Inserto economia - Dicembre 2011 NEWS Abercrombie & Fitch supera <strong>il</strong> m<strong>il</strong>iardo di dollari Abercrombie & Fitch nel terzo trimestre 2011, chiuso al 29 ottobre, ha realizzato un fatturato di poco superiore al m<strong>il</strong>iardo di dollari (1,076) in crescita del 21% rispetto agli 885,8 m<strong>il</strong>ioni dello stesso periodo del 2010. Le vendite in America, comprese quelle direct-to-consumer, sono cresciute del 14% a 820,2 m<strong>il</strong>ioni di dollari, mentre quelle internazionali hanno raggiunto un incremento del 56% a 255,7 m<strong>il</strong>ioni. Il fatturato dei primi nove me<strong>si</strong> dell’anno ha raggiunto i 2,8 m<strong>il</strong>iardi di dollari in aumento del 22% rispetto ai 2,3 m<strong>il</strong>ioni dello scorso esercizio. Le vendite negli Stati Uniti, comprese quelle direct-to-consumer, sono cresciute del 13% a 2,1 m<strong>il</strong>ioni di dollari, mentre quelle internazionali hanno raggiunto un incremento del 64% a 683,3 m<strong>il</strong>ioni. Ba<strong>si</strong>cNet ut<strong>il</strong>i in calo Ut<strong>il</strong>e netto a 6,1 m<strong>il</strong>ioni di euro per Ba<strong>si</strong>cNet nei primi nove me<strong>si</strong> dell’anno, in calo rispetto ai 10,3 m<strong>il</strong>ioni realizzati nello stesso periodo del 2010. Lo ha comunicato la società torinese, titolare di numero<strong>si</strong> marchi d’abbigliamento sportivo, tra cui Kappa, Superga, K-Way e AnziBesson. Il fatturato consolidato <strong>si</strong> è attestato a 123,5 m<strong>il</strong>ioni, dai 127,4 m<strong>il</strong>ioni dei primi nove me<strong>si</strong> dell’anno scorso. La po<strong>si</strong>zione finanziaria netta è migliorata del 12% nel periodo di riferimento. Puma chiude un ottimo terzo trimestre Puma ha registrato profitti migliori delle attese, alla chiusura del terzo trimestre. Nel dettaglio, l’ut<strong>il</strong>e netto del gruppo tedesco di abbigliamento sportivo risulta attestato a 81,7 m<strong>il</strong>ioni di euro, mentre erano 76,8 i m<strong>il</strong>ioni previsti dagli analisti finanziari: le vendite sono salite del 10% a 841,6 m<strong>il</strong>ioni. Per l’intero anno in corso è atteso un fatturato superiore ai 3 m<strong>il</strong>iardi di euro con la crescita del profitto in ragione del 5%. L’eccezionale performance di Under Armour Il brand Usa Under Armour non subisce danno dagli aspetti negativi della cri<strong>si</strong>. La chiusura dei conti riferiti al terzo trimestre 2011 e la constatazione che durante i primi nove me<strong>si</strong> di quest’anno sono state registrate fatturazioni ammontanti a 1007 m<strong>il</strong>ioni di dollari, mentre avevano raggiunto quota 1004 m<strong>il</strong>ioni durante l’intero 2010. Nel periodo gennaio/settembre 2011 le entrate di Under Armour superano del 42% l’introito riferito allo stesso periodo precedente: ammontavano a 329 m<strong>il</strong>ioni di dollari, diventati ora 466. L’ut<strong>il</strong>e netto del periodo è attestato sui 46 m<strong>il</strong>ioni di dollari, pari a +35%. Suddividendo per categorie merceologiche i prodotti, risulta che le vendite di abbigliamento sono cresciute del 31% e che quelle delle calzature sono raddoppiate (incas<strong>si</strong> passati da 26 m<strong>il</strong>ioni di dollari a 52 m<strong>il</strong>ioni) e che per quanto riguarda gli accessori l’incremento è addirittura balzato al +211% (40 m<strong>il</strong>ioni di dollari invece di 13). Questi risultati determinano l’obbligo di rivedere le stime del fatturato annuale che, per quanto riguarda la chiusura del 31 dicembre pros<strong>si</strong>mo, <strong>si</strong> sarebbero dovute assestare attorno ai 1420 e i 1440 