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ASSOLOGISTICA NORD EST<br />

IL PORTO DI VENEZIA<br />

RILANCIA IL TRAFFICO<br />

CONTAINER SU CHIATTA<br />

Il nuovo spintore Tobia C, dal prossimo febbraio,<br />

via fiume raggiungerà - da Venezia a<br />

Cremona - il cuore della pianura padana.<br />

Éin viaggio da Costanza (Romania)<br />

a Venezia, Tobia C, il nuovo<br />

spintore che consentirà di<br />

rilanciare il traffico container<br />

su chiatta che dallo scalo veneziano,<br />

via fiume, raggiungerà il cuore della<br />

pianura padana. Venezia Logistics,<br />

braccio operativo dell’Autorità Portuale<br />

di Venezia, ha di recente presentato<br />

presso la Sala Foyer del terminal<br />

veneziano il nuovo mezzo che<br />

completa la flotta di imbarcazioni<br />

per i collegamenti tra Venezia e il<br />

porto di Mantova lungo l’asta del Po.<br />

Fluviomar e Venezia Logistics hanno<br />

oggi a disposizione cinque chiatte e<br />

uno spintore che offre un servizio regolare<br />

di trasporto merci via fiume a<br />

costi molto competitivi. Tobia C è<br />

stato acquistato sul mercato tedesco<br />

per circa 900 mila euro e permetterà<br />

di attivare da febbraio un servizio di<br />

trasporto container bilanciato sulla<br />

tratta fluviale Venezia – Mantova, dove<br />

la navigabilità è garantita 365 giorni<br />

l’anno. Per Venezia significa un<br />

mercato che si aggira attorno agli 800<br />

mila container movimentati in più<br />

all’anno e che la porterebbero a consolidare<br />

la leadership già detenuta<br />

nell’Alto Adriatico. Le chiatte hanno<br />

una capacità di 60 teu a viaggio senza<br />

limiti di peso e rappresentano una<br />

valida alternativa al vettore stradale.<br />

54 <br />

di Federico Paluan<br />

Il trasporto fluviale risulta essere infatti<br />

altamente sostenibile grazie ai<br />

bassi livelli di inquinamento prodotto<br />

ma anche alla capacità di integrazione<br />

efficiente con le altre modalità.<br />

“<br />

S<br />

I bassi costi esterni, i ridotti consumi<br />

energetici (17% rispetto al trasporto<br />

su strada e 50% rispetto alla ferrovia<br />

in km/t di merci trasportate) e le modeste<br />

emissioni inquinanti, unite a<br />

un alto livello di sicurezza, fanno sì<br />

che i costi esterni totali del trasporto<br />

fluviale siano sette volte più bassi di<br />

quelli su strada. Lo sviluppo di questa<br />

nuova modalità di trasporto pone<br />

obiettivi importanti in termini di crescita<br />

di infrastrutture, potenziamento<br />

di quelle esistenti e utilizzo di<br />

“UN INVESTIMENTO CHE APRE<br />

TANTE NUOVE PROSPETTIVE”<br />

ono lieto dei risultati e delle prospettive che si aprono oggi<br />

grazie a questo investimento. Abbiamo il dovere di sfruttare gli<br />

unici 150 km di fiume navigabile che abbiamo in Italia, una modalità<br />

che sembra marginale, ma non lo è se solo si pensa ai risparmi<br />

ottenibili tanto in termini economici che<br />

ecologici. Utilizzare l’asta fluviale del<br />

Fissero-Tartaro-Canal Bianco significa<br />

mettere in valore un’infrastruttura esistente<br />

e fare dello scalo mantovano l’inland<br />

terminal di Venezia. Mantova rappresenta<br />

oggi un anello fondamentale nella catena<br />

logistica della pianura padana, essendo<br />

il punto di raccolta delle merci venete e<br />

lombarde che, attraverso il Po, potranno<br />

sfruttare tutti i collegamenti che dal porto<br />

di Venezia raggiungono il resto del mondo. Il servizio può funzionare<br />

non solo perché è di fatto competitivo rispetto ad altri sistemi di<br />

trasporto ma anche perché - in un'area storicamente votata all'export<br />

- ogni viaggio delle chiatte può essere bilanciato. Attraverso il porto di<br />

Venezia le aziende possono ricevere e inviare nel mondo tutti i traffici<br />

sia container che rinfuse che project cargo (trasporti eccezionali). Lo<br />

sviluppo del vettore fluviale si integra, inoltre, con i progetti di sviluppo<br />

che stiamo realizzando, in primis il terminal portuale d’altura. Si tratta<br />

di infrastrutture portuali che assieme consentiranno di ottimizzare<br />

l’intero sistema logistico della Pianura padana”. E’ stato questo il<br />

commento di Paolo Costa, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia,<br />

intervenuto alla cerimonia di inaugurazione di Tobia C.

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