Barclays Wealth Monaco - Associazione degli Imprenditori Italiani ...

M.I. : Per limitare gli effetti dannosi
delle emissioni d’anidride carbonica,
sempre più spesso s’impiegano
sistemi di compensazioni volontarie
ed obbligatorie. Di qui la nascita
della “Borsa dei Fumi” detta anche
“Emission Trading”: di che cosa si
tratta esattamente e quanti sistemi
esistono attualmente?
A. Re Rebaudengo : Ad oggi vi sono
diversi sistemi regolamentati dall’Ente
per il cambiamento climatico delle
Nazioni Unite. Scopo di questi sistemi
(o “meccanismi flessibili”) è quello di
permettere ai paesi industrializzati, affinché
raggiungano gli obiettivi fissati
dal protocollo di Kyoto, l’implementazione
di progetti di riduzione d’emissioni
in qualunque parte del mondo,
quindi anche nei paesi con economie
definite in via di sviluppo o in fase di
transizione ( quasi tutti i paesi dell’ex
URSS). Obiettivi di questi progetti
sono: la riduzione delle emissioni, il
trasferimento di tecnologie pulite e la
creazione di uno sviluppo sostenibile.
Questi progetti si traducono in impianti,
di diverse tipologie, che hanno
la finalità di ridurre la CO 2
(o altri gas
ad effetto serra). Per ogni tonnellata di
CO 2
evitata è riconosciuto (attraverso
un’articolata procedura di verifica) un
“credito” che potrà poi essere venduto
a chi ha l’obbligo di annullare la CO 2
prodotta in eccesso rispetto a quella
stabilita dal Piano di Allocazione Nazionale.
Il valore del certificato dipenderà
dall’incontro tra domanda ed offerta.
Oltre a questo mercato di scambio
di “crediti”, ormai avviato da due
anni, sta cominciando a svilupparsi
anche il mercato volontario. In pratica:
aziende, enti e individui, pur non
avendo (per il momento) vincoli di
riduzione di CO 2
, possono compensare
le emissioni inevitabili, con CO 2
volontariamente evitata (vedi www.
asjacleanplanet.biz).
M.I. : Quali sono attualmente le
tecniche impiegate per produrre
energie alternative e quali sono i
risultati ottenuti ? Ci può citare degli
esempi concreti?
A. Re Rebaudengo : L’ energia verde
(prodotta senza l’emissione di CO 2
)
è generata da impianti che sfruttano
il vento (eolici), i raggi del sole (fotovoltaici),
l’acqua (idroelettrici), le
biomasse e il biogas. Quest’ultimo è
prodotto naturalmente dalla parte
organica dei rifiuti, ed è costituito per
circa la metà da metano. Esso, se captato
(dal corpo della discarica), e opportunamente
purificato, è in grado di
alimentare dei motori che, a loro volta,
mettono in moto degli alternatori, i
quali producono energia elettrica. Il
vantaggio ambientale derivante da
questo processo è duplice : da un lato
si produce energia pulita, dall’altro si
evita la dispersione in atmosfera del
biogas, e quindi del metano, che è uno
dei principali gas serra (21 volte più inquinante
della CO 2
). ASJA è attiva in
vari settori e leader nella produzione
d’energia da biogas.
M.I. : Brevemente, in base alla
sua esperienza come presidente e
amministratore delegato di uno dei
principali gruppi italiani impegnati
nella produzione d’energia da fonti
rinnovabili, quale potrebbero essere
le nuove frontiere della ricerca e le
possibili applicazioni pratiche per
accelerare, se possibile, il processo di
guarigione del pianeta?
A. Re Rebaudengo : Stiamo assistendo
ad una rapida crescita economica
in alcuni paesi in via di sviluppo, con
conseguente aumento della domanda
energetica. Occorre quindi incentivare
la ricerca al fine di realizzare un sistema
produttivo -e di vita- a bassa emissione
di CO 2
. Dovrebbe essere attuata
anche la carbon sequestration, ossia la
cattura ed il confinamento della CO 2
prodotta dalle centrali termoelettriche,
nel sottosuolo. Un altro fondamentale
elemento di sviluppo è rappresentato,
poi, dall’idrogeno. Questo gas potrebbe
diventare la nuova frontiera di
un sistema energetico maggiormente
sostenibile, che sia in grado di soddisfare
la crescente domanda energetica
senza causare danni collaterali all’ambiente.
La trasformazione dell’idrogeno
in energia, infatti, non produce
emissioni nocive ma solo acqua pura.
Esso può essere utilizzato in diverse applicazioni
: nella produzione d’energia
elettrica, nella generazione di calore e
nei trasporti.
l principale problema (ma non l’unico),
relativo al suo utilizzo su ampia scala,
è che per produrlo occorrono fonti fossili
(carbone, petrolio). Alcune imprese
- ASJA, in partnership con alcune importanti
università, è tra queste- stanno
cercando una via per produrlo chimicamente,
come avviene nelle foglie, utilizzando
i raggi del sole.
la production
d’énergie verte
Un choix éthique pour
réduire les émissions de
gaz à effet de serre
Dîner-débat de l’AIIM, conférencier
M. Agostino Re Rebaudengo, président
et administrateur délégué de ASJA, un
des principaux groupes italiens spécialisés
dans la production d’énergies renouvelables,
et présent au niveau international
depuis 1995.
Monaco Imprese : Chaque jour, nous
apprenons combien les changements
climatiques sont en train de modifier
notre planète. C’est probablement
pour cette raison que la sensibilisation
aux problèmes de l’environnement,
de la part des personnes et des
gouvernements des pays industrialisés,
augmente de jour en jour. On parle donc
de choix éthique lorsque l’on présente la
production d’énergie verte comme une
solution possible.
M. Agostino Re Rebaudengo : Nous
pouvions parler de “choix éthique” il
y a douze ans, lorsque ASJA est née
avec le but de faire quelque chose de
concret pour la sauvegarde de l’environnement
et contribuer aux développements
des énergies renouvelables,
mais aujourd’hui le développement durable
est surtout un choix obligé, le seul
choix possible pour limiter les désastres
naturels qui sont en train de se vérifier
à cause du comportement de l’homme.
M.I. : Selon vous, le recours aux
énergies alternatives peut-il
être suffisant pour empêcher la
dégradation environnementale ?
N’y-a-t’il pas d’autres choix
possibles ?
M. Re Rebaudengo : ASJA, à
partir de 1995, en produisant exclusivement
de l’énergie venant
de sources renouvelables, a évité
l’émission dans l’atmosphère de
plus de 6.000.000 tonnes de CO 2
.
Les sources alternatives peuvent
fournir beaucoup plus d’énergie
que l’on pense, mais d’autres activités
doivent avancer parallèlement;
tout d’abord l’économie
d’énergie, par exemple, en améliorant
la construction des immeubles,
l’efficacité des transports collectifs et
en investissant d’avantage dans la recherche.
Nous aussi, à travers quelques
petits gestes quotidiens, pouvons
éviter les gaspillages et améliorer ainsi
la santé de la planète. Pour l’instant,
les énergies alternatives couvrent une
petite partie des besoins énergétiques
mondiaux, soit le 13% environ, mais
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Monaco Imprese n° 3