Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

aggiunta la maggiore età la prole consacrata,
seguendo a guisa di totem un animale, si spostava
verso nuove terre. Le genti sabelliche che, secondo
la tradizione, raggiunsero le terre che noi oggi
abitiamo, seguendo un lupo, si chiamarono Irpini
(dall’osco HIRPUS: Lupo).
Così la tradizione antica presentava il
«movimento colonizzatore italico» legandolo a crisi di
popolamento e carestia.
un’antica concezione paganico-tribale il significato di
CITTA’-TERRITORIO.
Materiale archeologico di abitato dell’età
sannitica, del V e del IV sec. a. C., si rinviene a
Morra in più punti della zona Feudo e della contrada
Selvapiana; probabilmente sono resti di villaggi di
capanne costruite in legno e paglia, di cui si potrebbe
ritrovare il solo zoccolo in pietra. Reperti frequenti a
rinvenirsi sono frammenti di vasellame d’impasto
chiaro-grezzo e di ceramica a vernice nera, manici di
Pesi da telaio in terracotta (V -
IV sec. a. C.). Morra De Sanctis
- Contrada Selvapiana.
Sistema abitativo — La storia del IV sec. a. C.
è quasi esclusivamente la storia della campagna,
dovunque popolata da villaggi e fattorie. Sorsero
così abitati, strutturati in distretti rurali (PAGI) e
villaggi (VICI) disposti sul territorio in agglomerati
sparsi (7), in genere nelle aree pianeggianti, spesso
in prossimità di un posto fortificato. Queste
fortificazioni (OPPIDA) provviste di cinte murarie,
ma senza abitato all’interno, collocate su alture in
posizione strategica, venivano occupate in caso di
difesa; le dimensioni dello spazio racchiuso da
queste murature, dette « pelasgiche » o « ciclopiche »
(8), per sottolineare le origini remote, mitiche, erano
in rapporto alla capacità di accogliere tutta la gente
e gli animali e di offrire spazi coltivabili per la
sopravvivenza in caso di assedio.
Il sistema abitativo assumeva dunque, secondo
scodelloni, pesi da telaio, coppi (tegole).
Abitato sannitico a Piano dei Tivoli — Ma la
testimonianza più interessante di questo periodo, a
Morra, viene dalla zona di Piano dei Tivoli, nella
contrada Selvapiana. Piano dei Tivoli significa Piano
delle « Tegole » ed il toponimo era stato dato dagli
(7) Ancora oggi nel territorio di Morra è evidente questo
tipo di insediamento sparso; numerose e popolate sono le
contrade rurali, dove le abitazioni si raccolgono spesso a
formare villaggi. Gli agglomerati di S. Lucia, della Cappella,
dei Caputi, di Cervino, di Orcomone, dei Roccomanzi, dei
Trenta, dei Castellari, dei Mauroni, degli Ambrosecchia, dei
Patrigeneri ed altri ancora attestano la continuità di questo
antichissimo modo di abitare il territorio.
(8) Mura ciclopiche sono state individuate, grazie alle
indicazioni dell’ing. Corona e dell’attuale sindaco di Lioni
sig. Colantuono, segnalate poi alla Soprintendenza
Archeologica, nella zona di Oppida Vetere, nel tenimento di
Lioni ai confini con Caposele, sui primi contrafforti del
Cervialto, su un'altura a caval lo tra l’Alta Valle dell’Ofanto e
la Valle dell’Alto Sele.