RAPPORTO AMBIENTALE <strong>2011</strong> - Prevenzione dell’inquinamento atmosferico72Questi risultati sono stati raggiunti sia dagli impiantiellettrosiderurgici che da quelli a ciclo integrale principalmenteattraverso miglioramenti o installazionedi nuovi e più efficaci dispositivi di captazione, aspirazionee filtrazione, ma anche attraverso la messain opera di pratiche gestionali, di monitoraggio emanutenzione volte a garantire il mantenimento diprestazioni elevate in maniera costante nel tempo.Tutti gli interventi mirati all’abbattimento delle concentrazionidi polveri al camino e gli importanti risultatiraggiunti in questo ambito hanno inoltre contribuitoin maniera significativa anche alla minimizzazionedelle emissioni di altri inquinanti che sonocorrelati alla concentrazione di polveri come i metallipesanti (Zn, Pb,Cd, As, ecc.) e i microinquinantiorganici (inclusi diossine e furani - PCDD/F).In particolare in Regione Lombardia (che vanta lamaggior concentrazione di impianti elettrosiderurgici)questo risultato è stato possibile anche grazie auna proficua collaborazione tra le aziende, le istituzionie gli enti di controllo, che ha portato alla firmadi un protocollo di intesa e all’avvio di un percorsodi sperimentazione specifico.La sperimentazione ha portato all’approvazione edel “Manuale delle migliori pratiche per la gestionee il controllo delle emissioni atmosferiche del compartoelettrosiderurgico” (manuale BEP - BestEnvironmental Practices), il cui percorso di applicazioneè stato poi integrato all’interno dell’iter autorizzativoper il rilascio dell’AIA. In attuazione di questedisposizioni gli impianti hanno individuato emesso in opera le migliori tecniche gestionali, di monitoraggioe di manutenzione volte a garantire ilraggiungimento e il mantenimento di prestazioni elevate;inoltre il controllo in continuo di alcuni parametricorrelati alla efficienza di aspirazione o alla prestazionedei filtri consente di verificare l'insorgere disituazioni di deriva e di intervenire in maniera tempestivae mirata.Per quanto riguarda le emissioni fuggitive e diffuse,sono di assoluto rilievo inoltre i numerosi e importantiinterventi messi in atto negli ultimi anni presso glistabilimenti di produzione acciaio a ciclo integrale,sia per la minimizzazione delle emissioni fuggitivederivanti dai processi produttivi (cokeria, altoforno,acciaieria) sia per il contenimento della polverositàche può generarsi in fase di carico/scarico, trasportoo stoccaggio di materie prime quali i minerali e icarboni di granulometria più fine.Questi ultimi interventi prevedono sia sistemi di protezioneattiva (ad esempio il contenimento dell’altezzadi caduta del materiale, l’umidificazione, il trattamentodei cumuli con agenti filmanti, la razionalizzazionedei parchi e delle movimentazioni, la coperturadei nastri trasportatori, ecc.) sia misure di protezionepassiva come strutture di barrieramento a protezionedi punti sensibili. Gli interventi messi in atto,unitamente all’istallazione di sistemi di monitoraggio,hanno consentito di ridurre drasticamente negliultimi anni l’indice di polverosità nelle aree dei parchiprimari.Emissioni di ossidi di azotoTra gli altri inquinanti che sono generalmente consideratinell’ambito del monitoraggio della qualità dell’ariameritano attenzione gli ossidi di azoto (NOx),che si generano inevitabilmente in qualunque processodi combustione ad alta temperatura e le cuifonti di emissione principali sono le centrali termoelettriche,i motori a scoppio e sostanzialmente tuttigli impianti termici.Le elevate efficienze energetiche raggiunte dagli impiantidi produzione e trasformazione dell’acciaiounitamente all’impiego di nuovi e più efficienti bruciatori,si riflette anche nel contenimento delle emissionidi NOx.I grafici seguenti relativi al periodo 2005-<strong>2011</strong> evidenzianonon solo la riduzione delle emissioni diNOx in termini assoluti, ma anche un significativomiglioramento dell’emissione specifica che risultascesa di oltre il 20%.
Prevenzione dell’inquinamento atmosferico - RAPPORTO AMBIENTALE <strong>2011</strong>73Si precisa che il grafico, realizzato in base a uncampione di impianti di produzione acciaio chehanno risposto al questionario, comprende anche leemissioni attribuibili alle attività di trasformazione(es. laminazione a caldo) collegate alle acciaierie.Emissioni NOx dell’industria siderurgica italiana (valori indicizzati 2005 = 100)120100806040200Fonte: Elaborazione <strong>Federacciai</strong> su dati questionarioEmissioni specifiche NOx dell’industria siderurgica italiana (valori indicizzati 2005 = 100)120100806040200200520062007200820092010<strong>2011</strong>200520062007200820092010<strong>2011</strong>ProduzioneEmissione totale NOxEmissione specifica NOxFonte: Elaborazione <strong>Federacciai</strong> su dati questionario