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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica

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Solo in un secondo tempo l'UniversitaÁ <strong>di</strong> Bolognafu dotata <strong>di</strong> un computer IBM 650, allora«ultimo grido della moda». Dopo il suo onorevoleservizio, esso venne sostituito da un altrocon maggiore capacitaÁ <strong>di</strong> calcolo e poi via via daaltri sempre piuÁ potenti.I primitivi fogli <strong>di</strong> carta, che illustravano gli eventi,vennero anch'essi sostituiti da montagne <strong>di</strong> schedeperforate e da enormi pacchi <strong>di</strong> fogli stampati.Il punto debole della CB che, alla fine, fu lacausa del suo declino, eÁ stata la <strong>di</strong>fficoltaÁ <strong>di</strong> otteneresolo le fotografie delle interazioni che sidesideravano stu<strong>di</strong>are assenza <strong>di</strong> trigger).Questo fatto, unito ai problemi connessi al raggiungimento<strong>di</strong> energie sempre piuÁ elevate edalla ricerca <strong>di</strong> interazioni sempre piuÁ rare, creoÁil problema dell'enorme numero <strong>di</strong> fotografie daesaminare, anche se in modo automatico, tantoda dover escludere a priori la CB negli esperimenti<strong>di</strong> altissima energia e alta statistica.LA CAMERA A BOLLE NAZIONALE A IDROGENOSERGIO FOCARDIDipartimento <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong>, UniversitaÁ <strong>di</strong> Bologna e INFN, Sezione <strong>di</strong> BolognaNell'estate del 1956 il Consiglio <strong>di</strong>rettivodell'INFN approvoÁ una collaborazione fra cinquesezioni per la costruzione <strong>di</strong> una camera abolle a idrogeno liquido. L'accordo era checiascuna delle cinque sezioni Bologna, Padova,Pisa, Roma e Trieste) avrebbe partecipatocon un ricercatore fisico o ingegnere) e Puppi,che era allora il <strong>di</strong>rettore della sezione <strong>di</strong>Bologna, mise a <strong>di</strong>sposizione la sua sede per larealizzazione dell'impresa. A quell'epoca nonc'erano in funzione in Europa camere a bolle aidrogeno liquido: un gruppo del CERN a Ginevraera impegnato a costruire uno strumentodel genere con un <strong>di</strong>ametro dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>30 cm.La camera a bolle era stata inventata qualcheanno prima da Glaser che nel 1952 aveva realizzatoil primo prototipo funzionante con etere<strong>di</strong>etilico e ne aveva costruiti successivamentealtri impiegando come liquido il propano; giaÁ nel1953 Hildebrand e Nagle mostrarono la possibilitaÁ<strong>di</strong> utilizzare l'idrogeno liquido.La camera a bolle, potendo produrre piuÁeventi per la maggiore densitaÁ dei liqui<strong>di</strong> rispettoa quella dei gas, era destinata a sostituirele camere a nebbia, fino ad allora impiegatecome rivelatori <strong>di</strong> particelle cariche. L'impiegodell'idrogeno aveva inoltre il vantaggio che leinterazioni prodotte da particelle cariche avvenivanosu protoni anziche su nuclei complessi.L'apparente svantaggio, rispetto alla camera anebbia, <strong>di</strong> non poter comandare il processo <strong>di</strong>espansione per mezzo <strong>di</strong> contatori era compensatodal fatto che la camera a bolle sarebbe statadestinata a funzionare con fasci <strong>di</strong> particelleprodotte da macchine acceleratrici <strong>di</strong> cui si potevaconoscere con grande precisione l'istante<strong>di</strong> transito attraverso lo strumento.Nel settembre 1954 era stato costituito a Ginevrail CERN nei cui programmi rientrava larealizzazione <strong>di</strong> acceleratori, il primo dei quali, ilsincrociclotrone da 600 MeV, avrebbe iniziato afunzionare nel 1958.La decisione <strong>di</strong> costruire una camera a bolle aidrogeno liquido appare ancor oggi quanto maitempestiva tenuto conto anche del ritardo dell'Europarispetto agli Stati Uniti e della rapi<strong>di</strong>taÁcon cui la fisica progre<strong>di</strong>va oltre Oceano.La Camera a Bolle, Nazionale come fu denominata)ve<strong>di</strong> fig. 1) avrebbe dovuto permettereai gruppi interessati <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong>fotogrammi da analizzare, relativi a interazioni<strong>di</strong> particelle in idrogeno.Il gruppo <strong>di</strong>retto da Pietro Bassi, che aveva giaÁcostruito a Padova, la sede da cui proveniva,camere a bolle a propano, inizialmente fu costituitoda Cano, Focar<strong>di</strong>, Michelini e Saporettile cui se<strong>di</strong> originali erano Trieste, Pisa, Roma eBologna. Successivamente nel corso della realizzazionedel programma Cano e Michelini,avendo assunto altri impegni, vennero sostituitirispettivamente da Bertolini e Gialanella.27

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