"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

– Sì. Scusami se sono entrato senza bussare, temevodi svegliarti – si scusò.– Vieni, siediti qui, accanto a me! – lo invitò. Gliprese la mano che prima le aveva accarezzato i capelli econ le dita ne seguì le linee.– Vuoi leggermi la mano? – le chiese sorridendo.– Potrei farlo se vuoi! – rispose Kathie.– Sentiamo cosa celano queste linee misteriose? –scherzò Al.– Leggo che non sei felice perché stai per sposare unadonna che non ti merita! –– Forse sono io che non ti merito! Leggi ancoraperché sono certo che c'è dell'altro. Posso continuare io? –propose Al e lei accettò. – Io leggo, per esempio di unuomo, una donna ed un bambino felici nella loro casa, chesi amano ed insieme affrontano la vita. Questo io vedo enient'altro! – le lacrime tornarono ad offuscare la vista diKathie che si lasciò andare fra le braccia di Al.– Quanto ben devi volermi e non lo merito! Erosveglia prima, quando mi hai accarezzato i capelli. Quantecose ho scoperto oggi, quanti errori so di aver commesso!Come posso farmi perdonare da te e da mia madre? –chiese disperata.– Tua madre ti ha già perdonata e se potesse tichiederebbe lei stessa di perdonarla. Per quanto mi riguardanon hai nulla di cui scusarti, chiedo solo che tu apra il tuocuore e trovi un posticino per me! –– Ti voglio bene Al però ho bisogno di un po' ditempo per capire. Ci vuole tempo per cambiare una vita! –– Lo so e non ho fretta! Aspetterò perché so che allafine avrò una donna meravigliosa al mio fianco! – la81