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Barclays Wealth Monaco - Associazione degli Imprenditori Italiani ...

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Il lavoro italiano nel<br />

Principato di <strong>Monaco</strong><br />

il caso dei frontalieri<br />

- In tema d’assunzioni, il diritto di<br />

priorità dei residenti nelle città limitrofe<br />

francesi sui frontalieri residenti in<br />

Italia iscritti nelle liste di collocamento<br />

(in caso di licenziamento per motivi<br />

economici, la situazione s’inverte).<br />

Per cercare soluzioni condivise da<br />

tutti, la FAI (un’associazione di frontalieri)<br />

attraverso il suo Segretario,<br />

Gianluca de Lucia, ha promosso una<br />

serie di Forum - ai quali hanno partecipato<br />

sia l’AIIM sia l’Ambasciata<br />

d’Italia in <strong>Monaco</strong> - per incentivare il<br />

dialogo tra le parti.<br />

Sono circa 3500 gli italiani della provincia<br />

d’Imperia, i cosiddetti “frontalieri”,<br />

che ogni giorno si recano a lavorare nel<br />

Principato di <strong>Monaco</strong>. La differenza<br />

sostanziale tra emigrati e fontalieri consiste<br />

nel rientro quotidiano in Italia da<br />

parte di questi ultimi. Questa particolare<br />

caratteristica ha generato una serie<br />

di problemi in via di risoluzione.<br />

Alcune questioni derivano dalla convenzione<br />

generale di sicurezza sociale<br />

italo-monegasca del 1982 - in corso<br />

di revisione - che produce alcune differenze<br />

di trattamento tra frontalieri<br />

a seconda che risiedano in Italia o in<br />

Francia; le altre questioni sono invece<br />

di natura squisitamente fiscale e costituiscono<br />

un problema tutto italiano.<br />

Come molti sanno, la legge finanziaria<br />

del 2002 ha attuato la “mini riforma”,<br />

elaborata dal primo Governo Prodi,<br />

che assoggetta il reddito dei frontalieri<br />

al pagamento delle imposte in Italia,<br />

fatti ovviamente salvi gli eventuali accordi<br />

bilaterali contro le doppie imposizioni.<br />

A fronte di questa tassazione,<br />

lo Stato italiano concede ogni anno,<br />

con la Finanziaria, un bonus fiscale<br />

di 8000 € ai soli lavoratori frontalieri<br />

(quindi pensionati esclusi) da dedurre<br />

dall’imponibile, e ciò per compensare<br />

alcune situazioni quali, ad esempio:<br />

- L’assistenza sanitaria nel Principato<br />

di <strong>Monaco</strong> in caso d’emergenza, d’infortunio<br />

sul posto di lavoro o dietro autorizzazione<br />

ad hoc, ma non per malattia,<br />

per la quale i frontalieri fruiscono<br />

del sistema sanitario italiano (occorre<br />

rilevare che il Principato riversa ogni<br />

anno allo Stato italiano una parte<br />

cospicua dei contributi da lavoro frontaliero<br />

incassati) ;<br />

- La concessione d’assegni familiari<br />

d’importo inferiore a quelli assegnati ai<br />

frontalieri residenti in Francia (trattasi<br />

di una questione delicata perché se<br />

è vero che l’ammontare dell’assegno è<br />

allineato al costo della vita nel posto<br />

in cui vive il lavoratore, è altrettanto<br />

vero che l’assegno versato al frontaliero<br />

residente in Francia tiene conto <strong>degli</strong><br />

accordi franco-monegaschi, i quali<br />

“assimilano” le città francesi limitrofe<br />

al territorio del Principato) ;<br />

Alcuni tavoli negoziali sono attualmente<br />

aperti. Si registra una particolare<br />

attenzione da parte del Principato di<br />

<strong>Monaco</strong> a cercare soluzioni legislative,<br />

in parte caldeggiate dal Consiglio d’Europa,<br />

in materia di diritto del lavoro e<br />

trasferimenti alle famiglie. Si è comunque<br />

prossimi, grazie anche all’impegno<br />

dell’Ambasciatore d’Italia nel Principato<br />

di <strong>Monaco</strong>, Mario Polverini, alla<br />

revisione della convenzione bilaterale<br />

di sicurezza sociale vigente.<br />

In materia fiscale, le trattative in corso<br />

convergono verso la ricerca di un provvedimento<br />

legislativo “bipartisan” di<br />

modifica al “Testo Unico delle Imposte<br />

sul Reddito”, appoggiato dai Senatori<br />

Giorgio Benvenuto (centrosinistra)<br />

Presidente della Commissione Finanze<br />

e Tesoro del Senato, e Giorgio Bornacin<br />

(centrodestra) del Collegio di Imperia”,<br />

per acquisire definitivamente il<br />

diritto alla franchigia di 8000 € (finora<br />

concessa di volta in volta con legge finanziaria<br />

annuale) ed estenderlo ai<br />

pensionati.<br />

Gianluca de Lucia<br />

48<br />

<strong>Monaco</strong> Imprese n° 3

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