Tra cronaca e storia - Morreseemigrato.ch

Anzitutto un insediamento industriale non
collegato ad un adeguato programma di sviluppo
dell'agricoltura potrebbe incontrare serie difficoltà
nel decollare, specialmente se slegato alla realtà
socio-economica del nostro ambiente. Non è
ipotizzabile un’agricoltura in crisi affiancata da
un'industria fiorente.
amministrazioni comunali, la concessione delle aree
urbanizzate.
A questo punto è legittimo avanzare il sospetto che
l’imprenditore, investendo un modesto capitale,
voglia sfruttare i contributi a fondo perduto erogati
dallo Stato, dalla Regione, dalla Cassa per il
Mezzogiorno o da altri Enti, per la costruzione di
capannoni o per l’acquisto di macchinari ed
attrezzature senza garantire a tempo indeterminato i
livelli occupazionali.
Via Roma - Le macerie della scuola media « A.
Moro »
Se si obietta che altri paesi lungo la fascia
dell’Ofantina — da Calitri a Conza, da Lioni a S.
Angelo — accampano diritti di primogenitura ed
affermano di avere requisiti necessari per
l’insediamento delle industrie nei loro territori, ci
viene risposto che gli imprenditori (molti) sarebbero
già pronti per investire i loro capitali nelle nostre
zone, aspettando solamente, da parte delle
Non dimentichiamo, poi, che bisogna fare i conti con
la competitività e la commercializzazione dei
prodotti.
Se invece l’industria dovesse soprattutto, anche
se non esclusivamente, servire a trasformare i
prodotti agricoli, ad es. caseificio, salumificio o a
produrre prodotti zootecnici vari, il discorso
potrebbe diventare più realistico.-