la guida <strong>di</strong> Gianni Mandrioli, e utilizzati per l'esperimentoOPERA sul fascio <strong>di</strong> neutrini dalCERN al Gran Sasso 3 ). Con questi proiettori eÁora possibile analizzare, in modo completamenteautomatico e con grande precisione, emulsioninucleari <strong>di</strong> 44 mm <strong>di</strong> spessore, osservando circa15 piani <strong>di</strong>versi in verticale, alla velocitaÁ <strong>di</strong> circa20 cm 2 <strong>di</strong> emulsione all'ora. Recentemente eÁstato verificato che si poteva passare dalla precisione<strong>di</strong> circa 1 cm dei tracciatori elettronicidell'esperimento alla precisione molto miglioredel micron delle emulsioni nucleari.EÁ infine da sottolineare che alcuni eventi inemulsioni nucleari sono stati ampiamente utilizzatiper <strong>di</strong>vulgazione scientifica e per scopi<strong>di</strong>dattici.Bibliografia1) W. PUSCHEL et al., «Evidence for the ra<strong>di</strong>ative decay modeK ‡ ! p ‡ p ‡ p g», Phys. Lett., 2 1962) 96.2) G. GIACOMELLI et al., Nuovo Cimento, 34 1964) 1134.3) L. ARRABITO et al., Nucl. Instrum. Methods A, 568 2006)578.<strong>IL</strong> CONTRIBUTO DI GIANNI PUPPI AL MIGLIORAMENTODELL'INSEGNAMENTO DELLA FISICA NELLA SCUOLA SECONDARIANELLA GRIMELLINIDipartimento <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong>, UniversitaÁ <strong>di</strong> Bologna36Attilio Forino, a conclusione del suo contributoa questa pubblicazione, riporta una frasefinale del Professor Puppi contenuta nella relazione«Considerazioni sulla fisica italiana»,da Lui svolta al 47ë Congresso Nazionale dellaSocietaÁ <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong>, tenutosi a Como nel1961 1 .Ero presente a quel Congresso della SIF e,ascoltando la relazione del Professor Puppi,sono stata profondamente colpita dalle Sue parole.Ascoltare le parole del Professore erasempre stato per me, come per molti altri, ungrande piacere, sia per l'emozione intellettualeche esse suscitavano sia per gli spunti <strong>di</strong> riflessioneche suggerivano, ma in questo caso hoavvertito che c'era qualcosa <strong>di</strong> piuÁ : un'occasioneper riflettere anche sul mio futuro 2 .Erail1961equell'annoeÁ stato per me unanno importante. Allora ero una giovane laureatain fisica che aveva iniziato da poco a lavorarenel gruppo <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>retto dal ProfessorPuppi, sullo stu<strong>di</strong>o delle interazioni <strong>di</strong>mesoni K ± con nuclei <strong>di</strong> He con camera a bollenell'ambito <strong>di</strong> una collaborazione internazionalecon il gruppo <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong>retto da MartinBlock, allora alla Duke University North Carolina).Nell'A.A. 1961-62 era pure partita la riformadell'or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico dei corsi <strong>di</strong> laureain <strong>Fisica</strong> e in Matematica, con l'abolizione del1 «Dobbiamo de<strong>di</strong>care il meglio <strong>di</strong> noi stessi all'allevamentodei giovani che ora si affidano alle nostre cure; eÁvenuto il momento <strong>di</strong> comprendere che questo eÁ il nostroprincipale problema. ... Col crescere del numero degli allievila speranza matematica che un buon insegnamento frutti alunga scadenza piuÁ<strong>di</strong> una ricerca in<strong>di</strong>viduale comincia adessere notevole. Noi ci conosciamo, conosciamo le nostrepossibilitaÁ e i nostri limiti, ma non vi sono limiti ragionevoliche possiamo fissare al ren<strong>di</strong>mento della nostra capacitaÁ<strong>di</strong>educatori. Una buona lezione puoÁessere molto piuÁprofonda <strong>di</strong> una modesta ricerca e puoÁ dare a noi la piacevolesensazione <strong>di</strong> avere fatto qualcosa <strong>di</strong> veramente utileper gli altri e per noi stessi.»2 Ho avuto la fortuna, al mio terzo anno <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> laurea1953-54), <strong>di</strong> seguire le lezioni del corso <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Superioretenute dal Professor Puppi e <strong>di</strong> sostenere con Luil'esame finale. Fu un'esperienza in<strong>di</strong>menticabile, che tuttoraricordo in modo molto preciso. In particolare ricordol'esame:unaserrataevivace<strong>di</strong>scussionesuargomenti<strong>di</strong>RelativitaÁ , caratterizzata da un crescendo <strong>di</strong> domande e risposteche si concluse con un sorriso finale del Professoreil famoso sorriso «a salvadanaio») e lo stupore da partemia del fatto che non mi ero resa assolutamente conto cheera trascorsa piuÁ <strong>di</strong> un'ora. Nel gennaio 1956 ottenni unaborsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.
