"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

le si parava davanti.– Allora sei pronta ad assaggiare la mia potenza? – lechiese sarcastico.– Non mi fai paura! – gli rispose lei.– Lasciala, bastardo maledetto! – urlò Al ma il fratellonon lo ascoltò ed iniziarono le frustate.Kathie non emise che qualche gemito, stringeva identi ed ingoiava il dolore. Erano tutti attenti al suppliziodella giovane e non badavano ad Al, che sfilò la pistoladalla fondina di un soldato, la puntò sul fratello e sparò. Alcolpo seguì sgomento e confusione di cui Al approfittò perliberare la moglie. Scapparono cercando di trovare una viad'uscita dalla rocca, appoggiandosi l'una all'altro. Laschiena le bruciava ma Kathie non poteva lasciarsisopraffare dal dolore; Al era troppo debole per farcelasenza il suo aiuto. Non si resero conto di come avesseroraggiunto i boschi intorno alla rocca e quale forzamisteriosa li spingesse a camminare ed a resistere.– Non ce la faccio Kathie! Lasciami qui e pensa asalvarti! – la esortò Al.– Non ci penso nemmeno! Non sono venuta qui perlasciarti in un bosco a morire! – si arrabbiò lei e locostrinse a proseguire.Non sapevano quanta strada avessero già percorso,quando udirono il rumore di zoccoli, si nascosero. I cavallisi avvicinavano, andavano verso la rocca ed i loro cuoriscoppiavano nei loro petti quando Kathie lanciò un grido digioia.– Tom! Siamo qui! – l'amico lanciò il cavallo algaloppo e li raggiunse, si abbracciarono con le lacrime agliocchi.140