03.11.2014 Views

Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

COSTUME E VITA CIVILE<br />

Ricordi e riflessioni<br />

di un contadino<br />

di Rocco Grippo<br />

Morra De Sanctis, Irpino in tempi non remoti, è<br />

esposta a Mezzogiorno e solcata dal torrente Isca,<br />

detto Is<strong>ch</strong>ia, <strong>ch</strong>e attraversa una ampia valle prima di<br />

congiungersi con il fiume Ofanto, anticamente detto<br />

Aufidus, <strong>ch</strong>e da Ovest ad Est trasversalmente la<br />

bagna. Terreno molto ferace, an<strong>ch</strong>e se suddiviso in<br />

numerose zone.<br />

La natura del terreno è varia, argillosa e meno<br />

argillosa; i suoi abitanti sono laboriosi e tenaci; si<br />

confondono con le anti<strong>ch</strong>e origini, da Hirpus<br />

(irpino).<br />

Come ogni popolo, an<strong>ch</strong>e quello morrese ha<br />

avuto le sue credenze, le sue abitudini e le sue<br />

usanze.<br />

Nelle varie stagioni dell’anno ai padroni di<br />

allora bisognava portare regali.<br />

Per il Natale al padrone si portava il gallo, il<br />

galluccio oppure il cappone, un gallo castrato, di<br />

carne più prelibata. Per la Pasqua si portavano le<br />

uova, l’agnello o il capretto. Alcuni davano in<br />

cambio qual<strong>ch</strong>e pacco di mac<strong>ch</strong>eroni, un pezzo di<br />

baccalà, una bottiglia di olio o qual<strong>ch</strong>e fetta di<br />

lardo. An<strong>ch</strong>e tra compari si usava scambiare regali<br />

e mentre un contadino regalava una pezzolla di<br />

formaggio, l’artigiano ricambiava donando una fiasca<br />

per il vino (fiasca era un recipiente cilindrico, fatto<br />

con sottili doghe di legno, <strong>ch</strong>iuso alle due estremità,<br />

con al centro un buco in cui poi si metteva un pezzo<br />

di canna, detto cannillo, attraverso il quale si beveva<br />

direttamente il vino).<br />

Quando si ammazzava il maiale si invitavano<br />

parenti e compari facendo gran festa. Dapprima il<br />

maiale veniva sistemato su un grosso scanno rialzato,<br />

dopo <strong>ch</strong>e gli invitati si erano dati gran da fare per<br />

tenerlo ben fermo.<br />

C’era an<strong>ch</strong>e la ricerca affannosa del volontario<br />

<strong>ch</strong>e si prestasse a tener ben ferma la coda. Avuta la<br />

coltellata fatale il maiale veniva adagiato nella<br />

fazzatora (madia) dove le donne versavano acqua<br />

bollente per la necessaria pulizia; e il sangue ricavato,<br />

dopo essere stato cotto, veniva servito con peperoni<br />

forti e pizza di farina di granone rosso, la migliazza,<br />

cotta in spessi piatti di terracotta, usati<br />

esclusivamente allo scopo, i cosiddetti <strong>ch</strong>in<strong>ch</strong>i.<br />

An<strong>ch</strong>e al De Sanctis piaceva la migliazza e così<br />

scriveva ne’ La Giovinezza « <strong>Tra</strong> i miei piccoli amici<br />

v’era Mi<strong>ch</strong>ele Lombardi, a cui volevo un gran bene,<br />

ed era un nostro vicino, figlio di un contadino.<br />

Andavo spesso a trovarlo, e sua mamma Ra<strong>ch</strong>ele mi<br />

faceva trovare la migliazza. Quei cibi grossolani e<br />

quelle maniere alla buona mi piacevano assai,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!