"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

contrariata, ripromettendosi di liberarsi al più presto delloscocciatore. Giunse sullo scalone esterno ben decisa aconcedere pochi minuti al nuovo arrivato, il quale siaccingeva a salire i gradini di marmo candido. Diresse losguardo verso di lui e restò immobile, come colpita da unafolgorazione: davanti a sé, con un sorriso timido edaffascinante, il cappello in mano, la figura slanciatanell'elegante abito scuro, capelli ed occhi nerissimi, c'era ilPrincipe Alexander.Erano trascorsi molti anni da quell'estate tormentata,l'ultima con nonna Helen ma Kathie non stentò molto ariconoscerlo. La servitù presente era prostrata in omaggioal giovane Principe, che raggiunse Kathie.– Alexander! – esclamò lei stupita.– Kathie! – la salutò – Non sei contenta di rivedermi?– chiese preoccupato.– Oh, sì! Sono contenta di vederti ma non me loaspettavo – rispose lei.– Ti sei fatta più bella, lo sai? –– Ti ringrazio. Anche tu sei cambiato molto! –Discorsi di cortesia che denunciavano il loro statod'animo un po' confuso dai ricordi dell'estate di quattroanni prima.– Mamma, mamma! – chiamava Johnny uscendo dicasa, correndole incontro.Alexander fissò il bambino che si arrampicava sullagamba di Kathie finché lei non fu costretta a prenderlo inbraccio. I due giovani si fissarono in silenzio e Kathie, conun gesto, licenziò la servitù. Rimasti soli, la giovane invitòl'ospite ad accomodarsi in salotto dove, poco prima,giocava con Johnny.52