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Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

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IL VALORE DEL PASSATO<br />

Ricerca ar<strong>ch</strong>eologica e<br />

territorio a Morra<br />

di Enrico Indelli<br />

Il sisma del 23 novembre 1980 ha cancellato<br />

gran parte del patrimonio culturale e storicoar<strong>ch</strong>itettonico<br />

di Morra. E’ andato distrutto il<br />

centro antico, danneggiati in modo gravissimo il<br />

Castello e le Chiese. Sono andati perduti preziosi<br />

documenti, custoditi nelle case delle anti<strong>ch</strong>e<br />

famiglie, <strong>ch</strong>e tanto utili sarebbero stati per la<br />

storiografia locale. Sono ulteriormente scomparse<br />

testimonianze della civiltà contadina, già svuotata<br />

dalla secolare emigrazione e dall’acquisizione di<br />

nuovi modelli di vita.<br />

RICERCA ARCHEOLOGICA<br />

Fino a qual<strong>ch</strong>e tempo fa, le uni<strong>ch</strong>e<br />

testimonianze stori<strong>ch</strong>e, offerte dal territorio di<br />

Morra De Sanctis, si limitavano quindi al centro di<br />

origine medioevale ed all’insediamento sparso di<br />

anti<strong>ch</strong>e masserie nelle contrade rurali.<br />

Grazie però all’impegno di non po<strong>ch</strong>i<br />

appassionati, si è iniziata una ricerca storica <strong>ch</strong>e<br />

sta riappropriando del proprio patrimonio<br />

culturale la popolazione morrese e <strong>ch</strong>e ci sta<br />

rivelando <strong>ch</strong>e le nostre origini affondano le proprie<br />

radici in un passato assai remoto, ancor prima della<br />

venuta di Cristo. Di questo impegno porto la mia<br />

esperienza personale e di altri giovani entusiasti con<br />

cui, da sei anni quasi, percorrendo in lungo e in<br />

largo la campagna di Morra, stiamo localizzando,<br />

grazie all’aiuto insostituibile dei contadini, zone di<br />

interesse ar<strong>ch</strong>eologico; raccogliamo i reperti<br />

affioranti soprattutto durante i lavori agricoli<br />

(vasellame, fibule, armi, pendagli, bracciali),<br />

cataloghiamo il materiale rinvenuto. Dal settembre<br />

del 1978 siamo entrati in contatto con il<br />

Soprintendente all’Ar<strong>ch</strong>eologia prof. Werner<br />

Yohannowsky, <strong>ch</strong>e da allora ha seguito con<br />

attenzione la ricerca nell’area morrese, presentatasi<br />

di notevole interesse dal periodo protostorico all’età<br />

romana, fino al periodo medioevale (1).<br />

(1) Del periodo medioevale abbiamo interessanti<br />

rilevamenti a Castiglione e a Papaloia. Nel Bosco di<br />

Castiglione, su un poggio separato, per un versante dal<br />

torrente Isca e per l’altro dal Fosso della Guardiola si<br />

rinvengono, nascoste dalla vegetazione e dalla<br />

sedimentazione secolare del terreno, le mura perimetrali di<br />

un fortilizio medioevale. Ci doveva an<strong>ch</strong>e essere un abitato<br />

poco distante. A riguardo è interessante consultare il lavoro<br />

di Celestino Grassi su « Civiltà Altirpina », anno IV, luglioagosto<br />

1978, fase. 4. Il prof. Paolo Peduto, medioevalista<br />

dell’Università di Salerno, in un sopraluogo del settembre<br />

1979, rilevò il notevole interesse storico-ar<strong>ch</strong>eologico della<br />

Torre di Castiglione. Nella zona di Papaloia, ai confini dei<br />

tenimenti di Morra con Guardia dei Lombardi, affiorano dal<br />

terreno numerosissimi reperti di età medioevale; sono<br />

inoltre evidenti imponenti mura di un’antica costruzione.

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