As agisca sul signalling ormonale durante varie fasi<br />
dello sviluppo per cui non si escludono effetti a lungo termine. (Liu, 2006a; Shen, 2006; Waalkes, 2004a).<br />
Conseguentemente, tenuto conto che esistono evidenze sul ruolo di As come interferente endocrino<br />
è importante valutare l’impatto complessivo sulla salute umana in modo da pervenire a una caratterizzazione<br />
del possibile rischio espositivo, in particolare per categorie di soggetti sensibili. (Smith, 2006;<br />
Wasserman, 2004).<br />
Gli ER rivestono un ruolo importante nell’eziologia e nella risposta terapeutica al tumore della mammella,<br />
dell’ovaio e dell’utero. Inoltre influiscono direttamente sulla crescita e sull’aggressività del cancro<br />
della mammella mentre gli agonisti ed antagonisti degli ER esercitano un ruolo nella promozione<br />
e nell’inibizione del cancro al seno e di altri tumori ER dipendenti. Da ciò deriva che quei composti chimici<br />
che sono in grado di alterare l’attività degli ER, possono contribuire all’eziologia, progressione o<br />
regressione della patologia.<br />
Allo stato attuale delle conoscenze non vi sono sufficienti evidenze per affermare che l’esposizione ad<br />
As attraverso il consumo quotidiano di acqua di rete contaminata possa determinare un incremento<br />
dell’incidenza di cancro della mammella o di altri tumori ER dipendenti.