"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

– Sono tanto felice, mammina! – esclamò. – Sonofelice perché mamma e papà mi vogliono bene. –Al sorrise e gli accarezzò il capo ricciuto.– Sì, mamma e papà ti vogliono tanto bene perché seiun ometto in gamba, anche se un po' birichino a volte! – gliaugurarono la buonanotte ed uscirono.– Siamo dei genitori fortunati! – osservò Al.– È vero, ma anche Johnny è fortunato ad avere unpadre come te ed io lo sono più di lui. Non ringrazierò maiabbastanza il destino per averti ricondotto qui e ti saròsempre grata per aver accettato di restare! – disse Kathiebaciandolo su una guancia.Iniziava per loro tre una nuova vita piena di emozioninuove e nuovi affetti: zia Agatha innanzitutto, LordButterfield e suo figlio che avevano dimostrato sinceraammirazione ed affetto per Kathie e Johnny. Erano felici diessere insieme e pronti a lottare contro chiunque volessedividerli. Al era pieno di speranze per il futuro, sicuro diriuscire a conquistare l'amore della moglie; Kathie sentivagià qualcosa di nuovo dentro di sé, un qualcosa che nonaveva mai provato prima e che la gettava nella confusioneinteriore; Johnny, invece, si sentiva amato e protetto da unpadre forte che gli appariva come un gigante tanto buono eda una madre affettuosa e consolatrice dei piccoli, grandidispiaceri della sua infanzia serena. Il tempo era la loromedicina, un elisir d'amore miracoloso.87