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"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

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– Se inten<strong>di</strong> il matrimonio, la risposta è no, anche senon mi sono mancate le occasioni. Sapessi quanto insisteLord Brussel!!!! – scherzò Kathie, poi continuò più seria –Ho già una famiglia da mandare avanti e poi ho Johnny! –– Kathie, cre<strong>di</strong> che nella tua famiglia ci sia un postoanche per me? So tenere i conti, mi intendo <strong>di</strong> cavalli edove sono ignorante posso anche imparare! –– Sei il benvenuto, Alexander! –– Grazie, Principessa <strong>del</strong> <strong>La</strong>go! –Kathie arrossì un po' confusa. Iniziò così una nuovapagina nella storia <strong>del</strong>la loro famiglia e Kathie era ben lieta<strong>di</strong> accogliere Alexander nella sua casa. Fin dal giornoseguente, Alexander iniziò ad interessarsi <strong>del</strong>la fattoria.Seguiva Kathie che gli spiegava i cambiamenti avvenuti inquattro anni, le colture iniziate, gli mostrò i pascoli e laloro nuova razza <strong>di</strong> bestiame. Nei mesi che seguironoAlexander apprese in fretta e <strong>di</strong>venne per Kathie un amicoprezioso, un fratello affettuoso, un consigliere instancabile.Per Johnny era un compagno <strong>di</strong> giochi simpaticissimo opiù semplicemente il suo “papà”, come lo chiamava. E perAlexander? Kathie e Johnny erano per il giovane la suafamiglia, gli unici affetti che gli restavano e per i qualisapeva <strong>di</strong> contare qualcosa. Erano ore meravigliose quelleche trascorrevano tutti e tre insieme nella cameretta <strong>di</strong>Johnny, a rotolarsi sul tappeto, magari davanti al fuocoscoppiettante <strong>del</strong> camino. Un profumo <strong>di</strong> resina arsainondava la stanza che risuonava <strong>del</strong>le loro gaie risate.Insieme poi mettevano a letto il loro “<strong>di</strong>avoletto” come duecomuni genitori. Ritornando nella stanza dei giochi, Kathieassunse un'aria pensierosa che mantenne anche quando sisedette sulla comoda se<strong>di</strong>a a dondolo.54

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