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Conoscere AMREF Flying Doctors
Una ONG Monegasca
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AMREF (African Medical and Research
Foundation) è un’organizzazione
sanitaria privata, senza fini di
lucro, presente in Africa orientale. Il
suo obiettivo è quello di contribuire
all’educazione e allo sviluppo sanitario
delle comunità africane. Impiega
attualmente oltre 700 persone, per il
97% africani e gestisce 140 progetti di
sviluppo sanitario in 22 paesi.
AMREF viene fondata 50 anni fa unitamente
al suo braccio operativo, il servizio
dei Flying Doctors che porta regolare
assistenza specialistica e chirurgica
agli ospedali delle zone isolate. E’
la prima organizzazione sanitaria privata
d’identità africana, nata in Africa
e con base in Africa.
Nel 1999, AMREF vince l’Hilton
Foundation Humanitarian Prize, prestigioso
riconoscimento mondiale.
Molte altre sedi nel mondo sono state
fondate e, tra queste, AMREF Monaco,
creata nel 2001 e il cui attuale Presidente
è l’Architetto Riccardo Arvati che,
dal 2005, ha messo a disposizione i suoi
uffici in Boulevard de Suisse come sede
dell’organizzazione monegasca.
AMREF Monaco sostiene principalmente
dei progetti legati al rifacimento
dei pozzi, all’educazione dei bambini
e questo grazie ai contributi di privati,
fondazioni e istituzioni governative.
Quest’anno, in occasione del 50° Anniversario,
AMREF Monaco partirà
con un’operazione di fundraising, che
servirà a raccogliere fondi per il Busia
Child Survival Project il cui intervento
si focalizza principalmente sulla cura
del neonato, sulla lotta contro la malaria
e contro l’HIV, attraverso il miglioramento
della qualità dei servizi
sanitari.
Il lavoro di quest’organizzazione
mondiale è stato premiato attraverso
l’attribuzione di prestigiosi riconoscimenti
quali il Bill Gates Global Health
Award nel 2005 e il Queen Elizabeth II
Gold Medal for Public Health al Presidente
dell’AMREF, Sig.ra Miriam
Were, nel 2007.
Per aderire ad AMREF Monaco è sufficiente
contattare la sede in 20, boulevard de Suisse -
98000 Monaco
Tel. (377) 93 50 14 14 - Fax 93 30 31 30
Monaco Imprese n° 3
Quattro domande
a Riccardo Arvati,
Presidente di
AMREF Monaco
Incontriamo l’architetto Riccardo Arvati,
Presidente di AMREF Monaco,
nonché consigliere d’amministrazione
dell’AIIM, nella sede dell’Associazione
monegasca che si adopera per lo sviluppo
sanitario e culturale del continente
africano e, in particolare, del Kenia.
Riccardo Arvati
Monaco Imprese : Cosa l’ha spinta ad
accettare la Presidenza di AMREF
Monaco?
Il mio percorso nell’umanitario
nasce da un’esperienza personale, dal
contatto prolungato e particolarmente
sofferto con la malattia che, purtroppo,
ha coinvolto una persona a me molto
cara. Ho avuto modo di conoscere da
vicino il dramma della sofferenza e
questo periodo è stato per me determinante.
A ciò si è aggiunto il desiderio,
fino allora mai realizzato, di contribuire
fattivamente al miglioramento della
vita del prossimo. Durante un mio viaggio
di lavoro a Malindi, ho cono-sciuto
una persona che mi ha proposto di fare
del volontariato come architetto e di
divenire poi ambasciatore della nascita
di AMREF Monaco nel 2001. La
proposta di assumere la Presidenza di
AMREF Monaco è arrivata invece nel
2005. Nonostante i dubbi che riguardavano
principalmente la difficoltà di
conciliare tale ruolo con una professione
particolarmente impegnativa quale
quella che svolgo, ho sentito che era arrivato
il momento di investirmi concretamente
e in prima persona.
M.I. : Ci può fornire un esempio della
realtà sulla quale AMREF interviene?
La realtà è principalmente quella delle
comunità del Kenia dove migliaia di
persone percorrono dai 5 ai 7 km al
giorno a piedi per andare a prendere
l’acqua. E’ quella di un Paese in cui
la malaria è ancora uno dei principali
fattori di morte dei bambini al di sotto
dei 5 anni, e dove malati terminali di
AIDS combattono la loro battaglia
per la vita, in ospedali che si trovano
solo a pochi chilometri di distanza dai
principali centri turistici della costa.
L’obiettivo di AMREF è quello di arginare
tali fenomeni, intervenendo principalmente
su due fronti: quello dello
sviluppo sanitario e quello dell’educazione.
AMREF Monaco, grazie al sostegno
del Governo Monegasco che nel
2006 ha stanziato 30.000 € e al quale
siamo molto grati, ha contribuito al rifacimento
di due pozzi nel distretto di
Kajiado, salvando così 2500 persone e
10.000 capi di bestiame.
M.I. : Come si colloca in tali progetti
il suo ruolo di Presidente dell’AMREF
Monaco?
Anzitutto collaboro alla ricerca dei
fondi per il finanziamento dei progetti
AMREF. Una volta ottenute le risorse
necessarie, mi adopero affinché vengano
utilizzate per la realizzazione del
progetto e, soprattutto, mi assicuro che
portino al conseguimento degli obiettivi
prefissati. Nel caso del distretto di
Kajiado, ad esempio, mi sono personalmente
recato sul luogo dove ho potuto
constatare che il finanziamento del Governo
aveva portato ai risultati sperati e
fornire successivamente un rendiconto
di tale progetto.
M.I. : Quali sono le prospettive per
AMREF Monaco ?
AMREF Monaco è ancora una giovane
realtà nell’ambito dell’associazionismo.
Gli obiettivi di crescita sono quindi ambiziosi
e verranno per lo più perseguiti
tramite una solida sinergia con altre
sedi di AMREF, come stabilito anche
in occasione del Forum Internazionale.
Ovviamente, intendiamo potenziare le
attività di fundraising e gli eventi sul
territorio finalizzati ad aumentare la
conoscenza di tale associazione e a stimolare
il coinvolgimento della comunità
locale e non solo.