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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica

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scelta ovvia era <strong>di</strong> andare a parlare con il Professore,in questo anche spinto fortemente daAntonio Stanghellini, che si era laureato poco piuÁ<strong>di</strong> un anno prima, e che con Puppi collaborava. SePuppi mi avesse accettato, sarei stato il primolaureando <strong>di</strong> Puppi a Bologna! Un onore, ma ancheun onere!In quel momento la convinzione generale erache se si fosse capita a fondo la risonanza 3/2-3/2pione-nucleone si sarebbe fatto un passo decisivonella comprensione della <strong>Fisica</strong> delle Particelleal momento, era l'unica risonanza conosciuta...).La teoria piuÁ <strong>di</strong>modaeralateoria<strong>di</strong>Chew e Low della sorgente fissa, una teoria approssimatache aveva ovviamente delle limitazioni.Puppi, dopo aver guardato il mio libretto, mi<strong>di</strong>sse che i fisici iniziavano a occuparsi <strong>di</strong> relazioniesatte, le «Relazioni <strong>di</strong> Dispersione», basate solosul principio <strong>di</strong> causalitaÁ, relazioni che collegavanola parte reale e la parte immaginaria delleampiezze <strong>di</strong> scattering. Le uniche in<strong>di</strong>cazioni chemi <strong>di</strong>ede, furono la bibliografia del lavoro <strong>di</strong> Kramersdel 1932!), e <strong>di</strong> un preprint <strong>di</strong> Toll.Al lavoro! Stu<strong>di</strong>are in tedesco) la formulazione<strong>di</strong> Lehmann Symanzike Zimmermanndella teoria dei campi, cercare articoli e testi <strong>di</strong>cicli <strong>di</strong> lezioni tenute in giro per il mondo sullerelazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione fra le quali degli appuntiscritti da Salam; come nel suo stile, esattele prime formule, esatte le ultime, piene <strong>di</strong> erroriquelle interme<strong>di</strong>e).Intanto Puppi e Stanghellini mettevano i numerinelle relazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione pione-nucleonescritte formalmente nel lavoro dettoGMO, Goldberger, Miyazawa, Oehme); gli ingre<strong>di</strong>entierano la parte reale dell'ampiezza <strong>di</strong>scattering in avanti ricavata dall'interferenzacon lo scattering coulombiano), l'integrale sullasezione d'urto totale legata alla parte immaginariadal teorema ottico) e la costante d'accoppiamento«rinormalizzata» pione-nucleone dovutaal polo del nucleone).L'integrale sulla sezione d'urto era quello checreava maggiori problemi; non esistevano i calcolatorielettronici, solo le macchine da tavolo«elettromeccaniche» Monroe e Friden), e gliintegrali venivano calcolati «a mano» usando ilmetodo <strong>di</strong> Simpson della «Signora Simpson»,come <strong>di</strong>ceva umoristicamente Puppi, in onoredella moglie dell'ex re <strong>di</strong> Gran Bretagna).Io, oltre a stu<strong>di</strong>are la teoria, davo una manoad Antonio nei calcoli numerici. Lo scopo eraquello <strong>di</strong> ricavare il valore della costante <strong>di</strong> accoppiamentodalle due relazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersionein<strong>di</strong>pendenti o per le <strong>di</strong>ffusioni del pione positivoe <strong>di</strong> quello negativo, o equivalentemente perle ampiezze simmetrica e antisimmetrica nellospin isotopico). Se tutto funzionava, i due valoriper la costante <strong>di</strong> accoppiamento avrebberodovuto coincidere entro gli errori.Ma dai calcoli emergeva un risultato strabiliante:i valori delle costanti <strong>di</strong> accoppiamentoricavati dalle due relazioni in<strong>di</strong>pendenti erano<strong>di</strong>versi! In altre parole, se invece si fissava ununico valore per la costante <strong>di</strong> accoppiamento,la parte reale misurata non coincideva con ilvalore ricavato dall'integrale sulle sezioni d'urto,ben al <strong>di</strong>fuori delle pur gran<strong>di</strong> barre <strong>di</strong> errore!Questo risultato, pubblicato solo nel 1957dopo innumerevoli controlli Nuovo Cimento 5,1305 1957), intanto era apparso nel dattiloscrittodella mia tesi <strong>di</strong> laurea, sostenuta il 28novembre del 1956) mise in subbuglio la comunitaÁdei fisici.Nasceva il termine «Puppi-Stanghellini Discrepancy».Era forse dovuta ad una violazione dello spinisotopico? sia i pioni che il protone hanno caricaelettrica...). No; un calcolo fatto a Cataniada Ago<strong>di</strong> e Cini mostrava che l'effetto non erasufficiente a spiegare la <strong>di</strong>screpanza. Ma alloraera forse violata la causalitaÁ ?La <strong>di</strong>screpanza <strong>di</strong> Puppi e Stanghellini sembroÁscrollare i fondamenti della teoria delle particelleelementari; per parecchi anni la «<strong>di</strong>screpanza<strong>di</strong> Puppi e Stanghellini» rimase unmistero irrisolto.Solo molti anni dopo, misure piuÁ precise della<strong>di</strong>pendenza dall'energia della sezione d'urto totaledei pioni negativi sul protone ad energiesotto la risonanza 3-3 permisero <strong>di</strong> verificare consufficiente precisione le relazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersionefino ad energie <strong>di</strong> qualche centinaio <strong>di</strong> MeV;l'errore era stato <strong>di</strong> chi nella misura delle sezionid'urto totali aveva preso elettroni per pioni...23

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