m<strong>il</strong>ioni di dollari. Under Armour corregge la previ<strong>si</strong>one portandola a valori compre<strong>si</strong> tra i 1460 e i 1470 m<strong>il</strong>ioni di dollari, pari a un incremento variab<strong>il</strong>e tra <strong>il</strong> 37 e <strong>il</strong> 38%. Nuovo manager Europa per Cordura Cordura, di proprietà di Invista (Lycra), ha nominato Iain Bradley bu<strong>si</strong>ness manager Europa. Il profes<strong>si</strong>onista sarà responsab<strong>il</strong>e dei settori “Performances” e “Protective Fabrics”. Bradley in passato ha occupato i posti di responsab<strong>il</strong>e commerciale Europa dei geotess<strong>il</strong>i Sp<strong>il</strong>o, di segretario generale della società Sans Fibres, e di direttore delle vendite, del marketing e del servizio clienti di Unifi International Service. Nelle sue nuove funzioni, Iain Bradley dovrà partecipare allo sv<strong>il</strong>uppo delle vendite di Cordura nella regione EMEA. Inoltre, dovrà creare una politica di comunicazione volta ad accrescere la notorietà del marchio sul Vecchio <strong>Con</strong>tinente. Cordura è un marchio registrato di Invista, gigante mondiale dei polimeri e delle fibre, che opera principalmente con la label Lycra. Nella scorsa primavera, Cordura ha presentato la nuova evoluzione della sua offerta denim. Arricchita di nuovi rivestimenti e finiture, quest’ultima ha usufruito anche delle proprietà elastiche della fibra Lycra T400. Il gruppo adidas <strong>si</strong> ristruttura in Europa Occidentale Per rendere più omogenea la sua struttura, in funzione delle diverse lingue e culture europee, e per aumentare le <strong>si</strong>nergie tra i suoi vari mercati, <strong>il</strong> gruppo adidas rivede la sua organizzazione in Europa Occidentale. Una ristrutturazione che s’iscrive nel roadbook con traguardo 2015 del gruppo tedesco, che prevede l’obiettivo di raggiungere in quell’annata i 17 m<strong>il</strong>iardi di euro di giro d’affari. Così, nel corso del quarto trimestre del proprio esercizio 2011, l’Europa Occidentale (Western Europe), precedentemente divisa in otto mercati, ora sarà suddivisa in cinque zone, denominate: “Centrale”, “Nord”, “Sud”, “Iberica” e “Francia”, con l’Esagono che vede la sua struttura immutata e sempre diretta da André Maestrini. La zona “Centrale” riunirà la Germania, la Svizzera e l’Austria, alle quali <strong>si</strong> aggiungeranno la Slovacchia, la Polonia, la Cechia, l’Ungheria e gli Stati baltici. Una zona guidata da Günter Weigl, direttore generale della zona “Centrale”, supportato da Peter Vir<strong>si</strong>k, direttore generale dell’Est (Managing Director East). La zona “Nord”, composta dal Regno Unito, dal Benelux, e dall’Irlanda, accoglierà i Pae<strong>si</strong> nordici Svezia, Finlandia, Danimarca e Norvegia, e sarà diretta da Henrik Bunge (Managing Director Nordics), mentre G<strong>il</strong> Steyaert sarà <strong>il</strong> direttore generale dell’in<strong>si</strong>eme della zona. La “Sud”, formata dall’Italia e dai Pae<strong>si</strong> del Sud-Est dell’Europa, la Grecia i Balcani e Cipro, sarà gestita da Jean-Michel Granier, direttore generale di tutta la zona “Sud” e dal direttore generale della zona Europa del Sud-Est Andreas Gellner. Infine, come per la Francia, la zona “Iberica”, che riunisce la Spagna e <strong>il</strong> Portogallo, vede immutata la sua struttura e sarà sempre diretta da Nigel Griffiths. Fonti: Fashion Magazine, <strong>il</strong> Sole24 ore, Assosport, <strong>Con</strong>i, Ansa, AdnKronos, Prima Comunicazione, www.sportbizreport.it, www.sporteconomy.it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com 58
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