corso <strong>di</strong> laurea in Matematica e <strong>Fisica</strong> e l'introduzionedegli in<strong>di</strong>rizzi generale, applicativo,<strong>di</strong>dattico) sia nel corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Fisica</strong>sia nel corso <strong>di</strong> laurea in Matematica. A questariforma Puppi aveva collaborato in primapersona, come membro dell'apposita Commissioneministeriale, convinto della necessitaÁ <strong>di</strong>de<strong>di</strong>care maggiore attenzione alla formazionedegli insegnanti <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> e convinto della opportunitaÁ<strong>di</strong> separare l'insegnamento della<strong>Fisica</strong> da quello della Matematica 3 .Il contributo <strong>di</strong> Puppi al miglioramento dell'insegnamentodella <strong>Fisica</strong> non si limitoÁ peroÁsolo ad iniziative sul piano istituzionale: nel1960 infatti, sulla base <strong>di</strong> una proposta dellaProf.ssa Maria Ferretti, decise, come Direttoredell'allora Istituto <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> dell'UniversitaÁ <strong>di</strong>Bologna, <strong>di</strong> istituire il Seminario Didattico dell'Istitutoallo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare insegnantied opinione pubblica su questioni <strong>di</strong> fondodell'educazione scolastica, in particolare quellascientifica; offrire agli insegnanti delle scuolesecondarie superiori occasioni d'incontro perconferenze, seminari, lezioni e <strong>di</strong>scussioni,spazi, materiali e attivitaÁ innovative. Si formoÁcosõÁ un primo nucleo <strong>di</strong> insegnanti-ricercatorimolto motivati e particolarmente interessati alrinnovamento dell'insegnamento della fisica. Lelezioni e i seminari del Professor Puppi erano ipiuÁ seguiti ed apprezzati, non solo dagli insegnantima anche da noi giovani laureati noncheÂda alcuni docenti dell'Istituto. A quelle lezioniseguivano immancabilmente ampie <strong>di</strong>scussioniche raramente si esaurivano nei tempi previsti:giovani laureati e docenti interessati ai temitrattati nelle lezioni continuavano a <strong>di</strong>scuternedurante le pause dell'attivitaÁ <strong>di</strong> ricerca checiascuno <strong>di</strong> noi svolgeva; in questo modo ilgruppo <strong>di</strong> lavoro aumentoÁ in numero e si arricchõÁ<strong>di</strong> nuove idee e proposte. Anche in questaoccasione, come in moltissime altre, Puppi riveloÁil suo notevole carisma e la sua capacitaÁ <strong>di</strong>guardare e vedere lontano. Dopo pochissimimesi, gli interessi del Gruppo <strong>di</strong> lavoro del SeminarioDidattico si arricchirono del contributo<strong>di</strong> idee e iniziative <strong>di</strong> alcuni insegnanti della3 Nell'A.A. 1961-62 mi eÁ stato affidato l'incarico dell'insegnamento<strong>di</strong> Preparazione <strong>di</strong> Esperienze Didattiche 1,corso fondamentale dell'In<strong>di</strong>rizzo Didattico del corso <strong>di</strong>Laurea in <strong>Fisica</strong>, con la motivazione che il docente dovevaaverelecompetenzeeleabilitaÁ <strong>di</strong> un fisico sperimentale edessere, possibilmente, una donna con apprezzabili capacitaÁ<strong>di</strong> comunicazione sic!). Ho tenuto questo insegnamentofino al giorno del mio pensionamento.scuola secondaria inferiore, prima fra tutti, laProf.ssa Luisa Fabbrichesi Ceccarelli. Dopo unintero anno de<strong>di</strong>cato allo stu<strong>di</strong>o della riformadella scuola secondaria inferiore, in particolareall'introduzione dell'insegnamento delle «OsservazioniScientifiche», il gruppo <strong>di</strong> lavoroguidato da Luisa Ceccarelli organizzoÁ ,nel<strong>di</strong>cembre1961, il cosiddetto C.A.O.S. Corso AggiornamentoOsservazioni Scientifiche) al qualepartecipoÁ un numero straor<strong>di</strong>nariamente alto <strong>di</strong>insegnanti. L'interesse suscitato negli insegnantie la convinzione che l'educazione allascienza era un processo che doveva partire dalontano portoÁ Puppi alla consapevolezza cheera necessario reperire finanziamenti per lapubblicazione dei cosõÁ denominati «Quaderni-Guida <strong>di</strong> Osservazioni Scientifiche», mostrando,anche in questa occasione, le sue bennote capacitaÁ manageriali. Sotto l'in<strong>di</strong>menticabile<strong>di</strong>rezione del Professor Marcello Ceccarelli,eÁ stato quin<strong>di</strong> possibile pubblicare, con cadenzapressoche mensile, 20 numeri <strong>di</strong> Quaderni-Guidae inviarli gratuitamente a piuÁ <strong>di</strong>7000 insegnanti e scuole, sparsi su tutto il territorionazionale.In parallelo alle attivitaÁ svolte dal gruppo«osservazioni scientifiche», il gruppo <strong>di</strong> lavorosull'insegnamento della fisica nella scuolasecondaria superiore del Seminario Didatticoera impegnato nello stu<strong>di</strong>o del materiale prodottodal Physical Science Study CommitteePSSC) e nella progettazione e realizzazionedei corsi <strong>di</strong> formazione degli insegnanti delleclassi pilota in fisica nelle scuole dell'or<strong>di</strong>neClassico e dell'or<strong>di</strong>ne Tecnico e nella conduzione<strong>di</strong> un esperimento nazionale per un insegnamentomoderno della fisica nella scuolasecondaria superiore. Infatti, nel 1960 l'OCSEin<strong>di</strong>sse varie conferenze orientative, a livellointernazionale, sull'azione da intraprendereper il miglioramento dell'insegnamento dellescienze nelle scuole secondarie. In particolare,per l'insegnamento della fisica, nella riunionetenutasi a Parigi presso il Palazzo dell'Unesconel luglio 1960, fu redatto un documentofondamentale «A New Approach toPhysics Teaching». Le raccomandazioni e leconclusioni emerse da quello stu<strong>di</strong>o e dall'analisicomparativa delle <strong>di</strong>verse situazionidell'insegnamento della fisica nei vari Paesi,sono state <strong>di</strong>ramate ai servizi tecnici e ai Ministeridei Paesi membri dell'OCSE, con l'invitoa tenerle presenti durante il lavoro <strong>di</strong> aggiornamentodei programmi d'insegnamento37
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