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IL NUOVO SAGGIATORE - Società Italiana di Fisica

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GIANNI PUPPI E L'ENERGIA NUCLEAREFERRANTE PIERANTONIUniversitaÁ <strong>di</strong> Bologna, ENEA, AIPA60Enrico Mattei, deciso sostenitore della necessitaÁ<strong>di</strong> un concreto programma nucleare italiano,incontroÁ Gianni Puppi, alla fine degli annicinquanta, durante la cerimonia nella quale l'UniversitaÁdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bologna, nel 1958, gliconferiva la Laurea ad Honorem in ingegneriachimica. Mattei suggerõÁ a Raffaele Girotti <strong>di</strong>prendere Puppi come top scientific advisor,coinvolgendolo in breve tempo in tutte le attivitaÁscientifiche dell'ENI. Mattei infatti non soloaprõÁ la strada allo sfruttamento in Italia degliidrocarburi e del gas naturale, ma era ancheconvinto che in Italia solo lo sviluppo dell'energianucleare per la produzione <strong>di</strong> energiaelettrica avrebbe potuto dare un concreto contributoa ridurre la nostra <strong>di</strong>pendenza dall'estero.Nel 1957 aveva creato l'Agip Nucleare edavviata la costruzione della centrale elettronucleare<strong>di</strong> Latina, che al momento <strong>di</strong> entrare inservizio avrebbe avuto in Europa il reattorenucleare <strong>di</strong> maggior potenza, ponendo l'Italia alterzo posto nella produzione <strong>di</strong> energia nucleare,dopo la Gran Bretagna e gli USA. Inoltrein quegli anni a Milano nel settore dell'energianucleare era giaÁ da tempo attivo il centro <strong>di</strong> ricercaCISE finanziato dalle principali industrieprivate italiane.Alla fine degli anni cinquanta il nostro paeseaveva quin<strong>di</strong> uno dei maggiori programmi nuclearinel mondo, in linea con le previsioni deivari organismi internazionali che in<strong>di</strong>cavanoproprio nell'Italia e nel Giappone, gli unici paesiindustrializzati senza risorse nazionali <strong>di</strong> combustibilifossili, i primi che avrebbero imboccatola strada <strong>di</strong> una massiccia nuclearizzazione. Unepiso<strong>di</strong>o, cancellato dalla memoria collettiva, eÁquello dell'annuncio fatto dal Ministro della DifesaGiulio Andreotti nel <strong>di</strong>scutere il bilancio1958, della costruzione in Italia <strong>di</strong> un sottomarinonucleare che avrebbe avuto «il nome <strong>di</strong>Marconi». EÁ da sottolineare la concordanza <strong>di</strong>intenti su questa politica, all'interno dellaCommissione Direttiva del CNRN, tra quattrogran<strong>di</strong> della scienza italiani, Edoardo Amal<strong>di</strong>,Bruno Ferretti, Vincenzo Caglioti ed ArnaldoMaria Angelini e le straor<strong>di</strong>narie capacitaÁ <strong>di</strong>promozione e «marketing» del suo segretariogenerale Felice Ippolito.Con queste con<strong>di</strong>zioni al contorno GianniPuppi, spesso senza apparire sul palco, mise inopera le sue eccezionali doti avvalendosi anchedegli ottimi rapporti a livello personale con iricercatori <strong>di</strong> origine italiana, come Emilio Segre,che erano stati coinvolti nel programmanucleare statunitense, promuovendo una serie<strong>di</strong> iniziative che avrebbero portato, tra l'altro,alla nascita dei Centri del CNEN <strong>di</strong> Bologna edel Brasimone ed alla creazione del centro <strong>di</strong>Me<strong>di</strong>cina BO) dell'Agip Nucleare.Questa fase <strong>di</strong> forte impegno nel nucleare fubruscamente interrotta con la morte <strong>di</strong> EnricoMattei ottobre 1962) e dal successivo caso Ippolito.Nell'agosto del 1963 in<strong>di</strong>screzioni giornalisticheavevano sollevato dubbi sulla correttezza<strong>di</strong> Ippolito nell'amministrazione delCNEN. Nei mesi seguenti venne avviata una indagineministeriale e nel marzo 1964 Ippolitovenne arrestato. Ne seguõÁ un processo che culminoÁcon la sua condanna a 11 anni <strong>di</strong> carcereper alcuni reati marginali. Successivamentegraziato dal Presidente Saragat, Ippolito <strong>di</strong>vennein seguito senatore del PCI.L' arrivo <strong>di</strong> Giulio Andreotti al Ministero dell'Industria nel 1965 coincise con una fase <strong>di</strong> rilanciodel nucleare in Italia. Nel <strong>di</strong>cembre del1966 l'Enel annuncioÁ un programma <strong>di</strong> costruzioniche prevedeva 12 000 MW <strong>di</strong> centralinucleari per il 1980. Il programma reattori velociebbe un forte sviluppo e vennero lanciatialtri programmi, tra cui quello promosso per losviluppo <strong>di</strong> una nave a propulsione nucleare,evoluzione del sottomarino nucleare annunciatodallo stesso Andreotti nel 1958. Di particolarerilievo fu il programma sul riciclo delplutonio nei reattori provati, iniziato nel 1966,portato avanti in stretta collaborazione traCNEN ed Enel con il concorso <strong>di</strong> Euratom, perlo sviluppo <strong>di</strong> combustibile nucleare ceramicoa base <strong>di</strong> plutonio, al fine <strong>di</strong> trovare un utilizzoal plutonio prodotto ogni anno negli impiantielettronucleari in funzione in Italia. Nel 1968,presso il Centro della Casaccia del CNEN,

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