Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

Ma nel 211 a. C. Capua s’arrende e i Romani
riconquistano l'influenza militare ed economica su
tutta la regione.
Le guerre annibaliche, condotte con efferata
violenza tra due civiltà che mettevano come posta
della vittoria la stessa sopravvivenza, per la
conquista della Sicilia, avevano però
completamente distrutto l’economia.
Le classi inferiori ne uscirono profondamente
ferite, le stesse classi medie videro il crollo di una
economia familiare. La classe dirigente romana,
uscita vittoriosa dalla guerra, vedeva aperte alla
repubblica le enormi possibilità del mercato verso
Oriente.
Latifondismo — L’Irpinia, con una sua
produttività agricola limitata, un allevamento
sostanzialmente povero, ferita da prove tremende,
non riesce a competere con i mercati ellenistici
della costa: si diffonde il latifondo!
Grandi masse di schiavi, razziati un pò
dovunque, dal vicino Oriente, dalla Gallia, dalla
Spagna, vengono acquisite da cittadini romani,
sia della nobiltà senatoria che equestre, dalle
aristocrazie locali sopravvissute e ovviamente anche
da speculatori, in effetti dalle classi economicamente
più forti. La piccola e media proprietà fondiaria
precipita, inizia la fuga dalle campagne, pochi sono i
contadini liberi, il latifondo cresce a dismisura, con
l’appropriazione abusiva di aree di proprietà
pubblica.
E a questi italici, agli irpini delle città
sopravvissute non rimane altro che emigrare,
impiantare attività commerciali nelle nuove terre di
conquista. Potevano arruolarsi nell’esercito romano,
secondo l’antica abitudine dei Sanniti di arruolarsi
come mercenari, mestiere molto redditizio, in tutta
l’area dell’Italia antica, in Sicilia e perfino a
Cartagine. Quindi la emigrazione, nella nostra terra,
è un fenomeno bimillenario, che purtroppo si vive
ancora oggi!
L’immissione di grandi masse di schiavi
nell’agricoltura aveva reso convenienti le coltivazioni