Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch
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..e un cittadino..<br />
Al Prof. Rocco Di Pietro, <strong>ch</strong>e insegna nella locale<br />
scuola media, sono state poste dal Dott. Francesco<br />
De Rogatis alcune domande sui problemi del postterremoto,<br />
riguardanti il futuro di Morra. Alcune<br />
idee, alcuni punti di vista, dice il Prof. Di Pietro,<br />
pur nella loro soggettività, potrebbero rispec<strong>ch</strong>iare<br />
l’opinione di molti, an<strong>ch</strong>e se i temi trattati possono<br />
essere oggetto di discussione e di confronto (1).<br />
D. — E’ stato ultimamente approvato dal<br />
Consiglio Comunale il « piano di recupero ». Si sente<br />
però parlare in questi giorni di spostamento del<br />
paese a valle, in contrada S. Lucia-Selvapiana e<br />
pare <strong>ch</strong>e si stiano raccogliendo<br />
o si siano già raccolte firme tra i cittadini morresi.<br />
Cosa ne pensi del problema?<br />
R. — A proposito del piano di recupero penso<br />
<strong>ch</strong>e bisogna utilizzare tutte le aree edificabili nel<br />
centro storico o nelle zone immediatamente<br />
adiacenti per la costruzione di nuove case, an<strong>ch</strong>e<br />
per<strong>ch</strong>é sembra <strong>ch</strong>e all’ interno del territorio urbano<br />
ed extraurbano non vi siano zone geologicamente<br />
con minore ris<strong>ch</strong>io sismico.<br />
L’insediamento a valle e precisamente in<br />
contrada S. Lucia-Selvapiana di 70-80 unità<br />
abitative, non risolverebbe il problema, anzi lo<br />
aggraverebbe, per<strong>ch</strong>é servirebbe a smembrare il<br />
centro storico con il risultato di formare due<br />
modesti borghi costituiti da un esiguo numero di<br />
famiglie.<br />
A valle, infatti, si opererebbe l'isolamento e la<br />
ghettizzazione di quelle persone <strong>ch</strong>e dovrebbero<br />
avere gli stessi diritti degli altri cittadini, per<strong>ch</strong>é, e<br />
non è difficile capirlo, nessuno potrebbe assicurare<br />
loro tutti i servizi necessari: Scuole materne,<br />
elementari e medie - Medico - Farmacia - Poste -<br />
Comune - Bar - Negozi alimentari, di abbigliamento,<br />
mercerie –Sale e tabac<strong>ch</strong>i - Caserma dei Carabinieri<br />
- Parruc<strong>ch</strong>iere - Panifìcio - Telefoni privati ecc.<br />
Pertanto, al disastro del sisma del 23 novembre 1980<br />
se ne aggiungerebbe un altro di proporzioni<br />
maggiori, in quanto le difficoltà di collegamento tra i<br />
due borghi sarebbero enormi, specialmente per gli<br />
anziani e per coloro <strong>ch</strong>e sono sprovvisti di mezzo<br />
proprio di trasporto. Perciò il senso della logica vuole<br />
<strong>ch</strong>e il paese resti aggregato nell’articolazione<br />
urbanistica prevista dai tecnici.<br />
L’iniziativa, quindi, relativa allo spostamento del<br />
paese a valle è viziata da scarsa riflessione ed<br />
obiettività da parte di <strong>ch</strong>i vorrebbe anteporre al bene<br />
della comunità i propri interessi.<br />
D. — Si parla di insediamenti industriali a valle,<br />
verso l’Ofantina, di posti di lavoro, addirittura di<br />
rientro dei nostri emigrati, o di gran parte di essi,<br />
<strong>ch</strong>e troverebbero possibilità occupazionali in loco.<br />
Credi tu possibile <strong>ch</strong>e le nostre zone, <strong>ch</strong>e<br />
soffrono di una agricoltura ammalata, direi ancora<br />
arretrata rispetto ai tempi, possano trasformarsi in<br />
insediamenti industriali tali da cambiare la<br />
fisionomia socio-economica dell’alta Irpinia e di<br />
Morra in particolare?<br />
R. — E’ semplicistica e demagogica l'affermazione<br />
di <strong>ch</strong>i ritiene <strong>ch</strong>e gli insediamenti industriali «<br />
previsti » nei pressi dello scalo ferroviario di Morra e<br />
nelle zone limitrofe porterebbero non solo a risolvere<br />
il problema della occupazione locale, ma addirittura<br />
permetterebbero agli emigrati di tornare nel paese di<br />
origine, per<strong>ch</strong>é vi saranno favorevoli possibilità<br />
occupazionali per un elevato numero di cittadini<br />
costretti a restare all'estero per motivi di lavoro.<br />
Purtroppo, non per essere scettici, la realtà<br />
nazionale, con la crisi delle industrie e delle<br />
fabbri<strong>ch</strong>e, con i licenziamenti e la cassa integrazione,<br />
ci dimostra il contrario.<br />
(1) Colloquio avuto nel novembre 1981.