10.07.2015 Views

l'opinione

l'opinione

l'opinione

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>l'opinione</strong>Lucio MonteFar percepire le differenzeal consumatore è vitaleContribuire a ridurre l’impattodelle attività delle aziende vitivinicolesul territorio, sulle acque,sull’aria e sul vigneto. Contenere leemissioni di gas ad effetto serra e limitareil consumo di acqua nella produzione.Migliorare la tecnica agronomicae di cantina e valorizzare gliimpegni delle aziende vitivinicole infavore della tutela dell’ambiente. E,in più: fare in modo che questi sforzisiano coordinati per ottenere il massimovantaggio, ambientale ed economico,a livello di comprensoriomogenei più o meno vasti. In Siciliaad esempio. Questo dovrebbe esserel’impegno delle istituzioni in terminidi sostenibilità. Un obiettivo che comeIstituto Regionale Vini e Oli di Sicilia(Irvos) cerchiamo di attuare con azionidi orientamento, di trasferimentotecnologico e con attività sperimentali.Come il progetto ”Avigere”, chepunta ad applicare i principi della viticolturadi precisione alla filiera vitivinicolasiciliana, offrendo modelliagronomici differenziati. O attraversostudi come quello che ha portato allamessa a punto di un protocollo enologicoinnovativo per la produzionedi vini rossi e bianchi senza solfiti.Nell’ambito della sostenibilità dei territori,l’Irvos ha poi avviato program-mi di sviluppo della vitivinicoltura inaree montane, a quote superiori ai1.200 m. In queste zone, ubicate neimonti Nebrodi, si sta verificando lapossibilità di produrre, con modelliviticoli a basso impatto ambientale,uve da destinare alla produzione divini spumanti di qualità. E questesono solo alcune delle attività chel’Istituto porta avanti per cercare dirisolvere i limiti e le criticità che presental’applicazione della sostenibilitànella filiera. Un primo importanteaspetto da risolvere è infatti quello didecidere se occorre favorire la sostenibilitàdel prodotto oppure quella delterritorio. Un secondo aspetto nonmeno importante è se puntare a unprotocollo tecnico unico o a delle lineeguida meno vincolanti per leaziende. Il problema maggiore è peròquello della redditività e della valorizzazionedegli sforzi delle aziende.Che chiedono la possibilità di indicarela sostenibilità in etichetta, o diavere un ritorno economico di questaproduzione, tramite un sostegno pubblicoo concordando con i retailer unmaggior prezzo di vendita. Perché la“sostenibilità” deve soprattutto esserepercepita dal consumatore, altrimentitutte le azioni in corso non potrannoportare ad alcun risultato.Direttore generaleIstituto Regionale Vinie Oli di Sicilia (Irvos)È il nuovo direttore generaledell'Istituto Regionale Vini e Olidi Sicilia. Il neo-commissariodell'ente, Giorgio Calabrese, hafirmato il decreto di nomina aseguito del via libera da partedell'Assessore regionale alleRisorse Agricole e Alimentari, DarioCartabellotta. Monte, 48 annie laureato in Chimica, da vent'annilavora presso l'Irvos: ha iniziatocome analista in laboratorio, poidal 2001 diventa responsabiledel settore Qualità e dal 2007responsabile del laboratorio diPalermo dell'ente. Nel 2010, conil direttore generale di allora DarioCartabellotta, arriva l'incaricodell'Unità Laboratori e nel 2011l'incarico all'organismo diCertificazione e Controllo e all'areatecnico-scientifica.33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!