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dell’immobile da dismettere ed ele-<br />

><br />

dei processi e dei relativi KPI - key performance<br />

indicator. Le aziende clienti<br />

sono chiamate ad assumere un approccio<br />

proattivo nella progettazione dei<br />

processi e nella condivisione delle informazioni<br />

con i fornitori di servizi, i quali<br />

a loro volta devono essere in grado di<br />

avere maggiori livelli di specializzazione<br />

e una forte propensione all’imprenditorialità<br />

per proporre al mercato servizi su<br />

misura.<br />

Il punto di partenza di ogni progetto di<br />

terziarizzazione è rappresentato dallo<br />

studio delle attività e dei processi aziendali,<br />

allo scopo di individuare ciò che<br />

costituisce il “core” dell’azienda, su cui<br />

si fonda il vantaggio competitivo, rispetto<br />

al “non-core”, ovvero attività che possono<br />

essere esternalizzate. Nel caso di<br />

Whirlpool, secondo Alessandro Piatti, il<br />

“non-core” consiste nelle attività di<br />

transportation & warehousing. Da sempre<br />

l’azienda ha affidato a fornitori terzi<br />

tali servizi, definendosi un vero e proprio<br />

pioniere dell’outsourcing. Ma cosa<br />

è cambiato rispetto al passato? Esigenze<br />

di miglioramento continuo e di costante<br />

incremento di efficienza e qualità dei<br />

servizi hanno spinto Whirlpool a rivolgersi<br />

ai 4PL, ovvero l’evoluzione dei tradizionali<br />

fornitori di servizi di logistica<br />

integrata (3PL). Nell’ambito di un progetto<br />

pilota, l’azienda ne sta valutando<br />

l’efficienza per la gestione del flusso inbound<br />

di componenti. Attraverso partnership<br />

consolidate, Whirlpool mantiene<br />

la responsabilità dei contratti e<br />

delle tariffe di trasporto, definendo una<br />

serie di target (service level agreement,<br />

SLA) e conferisce ai 4PL la gestione delle<br />

attività di trasporto e magazzinaggio.<br />

Essi, a loro volta, sono chiamati a coordinare<br />

attraverso una control tower una<br />

rete di tradizionali fornitori di servizi di<br />

logistica, al fine di<br />

garantire a Whirlpool<br />

elevati livelli<br />

di flessibilità, qualità<br />

ed efficienza<br />

dei processi.<br />

Dinamiche interne<br />

ed esterne<br />

alle supply chain<br />

hanno modificato<br />

lo scenario<br />

di riferimento per<br />

la terziarizzazione<br />

L’esternalizzazione<br />

dei processi<br />

può essere l’occasione<br />

per rivedere<br />

il dimensionamento<br />

di un sistema ed effettuare interventi<br />

di razionalizzazione. È il caso di La<br />

Rinascente, la famosa azienda commerciale<br />

che ha studiato l’ipotesi di centralizzare<br />

la propria logistica presso un<br />

unico deposito, eliminando un livello<br />

intermedio di stoccaggio nel canale distributivo.<br />

In particolare, nel deposito<br />

centrale, affidato a un operatore terzo,<br />

l’azienda riceve e stocca i prodotti provenienti<br />

sia dai fornitori nazionali, sia<br />

dai fornitori esteri, per poi ridistribuire<br />

la merce direttamente alle varie filiali<br />

sul territorio nazionale per mezzo anche<br />

di veicoli in grado di transitare nelle<br />

zone a traffico limitato. Un’esperienza<br />

positiva che ha richiesto tuttavia un’approfondita<br />

pianificazione per poterla<br />

implementare: idee chiare sin dall’ini-<br />

zio e un’attenta gestione dei fornitori<br />

con la definizione di indicatori chiave di<br />

performance sono elementi cardine per<br />

la buona riuscita del progetto, secondo<br />

Luca Brandellero.<br />

La scelta di esternalizzare alcune attività<br />

aziendali è sovente accompagnata<br />

da una serie di considerazioni<br />

che vanno al di là della<br />

semplice valutazione di convenienza<br />

economica. Il caso Alessi,<br />

secondo Carlo Ricchetti, ne è un<br />

classico esempio. Nel 1992<br />

l’azienda, a fronte di un processo<br />

di notevole espansione, necessitava<br />

di ulteriori spazi per i<br />

reparti produttivi. Per risolvere<br />

tale problema, si era pensato di<br />

terziarizzare il magazzino, localizzato<br />

presso lo stabilimento di Crusinallo, liberando<br />

gli spazi necessari. Nonostante<br />

la convenienza economica dell’operazione,<br />

il presidente preferì mantenere le<br />

attività in-house e investì in un nuovo<br />

magazzino situato a 1 km di distanza<br />

dallo stabilimento produttivo. A fronte<br />

di una nuova necessità di espansione,<br />

nel 2007 Alessi valutò nuovamente la<br />

possibilità di esternalizzare la logistica,<br />

ma ancora una volta l’azienda non seguì<br />

questa direzione. Quali furono le considerazioni<br />

che portarono a tale scelta?<br />

Un elevato servizio in termini di rapidità<br />

e affidabilità delle consegne, su cui si<br />

fonda l’attuale vantaggio competitivo di<br />

Alessi, problematiche di valore residuo

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