"La principessa del lago" di Stefania Bocchetta - Altervista

dall'altro lato del lettino del figlio. Le parole della nursel'avevano tranquillizzato un po', mentre Kathie era benlontana dalla quiete interiore, dal suo bel viso trasparival'ansietà. Sì, era proprio bella Kathie! I lineamenti delicati,i lunghi capelli biondi che scioglieva solo quando sicoricava, gli occhi di uno strano grigio-azzurro che a voltediventavano verdi o violacei a seconda degli stati d'animo,il suo corpo snello, agile ed elegante. Ed i suoi sorrisi? Alera sicuro che vi fosse al mondo niente di più bello emeraviglioso del sorriso di Kathie. La risata di lei quandogiocava con Johnny era limpida e gioiosa giungendoall'orecchio di Al come una dolce melodia.Il flusso dei pensieri che affollavano le loro menti fuinterrotto dall'arrivo del dottor Jansen.– È morbillo! – disse il dottore dopo la visita e spiegòloro il da fare per curare il piccolo. Kathie era distruttadalla tensione provata ed Al l'accompagnò nella sua stanza.Lei si coricò ed lui le augurò la buona notte con un baciosulla fronte. Stava per allontanarsi quando Kathie lo fermòprendendogli un braccio.– Questa sera ho capito che per essere madre occorreconoscere anche le malattie dei propri figli, materia sullaquale sono completamente ignorante! – gli disse.– Hai ragione perciò domani compreremo libri dimedicina che riguardano le malattie infantili – le rispose Alsorridendo. – Ma adesso riposa! –Alcuni giorni dopo fu Kathie ad ammalarsi.– Non sapevo di non aver avuto il morbillo dabambina! – disse un po' vergognosa della sua condizione.Al prese in mano le redini della fattoria che condusseottimamente ed ogni sera, insieme a Kathie, parlavano57