Layout 2 - Euromerci

QUALE È, SECONDO LEI, LA RAGIONE VE-
RA CHE FRENA IL PROCESSO DI AUTO-
MAZIONE PRESSO I 3PL?
❚ Il problema sta nel fatto che questi
operatori lavorano con contratti di
outsourcing dalla durata troppo breve,
anche se reiterati nel tempo. Se si
ragiona con contratti almeno quinquennali
un investimento in automazione
può avere senso. Un 3PL è molto
attento a efficienza e a ritorno dell’investimento,
sennò il suo lavoro
sarebbe inutile. Siamo in una condizione
differente rispetto a quella di
un produttore, che deve invece accrescere
in primis la sua competitività.
de concetti nuovi: invece di rifornire
il negozio una volta alla settimana, si
utilizza il magazzino (se ciò è possibile)
come spazio di vendita e si rifornisce
il negozio una volta al giorno. Dietro
a questo modo di agire c’è una rivoluzione
logistica formidabile, con uno
sconvolgimento del mondo, classico e
interamente italiano, del pallet, per
andare verso la movimentazione di
contenitori sempre più piccoli, in primis
cassette da 20 chili. Tutto questo
richiede un efficientamento e un’ottimizzazione
degli spazi di magazzino.
Di qui la necessità di fare un salto, abbandonando
i sistemi tradizionali e
abbracciando l’automazione. E a questo
punto entriamo in gioco noi.
IN QUALE MODO?
❚ Suggerendo la soluzione che meglio
si addatta alle singole necessità. Questo
è come ci piace
“I 3PL hanno
una certa diffidenza
verso l’automazione,
la quale aggiunge
elementi di rigidità,
ma anche parametri
elevati di efficienza”
lavorare, entrando
creativamente con
le nostre proposte
da sottoporre al vaglio
del cliente.
Non ci piace invece
lavorare secondo
lo stile delle gare
d’appalto pubblico,
con tanto di capitolato
predefinito;
è un atteggiamento quest’ultimo
che annulla il reale valore aggiunto
che siamo in grado di offrire.
CIO’ VALE ANCHE NEL CASO DEI 4PL?
❚ No, nel caso di contratti siglati da
quarte parti logistiche l’automazione
acquista un significato diverso e importante,
anche se gli operatori logistici
sono in parte frenati dal fatto di
avere scarsa esperienza dell’automazione.
Il nostro compito è quindi
quello di renderli meno scettici: l’automazione
aggiunge sì elementi di rigidità,
ma anche parametri di efficienza
estremamente elevati. Se il sistema
è ben studiato, funziona. Il
problema si può aggirare consentendo
agli operatori logistici di
accedere all’automazione
per gradi, con sistemi semplici
ed espandibili, tenendo
presente che esiste un
“entry level”al di sotto del
quale non ha senso investire.
QUALI OBIETTIVI AVETE PER IL
NOSTRO PAESE?
❚ Il mercato ha buone possibilità
di crescita e nei prossimi quattro
anni potremmo raggiungere i 20
milioni di euro di fatturato. ■
4