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Rapporto Ambientale 2011 - Federacciai

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Emissioni di gas serra e prevenzione dei cambiamenti climatici - RAPPORTO AMBIENTALE <strong>2011</strong>61Nel <strong>2011</strong> la Commissione Europea ha inoltre avviatoun ampio dibattito sulle strategie più a lungo termineper la realizzazione di un’economia europeaa basso contenuto di carbonio, attraverso la presentazionedella proposta denominata “Low carbonroadmap 2050”. Il documento indica come obiettivistrategici europei una riduzione delle emissioni paria -80% al 2050 rispetto al 1990, da raggiungere attraversotappe intermedie corrispondenti a -25% al2020, -40% al 2030, -60% al 2040.Il settore siderurgico, pur pronto a compiere ulteriorisforzi e investimenti in questa direzione, deve fare iconti con l’evidenza oggettiva che l’utilizzo del carbonee dei materiali carboniosi nella produzione diacciaio è insostituibile e risponde a precise esigenzestechiometriche di processo: in termini di abbattimentodella CO 2 emessa per tonnellata di acciaioprodotto non si è lontani dal raggiungimento di un limitetecnologico di processo, che non potrà essereulteriormente abbassato in assenza di tecnologie“breaktrough” che a oggi certamente non si intravedonoall’orizzonte.Questa situazione è ben evidenziata dal grafico cheriporta l’andamento indicizzato delle emissioni specifichedel settore, che negli ultimi anni tendono a livellarsisu una linea orizzontale.Alla luce di quanto sopra è essenziale che eventualiulteriori sforzi di riduzione delle emissioni climalterantiper il post 2020, da definire all’interno di nonpiù rimandabili accordi vincolanti a livello internazionale,siano calibrati in funzione delle reali potenzialitàdei diversi comparti (produzione di energia,trasporti, agricoltura, residenziale, ecc.) sulla basedi rigorosi studi di impatto economico e sociale, delladisponibilità economica e tecnica di soluzioni percorribilie tenendo conto dei costi benefici complessividerivanti dall’utilizzo di certi materiali in tutto illoro ciclo di vita.Se si affronta infatti il problema del contrasto ai cambiamenticlimatici con una prospettiva più ampia,non può essere trascurato il ruolo insostituibile chel’acciaio riveste e potrà rivestire in futuro nello sviluppodi una società a basso contenuto di carbonio tenendoconto delle sue proprietà, del suo ciclo di vitacomplessivo, e delle sue infinite applicazioni. Si pensiad esempio all’incomparabile resistenza e durabilitàdell’acciaio, unitamente alla sua completa riciclabilità;al suo impiego nell’industria energetica adalta efficienza; alle applicazioni nell’industria delleenergie rinnovabili.Una turbina eolica in acciaio da 3 MW, per esempio,nell’arco di 20 anni può produrre 80 volte piùenergia di quella necessaria per la sua produzionee/o manutenzione. Inoltre al termine del suo ciclodi vita tutta la struttura e i componenti in acciaio sonocompletamente riciclabili, contribuendo nuovamenteal risparmio di risorse naturali e al contenimentodelle emissioni di CO 2 .Se il vero obiettivo è il contrasto al cambiamento climatico,condizione imprescindibile per il raggiungimentodel risultato, è la definizione di obiettivi all’internodi accordi globali che garantiscano il mantenimentodi un “level playing field” internazionale. Purriconoscendo l’importanza che l’UE mantenga unruolo di leadership “trainante” nei confronti degli altriPaesi, è ormai unanimemente riconosciuto che ilpersistere di un’azione unilaterale da parte dell’UE,senza un corrispondente impegno da parte degli altriPaesi, rischia di compromettere seriamente lacompetitività di alcuni settori dell’industria manifatturieraeuropea, senza al contempo garantire alcun risultatoambientale a livello globale.La Cina (primo produttore mondiale di acciaio) dasola è responsabile di oltre il 50% delle emissioniglobalmente imputabili alla siderurgia e questa percentuale,in considerazione del tasso di sviluppo edella installazione di nuova capacità sul suo territorio,è costantemente crescente negli anni con incrementidelle emissioni che, considerando solo la siderurgia,proseguono al ritmo di centinaia di milioni di

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