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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica

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Ora, la moderna ragione scientifica dovendo,per suo statuto, dubitare <strong>di</strong> tutto non puoÁ dubitare<strong>di</strong> se stessa: se lo facesse inciamperebbe inun fasti<strong>di</strong>oso paradosso della logica. Ma neppurepuoÁ la ragione scientifica o, piuÁ concretamente,neppure possono gli uomini dellaricerca scientifica chiudere gli occhi <strong>di</strong> fronteagli interrogativi ed agli scenari futuri che sivengono delineando.Dico questo poiche ritengo non sia ne auspicabilene possibile tracciare una linea <strong>di</strong> demarcazioneche <strong>di</strong>stingua da un lato il ruolodegli scienziati e dall'altro le responsabilitaÁ deigoverni. E poiche non credo neppure ad un governodegli scienziati mi resta aperta un'unicavia: la via, appunto, <strong>di</strong> una assunzione <strong>di</strong>retta ecritica da parte della comunitaÁ scientifica dellegame <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>pendenza che la unisce al destinofuturo della societaÁ .EsecioÁ vale in generale ancor piuÁ vale entroun habitat quale il nostro, un habitat Ð come hocercato <strong>di</strong> <strong>di</strong>re Ð conformatosi nei secoli attornoal nocciolo dell'inter<strong>di</strong>pendenza delloStu<strong>di</strong>o e della cittaÁ . [...]Ma l'ambizione piuÁ alta credo dovrebbe essereposta alla sollecitazione ed alla promozione <strong>di</strong>un vero e proprio processo <strong>di</strong> autocoscienzadella comunitaÁ scientifica. Oggi la scienza costituisceuna fondamentale forza motrice delcambiamento e dell'innovazione, anche sociali.Nella comunitaÁ scientifica si raccoglie e si organizzauna parte decisiva dell'intelligenza <strong>di</strong>ogni societaÁ . Se questo eÁ vero la comunitaÁscientifica non puoÁ sottrarsi alla responsabilitaÁ<strong>di</strong> assumere un ruolo protagonista nella <strong>di</strong>scussionecirca l'in<strong>di</strong>rizzo e l'uso delle potenzialitaÁe delle forze da essa stessa generate.EÁ evidente che questo ruolo <strong>di</strong> responsabilitaÁpuoÁ essere interpretato in due mo<strong>di</strong>. In forma<strong>di</strong>ciamo cosõÁ) corporativa: ottenendo dagli organidel potere le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> una propria riproduzioneallargata. In forma <strong>di</strong>ciamo cosõÁ)democratica: socializzando le possibili opzioniche lo scienziato, dal suo osservatorio privilegiato,eÁ in grado <strong>di</strong> vedere prima e piuÁ nitidamente<strong>di</strong> chiunque altro. EÁ altrettanto evidenteche le nostre preferenze vanno alla seconda.[...]Abbiamo affermato che il consolidamento e losviluppo della ricerca scientifica a Bologna sonoobiettivi dell'intera comunitaÁ locale e ne abbiamotratto conseguenze concrete penso al nuovoinse<strong>di</strong>amento dell'area <strong>di</strong> ricerca del CNR) eipotesi <strong>di</strong> lavoro, progetti cui stiamo tentando <strong>di</strong>contribuire e che inten<strong>di</strong>amo sostenere. Nonultimo [...] la creazione <strong>di</strong> un centro per la elaborazioneed il trattamento <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> sistemicomplessi che raccolga Ð e metta in comunicazionetra loro Ð forze provenienti da <strong>di</strong>versiambiti <strong>di</strong>sciplinati: fisica, matematica, biologia,economia ... Ebbene, consentitemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>re chenon ritengo affatto casuale che nel tentare, oritentare, questa strada noi ci si sia imme<strong>di</strong>atamente,e nuovamente, incontrati con il ProfessorPuppi.Lo <strong>di</strong>co senza piaggeria ma perche questo miappare il suo tratto caratteristico: rifuggendo,come per istinto, dall'utopia e dal percorrerestrade giaÁ <strong>di</strong>segnate il Professor Puppi riesce adarti appuntamento nel luogo in cui cioÁ che <strong>di</strong>nuovo eÁ possibile puoÁ cominciare a realizzarsi.[...]Certo anch'io so bene Ð e non credo <strong>di</strong> doverlo<strong>di</strong>re a voi Ð che il Professor Puppi eÁ uncompagno d'avventure assai pericoloso. La <strong>di</strong>visaben nota che afferma «per aspera ad astra»non gli appartiene.EÁ una sirena ingannatrice, il Professor Puppi.Svolge il suo ragionamento avanzando leggiadro<strong>di</strong>etro il suo papillon e ti conduce su un morbidotappeto volante, e ti toglie ogni vertigine dellepericolose pietraie e dei burroni scoscesi chestai superando.Pietraie e burroni che devi poi riguadagnarefaticosamente, palmo e palmo quando ti lasciasolo o, meglio, quando svanisce come il gattone<strong>di</strong> Lewis Carroll lasciandoti il suo sorriso un po'beffardo, un po' sarcastico.Un compagno d'avventure pericoloso Ð ripetoÐ e, d'altra parte, senza simili compagni esenza simili maestri, si rischierebbe <strong>di</strong> restarepigri ed impauriti ai pie<strong>di</strong> anche <strong>di</strong> una collinetta.71

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