48ziativa tale da permettere un salto qualitativoalla comunitaÁ spaziale italiana, frattanto cresciutaper competenza e consistenza numerica.Un satellite scientifico pareva la risposta adeguatanon solo in termini <strong>di</strong> politica scientifica,ma anche per la promozione dell'industria nazionaledel settore spaziale. A quell'epoca laricerca spaziale faceva capo al Piano SpazialeNazionale PSN) gestito dal CNR. Il problemada affrontare non era solo quello <strong>di</strong> reperire lerisorse finanziarie necessarie, ma era anchequello <strong>di</strong> ottenere il consenso delle forze politiche,poco propense, e alcune ad<strong>di</strong>rittura contrarie,all'attivazione <strong>di</strong> una missione spaziale <strong>di</strong>ricerca <strong>di</strong> base al <strong>di</strong> fuori del programma obbligatoriodell'ESA.Ebbi l'occasione d'illustrare l'iniziativa aPuppi, allora consulente scientifico del Ministrodel Tesoro il Sen. Beniamino Andreatta, recentementedeceduto dopo una drammatica etoccante vicenda), durante un viaggio in treno <strong>di</strong>rientro a Bologna Ð a quel tempo presiedevo ilComitato per le Scienze Fisiche del CNR e«pendolavo» spesso sulla tratta fra Bologna eRoma, cosicche le occasioni d'incontro conPuppi erano frequenti. La scienza e la promozioneindustriale, un binomio che stimolaval'interesse <strong>di</strong> Puppi. Il Suo prestigio e l'autorevolezzaerano tali che poco tempo dopo, correval'anno 1981, l'On. Giancarlo Tesini, allora Ministroper il Coor<strong>di</strong>namento delle iniziative per laricerca scientifica e tecnologica, convocoÁ unariunione ristretta alla quale erano presentiPuppi, in rappresentanza del Ministro del Tesoro,Luciano Guerriero, Direttore del PSN, Giuseppe«Bepi» Colombo e Francesco Carassa,entrambi figure <strong>di</strong> prestigio della ricerca spaziale,e forse qualcun altro <strong>di</strong> cui ora mi sfugge ilricordo. La riunione si concluse con la decisione<strong>di</strong> procedere alla realizzazione <strong>di</strong> una missionespaziale de<strong>di</strong>cata all'astronomia. Subito dopo ilPSN attivoÁ un bando per le proposte e, al terminedella procedura, fu selezionata la propostadel Satellite per l'Astronomia X SAX), che vedevacoinvolti i quattro Istituti spaziali del CNRe una importante collaborazione con l'Entespaziale olandese.Non eÁ il caso in questa sede <strong>di</strong> ripercorrere lastoria <strong>di</strong> SAX, che si eÁ venuta continuamenteintersecando con le complesse vicissitu<strong>di</strong>nidello «spazio» italiano, ma ancora una volta e a<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> molti anni l'intervento <strong>di</strong> Puppi doveva<strong>di</strong>mostrarsi determinante per il prosieguo<strong>di</strong> questa missione. Infatti, la realizzazione <strong>di</strong>SAX aveva acquistato nuovo impulso con lacreazione nel 1988 dell'Agenzia Spaziale <strong>Italiana</strong>ASI), la cui Presidenza era stata affidata a LucianoGuerriero, senonche nel1993l'Agenziafuinvestita da una crisi istituzionale tale per cui ilGoverno in carica decise <strong>di</strong> commissariare l'ASIaffidandone l'incarico a Puppi. La crisi dell'ASI,frequente oggetto <strong>di</strong> articoli su vari quoti<strong>di</strong>ani,coinvolgeva pesantemente anche la missioneSAX, in ritardo e con costi molto aumentati rispettoalla programmazione iniziale, e quin<strong>di</strong>presa <strong>di</strong> mira come esempio <strong>di</strong> un managementinadeguato dell'Agenzia. Puppi nell'ottobre del'93 attivoÁ una ricognizione dettagliata dellostato del progetto: nel corso <strong>di</strong> tre giorni <strong>di</strong> intensolavoro presso la sede dell'ASI furono intervistatetutte le unitaÁ operative, scientifiche eindustriali, coinvolte nel progetto e venne stesoun rapporto dettagliato per il Commissario incui si evidenziava la non esistenza <strong>di</strong> alcunaragione <strong>di</strong> fondo, sia scientifica che strumentalee operativa, tale da consigliare uno stop allamissione giaÁ in fase avanzata <strong>di</strong> realizzazione.Quasi contemporaneamente una commissionedell'European Science Foundation, istituita surichiesta dell'allora Ministro in carica UmbertoColombo, si espresse unanimemente a favoredelprogetto. Malepolemicheelecritichenonerano destinate ad acquietarsi e proseguironocon vigore nei mesi successivi. Il 12/01/94 l'autorevole«Il Sole-24 Ore» de<strong>di</strong>cava un'interapagina all'ASI e apriva con un articolo dal titolosignificativo «In orbita va solo la polemica». Inessa anche un intervento <strong>di</strong> un fisico dell'UniversitaÁ<strong>di</strong> Roma «La Sapienza» che criticavaaspramente precedenti <strong>di</strong>chiarazioni delMinistro Colombo, richiamandolo alle sue responsabilitaÁ<strong>di</strong> vigilanza sull'ASI, e l'operato delCommissario Puppi anche con riferimenti personali),e a proposito <strong>di</strong> SAX recitava «Inoltre ilministro sottace l'ampio <strong>di</strong>sinteresse della ComunitaÁscientifica per questo programma .......Affermare infine che il programma SAX, propostonel 1981, non abbia sofferto del ritardo accumulato,contrasta con il parere <strong>di</strong> alcuni autorevoliprotagonisti mon<strong>di</strong>ali dell'astronomia araggi X». Ergo, una missione non significativascientificamente, e quin<strong>di</strong> uno sperpero dellerisorse <strong>di</strong>sponibili. Nella stessa pagina una rispostapuntuale del Ministro. Fu in questa atmosferaammorbata da polemiche e veleni chePuppi e il Ministro si assunsero la responsabilitaÁe il merito <strong>di</strong> procedere nella realizzazione dellamissione che venne lanciata due anni dopo 26
