Si aprirà ancora questo balcone su Morra?
Il sisma del 23 novembre 1980 ha posto a tutta la comunità di Morra seri interrogativi circa il futuro del paese. Siamo consapevoli della enormità dei problemi <strong>ch</strong>e ci stanno a fronte, ed abbiamo tentato di porre sul tappeto, attraverso un franco e aperto dibattito, alcuni di essi. Non tutte le temati<strong>ch</strong>e riguardanti il terremoto e il post-terremoto sono state affrontate o esaurite in pieno; il nostro intento è stato ed è quello di stimolare la discussione — facendo tesoro an<strong>ch</strong>e di esperienze passate — sensibilizzando così l’opinione pubblica e invogliando le forze politi<strong>ch</strong>e e le forze sociali operanti a Morra a continuare e ad approfondire il dibattito. I problemi, numerosi ed impellenti, sono dinanzi agli oc<strong>ch</strong>i di tutti e vanno risolti con responsabilità e decisione; un nuovo stile di vita ed un nuovo modo di operare dovranno essere il fulcro di ogni azione futura nell’interesse della collettività. Quel <strong>ch</strong>e dicono i Sindaci Abbiamo ritenuto opportuno, per meglio mettere a fuoco i problemi connessi col dopo- terremoto, organizzare una tavola rotonda. Il Dott. Francesco De Rogatis ha intervistato, nel novembre 1981, il Sindaco Rocco Pagnotta e gli ex Sindaci Alfredo De Luca e Gerardo Di Santo. In verità, più <strong>ch</strong>e di un’intervista, si è trattato di un cordiale colloquio a quattro, in cui ognuno ha esposto la propria idea, talvolta an<strong>ch</strong>e in polemica con l’altro. De Rogatis — Dal 1946 ad oggi la lotta politica è a volte degenerata, specie in occasione delle consultazioni elettorali amministrative. Però non sono mancati periodi talora an<strong>ch</strong>e lunghi di concordia. Oggi, a distanza di un anno circa dal terremoto, <strong>ch</strong>e avrebbe dovuto creare un clima migliore, una maggiore unione nella disgrazia, fra i cittadini di Morra, si assiste ad episodi di intolleranza e al disgregamento quasi del tessuto sociale. Quali sono, secondo voi i motivi <strong>ch</strong>e stanno alla base di questa discordia? Quali i rimedi? De Luca — Evidentemente adesso ci sono degli interessi <strong>ch</strong>e prima non cerano. Nella tua amministrazione, caro Rocco, ce qualcuno, credo, <strong>ch</strong>e fa da peso all’ansia, al desiderio di pacificare gli animi, pacificazione di animi <strong>ch</strong>e è sempre utile in qualsiasi evenienza, ma <strong>ch</strong>e in questa particolare situazione di emergenza secondo me è necessaria, doverosa, anzi obbligatoria. Non possiamo prescindere dall’unità di intenti se vogliamo veramente far rinascere e progredire il paese. Bisogna innanzitutto rinunciare a certi partiti presi, a certe idee preconcette, a certe ostilità <strong>ch</strong>e poi non hanno fondamenta, ostilità <strong>ch</strong>e molte volte hanno radici solamente nelle lotte politi<strong>ch</strong>e <strong>ch</strong>e ci sono state. Ma ormai le lotte politi<strong>ch</strong>e sono passate, vi deve essere un <strong>ch</strong>iarimento per portare a una pacificazione completa, senza riserve mentali. Io proporrei <strong>ch</strong>e vi siano dei contatti, delle