DALLA COPERTINA Chi va piano, va sano e va lontano. Può ammirare paesaggi incantevoli, respirare aria pura e recuperare un rapporto con se stesso, con gli altri e con l’ambiente che lo circonda. In una società nevrotica prender<strong>si</strong> un po’ di tempo per sé, lontano da rumori, gas di scarico, ten<strong>si</strong>oni, cellulari e problemi è qualcosa di più di un piacere e di un dovere verso se stes<strong>si</strong>. È un potenziale bu<strong>si</strong>ness. Il contatto con la natura, nelle sue varie forme, è un de<strong>si</strong>derio nascosto nell’animo umano, la suggestione della neve tra le montagne, un regalo che sempre più consumatori sono disposti a far<strong>si</strong>. E allora tanto ben<strong>essere</strong> val bene un piccolo sacrificio economico che, rispetto a quello richiesto dalle altre discipline invernali, è decisamente contenuto. Sarà per questo che oggi, al di là delle difficoltà economiche dell’economia globale, <strong>il</strong> mercato dello sci di fondo in Italia non solo tiene, ma addirittura r<strong>il</strong>ancia. Una delle ragioni è spiegata da Ales<strong>si</strong>o Cremone<strong>si</strong>, titolare della Manifattura Valcismon, distributrice dei marchi Sportful e Castelli e fornitrice, attraverso Kappa, dell’abbigliamento tecnico della Nazionale italiana di sci di fondo. “Siamo in un buon periodo, in quanto molti fruitori stanno spostando le loro attenzioni dallo sci alpino allo sci di fondo.” Un fatto che induce a riflettere innanzi tutto sulle cause di questo cambiamento, a partire dalla maggiore <strong>si</strong>curezza che <strong>il</strong> consumatore sportivo va a ricercare. Il tema è caldo, soprattutto in questo periodo. La Federazione e le aziende stanno lavorando ed investendo molto per tutelare maggiormente i propri clienti, ma è indubbio che uno sport che porta a tenere velocità ridotte e in cui <strong>si</strong> cade praticamente da fermi, comporta un rischio decisamente inferiore a quello di altre discipline ‘meno <strong>si</strong>cure’ come lo sci da discesa, senza dovere per forza andare a con<strong>si</strong>derare gli sport estremi. Anche perché <strong>il</strong> target a cui <strong>si</strong> riferisce questo tipo di mercato, pur essendo cambiato negli ultimi anni, è ancora molto diverso da quello del free ride o dello snowboard. “Il prof<strong>il</strong>o del nostro consumatore tipo – spiega infatti Cremone<strong>si</strong> – è storicamente abbastanza attempato, diciamo dai 35 anni in su, anche se ora lo sci di fondo sta trovando <strong>il</strong> favore di molti giovani, che dalla vacanza estiva in montagna <strong>si</strong> avvicinano al fondo, e soprattutto sta avendo molto successo tra le donne.” Un nuovo soggetto di mercato che, per le sue caratteristiche, merita di <strong>essere</strong> analizzato con cura, magari con<strong>si</strong>derando trasversalmente quali sono le e<strong>si</strong>genze di questa fascia di clienti. A cominciare dall’estetica, che, a differenza del passato, ha oggi un ruolo importante anche nello sci di fondo. Ad esempio nell’abbigliamento le nanotecnologie e la ricera di materiali sempre più innovativi, più leggeri e traspiranti che garantiscono comfort e performance, attraverso un minore numero di cuciture, alla re<strong>si</strong>stenza all’aria e all’acqua, non riuscirebbero a raggiungere un livello di mas<strong>si</strong>ma efficacia se non fossero abbinate ad una particolare attenzione ai particolari estetici. “A livello cromatico – afferma infatti Cremone<strong>si</strong> – le cose sono cambiate. Se una volta andavano <strong>il</strong> rosso, <strong>il</strong> bianco, <strong>il</strong> nero e l’azzurro, adesso <strong>si</strong> tende a seguire la moda.” I nuovi colori sono quindi <strong>il</strong> viola o <strong>il</strong> verde acido, quando va. In ottemperanza ad una regola non scritta. “L’abbigliamento sportivo – rivela infatti Cremone<strong>si</strong> – segue di un anno la moda. Se quest’anno vanno i marroni, probab<strong>il</strong>mente l’anno pros<strong>si</strong>mo sarà questa la colorazione più proposta per l’abbigliamento in pista. Oggi c’è una forte attenzione a questo aspetto, perché <strong>il</strong> consumatore medio è attento a come va vestito e cerca un completino adatto all’attività sportiva, mentre una volta indossava quello che trovava.” Più attenzione a ciò che appare, ma anche alla so- >> Potenzialità e pos<strong>si</strong>b<strong>il</strong>ità di sv<strong>il</strong>uppo di un mercato sempre molto importante, durante la stagione invernale Opportunità 42
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