aprile 1996) e il cui straor<strong>di</strong>nario successoscientifico, con il nome <strong>di</strong> BeppoSAX in ricordo<strong>di</strong> Giuseppe «Beppo» Occhialini, eÁ a tutti noto.Il ruolo <strong>di</strong> Puppi nello sviluppo della ricercaspaziale internazionale richiederebbe un approfon<strong>di</strong>mentoulteriore. In questa sede mi limiteroÁa ricordare che il Suo coinvolgimentonella promozione delle attivitaÁ spaziali si eÁ <strong>di</strong>panatonell'arco <strong>di</strong> due decenni nel corso deiquali ha ricoperto ruoli <strong>di</strong> primissimo piano.Fra questi: l'incarico prestigioso <strong>di</strong> Presidentedella European Space Research OrganizationESRO) per il triennio 1970-72; la presidenza1969-70) del Comitato Europeo Alti Funzionariche, su incarico della Conferenza Europeadei Ministri delle AttivitaÁ Spaziali, doveva valutarel'opportunitaÁ <strong>di</strong> unire in un'unica agenziale organizzazioni spaziali europee, in particolarel'ESRO summenzionata e l'ELDO EuropeanLaunch Development Organization),dando l'avvio al <strong>di</strong>scorso che ha poi portatoalla costituzione nel 1975 della EuropeanSpace Agency ESA); la Co-Presidenza neglianni '80 <strong>di</strong> un Comitato NASA-ESA per tracciareil possibile futuro delle attivitaÁ spaziali e,infine, <strong>di</strong> nuovo sulla scena internazionale comeCapo della Delegazione <strong>Italiana</strong> pressol'ESA 1993-95).In un mondo della ricerca che via via si stavasempre piuÁ specializzando Puppi emergeva perla Sua visione globale della <strong>Fisica</strong>. L'intuito fisicostraor<strong>di</strong>nario e la capacitaÁ <strong>di</strong> sintesi Gliconsentivano <strong>di</strong> giungere imme<strong>di</strong>atamente acogliere il punto essenziale del problema, anchesu argomenti molto <strong>di</strong>stanti dai Suoi campi <strong>di</strong>competenza specifica, e <strong>di</strong> valutarne l'importanza.Aveva subito percepito che le nuove tecnologieche si stavano sviluppando negli annisuccessivi al II conflitto mon<strong>di</strong>ale avrebberoaperto orizzonti inesplorati per la fisica del cosmo.Ma era anche convinto dello stretto legamefra ricerca scientifica e sviluppo tecnologico eindustriale, e che pertanto le iniziative da intraprenderedovevano essere <strong>di</strong> alto contenutoper avere impatti significativi non solo scientifici.Il piccolo cabotaggio non lo interessava. IlSuo contributo allo sviluppo dell'astrofisicaitaliana, e non solo, si segnala appunto per unaserie <strong>di</strong> azioni fondamentali e fondanti i cui effettisi sono propagati fino al presente, e <strong>di</strong> cioÁdobbiamo essere riconoscenti e debitori alla figuradell'eminente fisico e Maestro.LA RADIOASTRONOMIA IN ITALIA: UNA IDEA DI GIAMPIETRO PUPPI49ROBERTO FANTIINAF ± Istituto <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oastronomia, Bologna«Perche Рmi <strong>di</strong>ce un giorno G. Puppi) sullescale dell'Istituto Ð non costruisci un ra<strong>di</strong>otelescopio?»Con queste parole Marcello Ceccarelliricorda in «Viaggio Provvisorio», con ilsuo solito stile scherzoso, l'inizio <strong>di</strong> questa avventura.La data va collocata presumibilmentenella prima metaÁ del 1959. EÁ probabile che ilprimo approccio <strong>di</strong> Puppi con Ceccarelli siaavvenuto proprio cosõÁ. EÁ peroÁ altrettanto probabileche Puppi riflettesse da tempo sull'idea.Come G. Setti ha ricordato nel suo contributo, laRa<strong>di</strong>ostronomia eÁ stata una delle tante iniziative<strong>di</strong> Puppi per promuovere nuovi settori <strong>di</strong> ricercache potessero affermarsi a livello internazionale.Quando si vuole intraprendere un progettonuovo eÁ fondamentale saper scegliere le personeadatte a condurlo in porto, e questo non eÁsempre facile. Puppi scelse la persona giusta,Marcello Ceccarelli.La Ra<strong>di</strong>oastronomia era, a quell'epoca, unsettore relativamente nuovo dell'astronomia,ma giaÁ consolidato a livello internazionale.Aveva dato un nuovo potente impulso a tuttal'astronomia aprendo nuovi orizzonti si pensi,ad esempio, alla possibilitaÁ <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are l'idrogenoatomico interstellare me<strong>di</strong>ante la rigache esso emette alla lunghezza d'onda <strong>di</strong> 21 cm)ed era entrata con forza nel vivace <strong>di</strong>battito
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