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N. 291 - Federazione Italiana Cuochi

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CHEFinGARA<br />

Gli chef della Nazionale <strong>Italiana</strong> <strong>Cuochi</strong><br />

mettono a disposizione dei colleghi<br />

la loro esperienza e i suggerimenti utili<br />

per partecipare con soddisfazione<br />

ai concorsi di cucina<br />

Valutazione:<br />

i criteri della giuria<br />

di Marco Valletta<br />

pr Nazionale <strong>Italiana</strong> <strong>Cuochi</strong><br />

I criteri di valutazione di una giuria<br />

di concorso sono molto rigorosi e spesso<br />

l’impressione generale di una presentazione<br />

appetitosa, elegante ed esteticamente<br />

piacevole dipende innanzitutto<br />

dalla scelta delle materie prime.<br />

Comporre un piatto, costruire un<br />

menu equilibrato dal punto di vista nutrizionale,<br />

conforme ai gusti moderni,<br />

dove colori e sapori, le composizioni<br />

leggere e ripetibili, si percepiscono anche<br />

nell’essenzialità della proposta gastronomica<br />

e dalla varietà degli alimenti<br />

impiegati.<br />

Molto spesso i giudici tendono a riconoscere<br />

il valore aggiunto di una presentazione<br />

quando questa permette la<br />

riconoscibilità territoriale, di una regione,<br />

di una nazione.<br />

FRESCO È MEGLIO<br />

La gestione e l’utilizzo degli alimenti<br />

freschi sono sempre da preferire nel progettare<br />

un piatto o un menu da competizione.<br />

Ogni chef deve essere attento<br />

alla qualità e alla freschezza, perché questi<br />

parametri sono da considerarsi indispensabilI<br />

per la realizzazione di piatti<br />

di elevata qualità.<br />

In effetti, non esistendo una cucina<br />

italiana in senso generale, ma essendo<br />

evidenti più cucine italiane, il concorrente<br />

deve promuovere la propria cucina<br />

tipica di un territorio valorizzandola attraverso<br />

l’impiego di alimenti freschi e<br />

riconoscibili. Dovrebbe creare ricette con<br />

alimenti che meglio esprimono il luogo<br />

di provenienza: marino, montano, di<br />

città d’arte, collinare, di lago, di fiume.<br />

L’IGIENE, INNAZITUTTO<br />

Lo chef concorrente deve essere attento<br />

e deve disporre gli alimenti in modo<br />

adeguato, rispettando le norme igienico<br />

sanitarie, facendo riferimento con rigore<br />

alle normative dell’Haccp, costruendo<br />

dei plateau di insiemi omogenei regolarmente<br />

manipolati.<br />

Mentre nella cucina fredda la responsabilità<br />

igienica è richiamata in<br />

modo empirico al singolo chef, visto che<br />

i giudici non sono presenti nelle fasi di<br />

produzione, nella preparazione di una<br />

mise en place per la cucina calda la cura<br />

deve essere meticolosa e precisissima.<br />

Lo chef, la squadra, che partecipa<br />

alla competizione della cucina calda deve<br />

far sì che il rispetto delle norme igienico<br />

sanitarie sia scrupoloso. I giudici prestano<br />

molta attenzione alla cura e alla<br />

gestione delle materie prime presentate<br />

alla competizione, essi guardano ogni<br />

singolo plateau con oculatezza, cercano<br />

di scorgere che gli alimenti divisi per insiemi<br />

omogenei siano disposti in modo<br />

che si evitino le contaminazioni crociate.<br />

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